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Una mostra all'Arengario di Monza, un convegno, un festival. È Green Street «per una città sempre verde»

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al 26 al 29 maggio 2011 a Monza si terrà Green Street, un festival dedicato alla città verde e a misura d'uomo organizzato dall'omonima associazione culturale, con la cura di Michela Genghini su progetto di Ruggero Montrasio. Prologo della manifestazione è la mostra in corso all'Arengario. Un lungo percorso segnato dalle opere di artisti contemporanei che dagli anni Trenta in poi hanno spesso contraddistinto il proprio lavoro per il rapporto con la natura. Curata da Daniele Astrologo Abadal, Raffaele Bedarida e Ruggero Montrasio vanta la presenza, fra gli altri, di Arturo Martini, Alberto Burri, Lucio Fontana, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Christo, Michael Heizer, Richard Long, Dennis Oppenheim, Vincenzo Agnetti, Joseph Beuys e Gino De Dominicis. Pittura, scultura, installazioni e video per un bignamino dell'arte contemporanea dove la land art dei grandi autori americani degli anni Settanta la fa – naturalmente - da padrone. I ciclopici interventi di Long, Christo, Smithson sono – probabilmente – le più eclatanti testimonianze di un rapporto, uomo-ambiente, che nella seconda parte del Novecento si fece critico sino al collasso, con la loro riflessione come risposta artistica e la nascita dei movimenti ambientalisti come risposta sociale.

La messa in scena delle opere, suddivisa nei 7 atti narrati dai curatori più in basso in questa pagina, a nostro modesto parere risente di una certa fregola di accumulare nomi altisonanti (e infatti la lista è impressionante) che nell'insieme però porta ad uno sviluppo estremamente orizzontale della ricerca, se non addirittura di superficie. Una superficie su cui finiscono con lo scivolare presenze importantissime come quella di un mostro sacro come Joseph Beuys (mica per nulla c'è una sua slitta...), probabilmente l'artista che più di ogni altro ha affrontato il tema.

Una mostra di testimonianze più che di presenze. Un quaderno su cui tanti maestri hanno apposto la firma per dire “io c'ero” al funerale della natura.

Molto si potrebbe scrivere su alcuni degli enti che patrocinano l'evento, a cominciare dal Comune di Monza. Trovare nella stessa frase il Sindaco Mariani e "città a misura d'uomo" con un PGT che prevede una valanga di cemento in arrivo su Monza fa veramente ridere. Ma questo non crediamo sia colpa di Green Street, a cui va invece riconosciuto il merito di aver portato in città opere così importanti e di aver posto la questione della sostenibilità.

 

"Prima che il gallo canti". Una mostra in 7 atti

Atto I°
Titolo Le Origini
Sottotitolo Bestiario
Descrizione
In questa sezione sono sculture realizzate tra gli anni Trenta e Quaranta su temi ispirati all’universo zoomorfo qual è quello relativo alla fauna terracquea: dai galli ai cinghiali, dai cavalli e cavalieri ai granchi marini, tutte opere in ceramica e in terracotta. Materie prime di sapore antico, profondamente legate alla vita originaria della natura, alla sua sostanza plasmata dai maestri della tradizione plastica italiana. La mano dell’uomo ha presa diretta sulla formazione della materia e dà corpo al bestiario senza venir meno alle leggi fisiche che disciplinano i processi naturali. La mano dell’uomo incontra la terra in nome dell’ideale incontro tra le forze creative espresse dall’artista e quelle telluriche presenti in Natura. 
Artisti selezionati
Salvatore Fancello (Dorgali 1916 – Bregu Rapit 1941)
Lucio Fontana (Rosario di Santa Fè 1899 – Comabbio 1968) 
Leoncillo Leonardi (Spoleto 1915 – Roma 1968)
Marino Marini (Pistoia 1901 – Viareggio 1980)
Fausto Melotti (Rovereto 1901 – Milano 1986)

 

Atto II°
Titolo Antefatto
Sottotitolo Madreterra
Descrizione
Due grandi maestri hanno saputo trarre il meglio dalla madre terra senza rinunciare agli strumenti linguistici elaborati dalle ultime avanguardie. L’azione sottesa alla combustione e al taglio va oltre il gesto plateale, designa un processo che per quanto possa apparire lesivo nei confronti della Natura è il realtà da essa accolto e connaturato. Gesti a tutta prima radicali, estranei ad ogni forma di compromesso e di dialogo, mostrano di comprendere a fondo la madre terra, nobilitandola in nome di soluzioni formali di ascendenza classica.
Artisti selezionati

Alberto Burri (Città di Castello 1915 –  Nizza 1995)
Lucio Fontana (Rosario di Santa Fè 1899 – Comabbio 1968

Atto III°
Titolo Gli esordi
Sottotitolo Miti contemporanei
Descrizione
In questa sezione si desidera mettere in luce la dimensione mitica incarnata dall’uomo quando è teso a scoprire la Natura in quanto luogo incontaminato dove lasciare un segno della propria forza creativa. L’artista esce dai luoghi deputati all’arte, fuori dalle gallerie, dai musei, dai centri urbani per spingersi laddove la civiltà non ha ancora attecchito. L’artista fugge dal mondo artificiale del consumo e del progresso per ricongiungersi con regno di una natura remota ed agire nel rispetto dell’ambiente. Si tratta di luoghi sublimi in gran parte disabitati e difficili da raggiungere. Per mostrare il risultato del proprio intervento, spesse volte effimero, l’artista fa uso di progetti esplicativi e soprattutto ricorre ai media fotografici e video. Grazie alla loro capacità di registrare su pellicola fotosensibile è possibile documentare, certificare il lavoro svolto.
Artisti selezionati
Carl Andre (Quincy 1935)
Christo & Jeanne-Claude Christo Vladimirov Javacheff (Gabrovo, Bulgaria 1935)
Jeanne-Claude Denant de Guillebon (Casablanca, Marocco 1935 – New York 2009)
Walter De Maria (Albany, California 1935)
Jan Dibbets (Weert, Olanda 1941)
Michael Heizer (Berkeley, California 1944)
Nancy Holt (Worcester, Massachusetts 1938)
Richard  Long (Bristol, Inghilterra 1945)
Dennis Oppenheim (Electric City, Washington, 1938)
Robert Smithson (Passaic, New Jersey 1938 – Texas 1973) 
James Turrell (Los Angeles, California 1943)

1.Walter De Maria, The Lightning Field, 1973/77, pali d’acciaio, Quemado, New Mexico (Stati Uniti).
In questa occasione l’artista ha posizionato nel deserto del New Mexico quattrocento pali parafulmini alti sette metri cada uno e disposti in modo regolare e geometrico. L’opera si attiva  quando si scatena il temporale  perché l’insieme dei pali provoca un enorme campo magnetico.

2.Christo e Jeanne-Claude, Valley Curtain (1970-1972) - un telo lungo 400 metri steso lungo una valle delle Montagne Rocciose, Grand Hogback Rifle, Colorado, Stati Uniti.
L’intervento consiste nell’allestimento di una gigantesca tenda in chiusura del canyon.

3.Robert Smithson, Spiral Jetty, 1970, Great Salt Lake, Utah
L’opera consiste in un mastodontico molo a spirale della lunghezza di quattrocento metri. Il lago in cui si trova l’intervento artistico è abitato da microrganismi che durante le varie stagioni dell’anno mutano colore. In questo modo anche l’opera cambia colore a seconda del periodo.

4. Richard Long, Annual Rings, 1968, collage di stampe fotografiche e mappe.
Questo intervento consta di cerchi annuali scavati nella neve e sono divisi dal fiume St John che segna il confine tra gli Stati Uniti e il Canada.

Atto IV°
Titolo Percorsi mentali
Sottotitolo La coscienza fa sistema
Descrizione
Questa fase storica, posta nella decade degli anni Settanta, si prende coscienza delle potenzialità euristiche e creative presenti nei mezzi tecnologici e non solo. La fotografia, i filmati audiovisivi, le registrazioni sonore senza scordare il corpo umano e gli oggetti del quotidiano rivistati secondo la formula del ready-made sono assunti come strumenti per indagare e comprendere la natura. Acquisirla tramite il processo di archiviazione fotografica oppure liberarla in nome di un ideale connubio uomo-natura, senza rinunciare alla vena corrosiva dell’ironia o a quell’atteggiamento critico fatto per svegliare la coscienza collettiva.
Selezione degli artisti
Vincenzo  Agnetti (Milano 1926 – 1981)
Bernd e Hilla Becher - Bernd Becher (Siegen 1931 – Rostock 2007) - Hilla Wobeser Becher (Potsdam 1934)
Josep Beuys (Krefeld 1921 – Düsseldorf 1986)
John Cage (Los Angeles, California 1912 – New York 1992)
Gino De Dominicis (Ancona 1947 – Roma 1998)
Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia 1943 – Roncocesi, Reggio Emilia 1992)
Salvatore Scarpitta (New York 1919 – 2007)

Atto V°
Titolo Condizioni critiche
Sottotitolo In cortocircuito
Descrizione
Tre grandi protagonisti dell’arte contemporanea accomunati da una morte prematura, - nessuno di loro raggiunge la soglia dei quarant’anni – e da una forte personalità creativa che fa di loro un termine di confronto indispensabile. Tutti e tre hanno saputo stabilire un singolare rapporto con la natura evidenziandone aspetti inediti. Dagli interventi atti a destrutturate, decostruire l’edilizia urbana letta come banco di prova naturale della propria forza creativa, al rapporto fisico del proprio corpo con la madre natura in memoria di una vita ancestrale, per finire con l’atteggiamento ludico di chi si prende gioco degli elementi naturali per rivolgere una sapiente critica alla civiltà del progresso. In tutti i casi emerge con forza il conflitto culturale dell’occidente, insensibile all’ambiente in cui vive.
Selezione degli artisti
Gordon Matta-Clark (1943 – 1978)
Ana Mendieta (L’Avana, Cuba 1948 – New York 1985)
Pino Pascali (Bari 1935 – Roma 1968)

Atto VI°
Titolo media res
Sottotitolo Tra i  libri d’artista
Descrizione
In questa sessione verranno esposti i libri d’artista a partire dagli anni     ‘60 fino ai giorni nostri, per dimostrare l’impegno concettuale ed artistico assunto dai vari artisti nei confronti del rapporto tra uomo e ambiente. Il libro d’artista, estetico da tempo riconosciuto, esemplifica al meglio nel format e nella sostanza materiale una nuova sensibilità creativa.
Selezione degli artisti
Edward Ruscha (Omaha 1937)
Olafur Eliasson (Copenhagen, Danimarca 1967)
Hamish Fulton (Londra, Inghilterra 1946)
Sol LeWitt (Hartford 1928  – New York 2007)
Roberto Sanesi e Bepi Romagnoni
Roberto Sanesi (Milano 1930 – Milano 2001)
Bepi Romagnoni (Milano 1930 – Capo Carbonara 1964)
David Tremlett (Sticker, Inghilterra 1945)
Emilio Villa (Affori, Milano 1914 – Rieti 2003)
Hamish Fulton At Little Big Horn Battlefield, Montana, Summer 1969

Atto VII°
Titolo Abitare la natura
Sottotitolo
Interventi ambientali
Descrizione

Il settimo ed ultimo atto è dedicato ad interventi reali, quelli effettivamente realizzati con e dentro la natura. Una sezione indispensabile per chiudere questa mostra con un messaggio eco-sostenibile, senza rinunciare ai requisiti estetici rivendicati dall’arte. Per fruire questa singolare “arte naturale” bisogna uscire dalla sede espositiva e visitare il Parco di Monza dove si trova l’intervento di Giuliano Mauri, intitolato Voliera per umani (2006).
Gli artisti selezionati
Giuliano Mauri (Lodi Vecchio, Lodi 1938 – Lodi 2009)
Nils Udo (Lauf, Germania, 1937)

 

Il programma completo di GreenStreet

20 marzo > 29 maggio
Prima che il gallo canti
Mostra d’arte contemporanea_Palazzo dell’Arengario
martedì > venerdì_h. 15.00 > 19.00
sabato > domenica_h. 10.00 > 13.00 | 15.00 > 19.00
Lunedì chiuso
inaugurazione mostra_19 marzo_h. 18.00

26 maggio
“Raccontare il futuro: testimonianze di eco sostenibilità”
Convegno internazionale_Villa Reale
giovedì_h. 09.30 >18.30
inaugurazione convegno_26 maggio_h. 9.30

28 > 29 maggio
Festival dei Giardini
Boschetti della Villa Reale
sabato > domenica_h. 10.00 > 20.00
inaugurazione_27 maggio_h. 18.00 > 22.00

27 > 29 maggio
Mercati didattici
Piazza Trento e Trieste
venerdì > domenica_h. 11.00 > 19.00

27 > 29 maggio
Eco-mobilità
Piazza Trento e Trieste
venerdì > domenica_h. 11.00 > 19.00

27 > 29 maggio
Green Street
Spazi privati
venerdì > domenica_h. 11.00 > 19.00
inaugurazione sedi varie_26 maggio_h. 18.00 > 24.00

27 > 29 maggio
“Semaforo verde”
Workshop_Loggiato Palazzo dell’Arengario
venerdì
> domenica_h. 10.00 > 13.00 | 15.00 > 17.00

Info: www.greenstreetmonza.com

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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