L'incontro fra Elisabetta Bucciarelli, Paola e Pioppi e Vorrei per parlare dell'ultimo libro della scrittrice milanese
Giovedì 26 maggio 2011, presso lo spazio mostre che la Feltrinelli di Monza ha gentilmente messo a disposizione, Antonio Cornacchia insieme a Paola Pioppi, ideatrice del festival di Monticello Brianza "La passione per il delitto", hanno presentato il libro Corpi di scarto, con l'autrice Elisabetta Bucciarelli.
Premio Scerbanenco nel 2010 con Ti voglio credere, la Bucciarelli è alta e sottile, ha lunghi capelli castani ondulati e occhiali da professoressa. Parla con voce calma che trasmette comunque l'ardore e l'impegno per quello che fa. Come, ad esempio, la battaglia per il detersivo biologico, motivo di scherzo e presa in giro con Paola Pioppi. O lo sciopero della spesa all'Esselunga, anch'esso sostenuto per motivi etici.
Foto di Paola Rizzi
Corpi di scarto è il suo sesto libro, pubblicato per Edizioni Ambiente nella collana dedicata alle ecomafie (Verdenero) cui hanno già dato il loro contributo altri giallisti come Sandrone Dazieri, Marco Vichi e Paolo Roversi (il progetto lo trovate qui). I protagonisti di Corpi di scarto sono degli adolescenti, ma non ci sono né vampiri seducenti né licantropi né magie varie, qui. Non c'è neanche il personaggio che ha reso famosa la Bucciarelli, ossia l'ispettore Maria Dolores Vergani. È una storia su quanto è oltre il vivere ai margini della società, è sul vivere su ciò che viene buttato, su chi vive attorno a una discarica, su un paese che si nutre dell'immondizia, e di ciò che i suoi abitanti assorbono, in tutti i sensi. E chi meglio degli adolescenti può essere considerato come una spugna assorbente?
La presentazione si è alternata con le parole della scrittrice, le domande di Cornacchia, le riflessioni di Paola Pioppi e la lettura di alcune pagine del libro. Abbiamo scoperto che Elisabetta Bucciarelli legge romanzi per bambini, fumetti e romanzi fantasy (consigliando Licia Troisi e i libri di Grossman), che per lei scrivere è una passione che la tiene legata come una schiava all'obiettivo, un impegno difficile e affaticante.
Paola Pioppi, Elisabetta Bucciarelli e Antonio Cornacchia (Foto Giorgio Majoli)
Abbiamo anche scoperto che l'immagine scelta per la copertina del libro non è stata costruita ad hoc ma è una fotografia vera, scattata in una discarica campana da una giornalista alla sua bambina. Che Corpi di scarto contiene un'indagine sul marcio, non solo fisico ma anche psichico, in un mondo dove la spazzatura viene buttata nell'angolo dove nessuno la vede, dimenticandosi del problema finché non scoppia, dove il brutto viene osteggiato in nome di un bello anche chirurgicamente raggiunto, dove l'emarginato si vede negati i diritti, dove la sua vita è relegata forzatamente ai margini, al water, all'esterno.
L'attualità del libro di Elisabetta Bucciarelli è evidente, in vista dell'imminente referendum del 12 e 13 giugno, e le domande del pubblico sono state numerose. Tanta curiosità anche per Paola Pioppi, che ha avuto modo di parlare del suo bel festival settembrino - La passione per il delitto, giunto ne 2011 al decimo compleanno - per il quale si aspettano varie sorprese.