Il fiume, i monti all'orizzonte e il genio. Un traghetto unisce la sponda lecchese a quella bergamasca, fra Imbersago e Villa d'Adda
L
a leggenda vuole che Leonardo da Vinci ne sia il reale inventore; si ipotizza persino che lo scorcio di acqua e pietra che fa da sfondo alla Vergine delle rocce si sia impresso negli occhi di Leonardo guardando scorrere l'Adda, ed addirittura che lo stesso paesaggio faccia da cornice all’enigmatico sorriso della Gioconda.
Leggende a parte, di certo si sa che Leonardo, da sempre affascinato dal fluire dell’acqua, mentre si trovava al servizio di Ludovico il Moro, signore di Milano, studiò il corso del fiume Adda e che negli anni 1506 – 1507, in occasione del suo soggiorno a Vaprio d'Adda presso il conte Girolamo Melzi, disegnò il traghetto, identico a quello attuale.
Il disegno che ne esitò, e che reca la data del 1513, è presente nel Codice Windsor ed è ancora oggi conservato nella biblioteca reale dell'omonimo castello in Inghilterra.
Il primo modello del traghetto risale al XVI secolo; negli anni successivi si contano in ogni caso ben quattro traghetti identici tra loro.
Questo sorprendente barcone di legno, che solca silenziosamente il fiume Adda, unisce la sponda lecchese di Imbersago e quella bergamasca di Villa d’Adda.
Inaugurato il 22 maggio 1994, il traghetto è attualmente di proprietà del comune di Imbersago.
Costituito da due barconi affiancati tra loro e sormontati da una piattaforma in legno, il traghetto misura 60 mq e può trasportare fino a 100 persone e cinque macchine; è collegato ad un robusto cavo d'acciaio teso tra le due sponde ed è governato da una manovratore che, con l'ausilio di un bastone in ferro, agisce sul cavo d'acciaio dando la spinta iniziale e successivamente opera su un timone posto tra i due scafi in corrispondenza della cabina di pilotaggio.
Foto di Giorgio Majoli
Nessun motore, dunque, ma soltanto la corrente del fiume Adda ad unire le due diverse sponde, riecheggiando, col suo lento fluire, storie e persone di altri tempi.
La traversata a bordo del traghetto dura soltanto 5 minuti ed il suo costo è particolarmente conveniente, solo 0,50 euro.
Sulla sponda lecchese del fiume è possibile fare una lunga e bella passeggiata lungo l'Adda, mentre su quella bergamasca, a cinquanta metri a destra dallo sbarco del traghetto, c'è un area pic nic. Su entrambe le sponde non mancano poi ottime trattorie e ristoranti dove gustare in compagnia le delizie locali.
Quanto sinora descritto, insieme al paesaggio del Parco Adda Nord, rende certamente questo luogo una meta turistica della Brianza da non lasciarsi sfuggire.
Infine una curiosità: passeggero illustre del traghetto fu Papa Giovanni XXIII, al secolo Angelo Roncalli, il quale, nativo di queste terre, era solito servirsene in occasione dei suoi pellegrinaggi a piedi da Sotto il Monte al Santuario della Madonna del Bosco.
Una lapide, posta presso il traghetto, ne ricorda ancora oggi il suo attraversamento.