Parte con il contest giovanile il 7 luglio la seconda edizione della rassegna diretta da Lou Marini. In cartellone Bob Margolin, Popa Chubby, Louisiana Red e Robben Ford
Riceviamo e pubblichiamo
Brianza Blues Contest
7 luglio 2011, h.16,00 | Villa Reale (Monza)
www.brianzablues.it
Il Brianza Blues Festival apre la sua seconda edizione all’insegna dei giovani. Si conferma dunque l’appuntamento inaugurato nel 2010 e che vide l’adesione di oltre 100 band: Il Brianza Blues Contest. Anche quest’anno il Festival sarà dunque introdotto da un evento che mira al coinvolgimento e alla partecipazione di giovani e artisti emergenti. 8 artisti emergenti di blues, rhythm’n’blues e rock - selezionati tra tutti gli iscritti - avranno a disposizione 15 minuti per dimostrare il loro talento di fronte a una giuria di esperti, che avrà la missione di giudicare e criticare costruttivamente le band, lontano da logiche commerciali e puntando esclusivamente alla massima espressione del proprio stile. La giuria è capitanata da “Blue Lou” Marini e composta da vari artisti e giornalisti del settore.
Le migliori 3 band saranno premiate ufficialmente e avranno la possibilità di suonare accanto ai grandi Bluesmen che si esibiranno durante il Festival.
ECCO I FINALIASTI
Che si sfideranno il 7 Luglio, h.16,00, presso la Villa Reale
WILDKING Concorezzo (MB)
BIG B & THE FUNKY TINGLES Genova
ELECTRIFIED SOUL Germania
L'OFFICINA DEI GIOCHI LEGGERI Novara
LEVRETTE Castelsardo (SS)
GIOVANNI DE CILLIS Bresso (MI)
RUSTING CATS Pessano con Bornago (MI)
THE ETERNITY'S HORIZON BAND Brianza (MB)
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Brianza Blues Festival
7-8-9 luglio 2011 | Villa Reale (Monza)
www.brianzablues.it
Nel centenario della nascita di Robert Johnson, che rese famosa Sweet Home Chicago, Torna l’appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del Blues, con ospiti d’eccezione come BOB MARGOLIN, POPA CHUBBY, LOUISIANA RED, ROBBEN FORD e altre sorprese. Dal 7 al 9 luglio nella splendida Villa Reale di Monza, sotto la direzione artistica del Blues Brother ‘Blue Lou’ Marini. Sweet Home Brianza!
SWEET HOME BRIANZA 2° EDIZIONE
Dopo l’incredibile esperienza del 2010, dopo aver incantato il pubblico con l’indimenticabile Solomon Burke, la Blues Brothers Band, Davide Van De Sfroos, Mick Taylor, Fabio Treves, Sonny Landreth, Uli Jon Roth e molti altri, il Brianza Blues Festival torna nel 2011per stupire e lasciarsi stupire ancora. La formula è sempre quella: tre giorni di concerti indimenticabili firmati da grandissimi interpreti nazionali e internazionali (Festival), ma anche un’ottima chance per band esordienti ed emergenti (Contest). Il BBF 2011 si svolgerà il 7-8-9 Luglio nella splendida cornice di Villa Reale a Monza, e sotto l’esperta direzione artistica di “Blue Lou” Marini, musicista Blues e Jazz di fama internazionale, già protagonista del cult movie “The Blues Brothers” di cui quest’anno cade il 30° anniversario.
UN EVENTO PIENO DI EVENTI
Festival - La prima giornata del festival ospiterà Bob Margolin e Popa Chubby & Band in concerto. La seconda giornata vedrà invece il grande Louisiana Red duettare con la Resident Band e poi il concerto di Robben Ford. L’ultima giornata, infine, sarà dedicata alla Grande Festa del Blues, con una big band di oltre 30 elementi a cui si uniranno diversi ospiti a sorpresa.
Contest - Il Brianza Blues Festival apre la sua seconda edizione all’insegna dei giovani. Si conferma dunque l’appuntamento inaugurato nel 2010 e che vide l’adesione di oltre 100 band: Il Brianza Blues Contest. Anche quest’anno il Festival sarà dunque introdotto da un evento che mira al coinvolgimento e alla partecipazione di giovani e artisti emergenti. Una manciata di band emergenti di blues, rhythm’n’blues e rock - selezionate tra tutte le band iscritte - avranno a disposizione 15 minuti per dimostrare il loro talento di fronte a una giuria di esperti, che avrà la missione di giudicare e criticare costruttivamente le band, lontano da logiche commerciali e puntando esclusivamente alla massima espressione del proprio stile. La giuria è capitanata da “Blue Lou” Marini e composta da vari artisti e giornalisti del settore. Le migliori band riceveranno come premio la possibilità di suonare accanto ai grandi Bluesmen che si esibiranno al Festival.
Brianza Blues Band - Un altro elemento che caratterizza questa 2° edizione del BBF è la presenza di una Resident Band, La Band è essa stessa uno spettacolo di unità, nel nome del Blues, di personalità uniche e importanti: lo stesso Direttore Artistico Lou Marini fa parte del gruppo, così come Lucio “Violino” Fabbri della PFM, Il noto chitarrista Maurizio Bestetti e vari musicisti della Original Blues Brothers Band.
Sorprese - Un’ultima caratteristica che rende questo Festival ancora più aperto e accogliente, è la presenza costante di Max Prandi e del suo Juke Joint Corner. Nella migliore tradizione dei Blues Festival americani, infatti, anche il BBF ospita uno spazio dedicato all’incontro degli artisti che, con la massima libertà e spontaneità, potranno esprimersi e suonare insieme prima e dopo gli spettacoli del Festival. Pertanto tutti sono invitati a portare il loro strumento per unirsi alla open jam guidata dal grandissimo “one man band” Max Prandi. All’interno del Festival è previsto anche un punto di ristoro, una mostra e un mercatino di dischi e oggetti vintage legati all’universo Blues.
L’edizione 2011 del Festival ospiterà per la prima volta uno stand espositivo della Wilder-Davoli. Importatore e distributore di molti marchi di strumenti ed accessori che fanno parte della storia del Blues. In particolare quest’anno sotto il gazebo della Wilder si potranno ammirare e provare diversi modelli di chitarre Resofoniche. Della mitica “National” americana, della quale Willy Davoli è da parecchi anni il distributore esclusivo italiano.
PROGRAMMA IN SINTESI
Giovedì 7 Luglio 2011 – BRIANZA BLUES CONTEST + FESTIVAL
(Pomeriggio) BRIANZA BLUES CONTEST, band emergenti a confronto
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BLUES MEMORIES #1: LA GRANDE STORIA DEL BLUES SUONATA DA
BRIANZA BLUES BAND + BOB MARGOLIN -
BAND VINCITRICE Brianza Blues Contest
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POPA CHUBBY & Band in concerto
Venerdì 8 Luglio 2011 – FESTIVAL
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BLUES MEMORIES #2: LA GRANDE STORIA DEL BLUES SUONATA DA
BRIANZA BLUES BAND + LOUISIANA RED -
BAND VINCITRICE Brianza Blues Contest
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ROBBEN FORD & The Blue Line in concerto
Sabato 9 Luglio 2011 – BIG BLUES PARTY JAM
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BAND VINCITRICE Brianza Blues Contest
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BRIANZA BLUES BAND, la BLUES4PEOPLE BAND e altri grandi ospiti a sorpresa.
EVERYDAY
BRIANZA BLUES BAND: LOU MARINI (Sax - Blues Brothers Band), MAURIZIO BESTETTI (Blues Guitar), LUCIO “VIOLINO” FABBRI (Polistrumentista – PFM, Slow Feet), FRANCO LIMIDO (Armonica Blues), JOHN TROPEA (Guitars - Tropea Band, Blues Brothers Band), ERIC UDEL (Bass - Blues Brothers Band), LEE FINKELSTEIN (Drums - Blues Brothers Band).
JUKE JOINT CORNER - 8 e 9 Luglio: MAX PRANDI guida ogni giorno una open jam, in apertura e in chiusura di giornata, invitando tutti gli amici del Festival a portare il loro strumento e suonare insieme.
BOB MARGOLIN - Live at Brianza Blues Festival, 7 luglio 2011
STEADY ROLLIN’ BOB MARGOLIN - Bob Margolin nasce a Boston nel 1949, ma cresce a Brookline, Massachusetts. Comincia a impugnare la chitarra all’età di 15 anni e sin da ragazzo si ispira alla musica di Chuck Berris e Muddy Waters.
Nel 1973 Bob assiste a un concerto di Muddy Waters e lo stesso Muddy gli propone di suonare nella sua band. Bob ha quindi la possibilità di imparare a suonare la chitarra non più ascoltando i dischi di Waters ma suonando con lui. L’amicizia con Muddy porta Bob a girare il mondo e a salire su molti palchi tra cui, nel 1976, quello del concerto di The Band The Last Waltz che il regista Martin Scorsese rende immortale nel film omonimo.
Gli anni 80 vedono Bob collaborare con numerosi artisti tra cui Steve Jacobs, Big Joe Maher, Tom Principato, Fats Jackson, Sweet Betty e Nappy Brown. Il primo album da solista The Old School esce nel 1989 e due anni dopo viene pubblicato il secondo Chicago Blues che tra le altre vede la collaborazione della celebre leggenda della chitarra Jimmy Rogers. Nel 1994 l’artista partecipa a numerosi Blues festival e, tra agosto e settembre, intraprende un tour nazionale con The Muddy Waters Tribute Band, i musicisti che avevano suonato nella band di Waters ai tempi di Bob e che vede la partecipazione di B. B. King, Dr. John e Little Feat. Nel 1995 esce My Blues and My Guitar: Bob si trova costantemente in tour, protagonista di concerti e festival anche oltreoceano e viene nominato per un W.C. Handy Award, mentre nel 1997 scrive la sceneggiatura del video Muddy Waters’ Guitar Style dove l’artista dimostra tutto quello che ha imparato dal grande maestro. Tra il 1995 e il 2005 il chitarrista suona agli Handy Award Shows a Memphins, e nel 2004 il suo album Muddy “Mississipi” Waters Live Legacy Edition vince un W.C. Handy Award come Best Historical Recording e l’anno successivo lo stesso Bob ne vince uno per la categoria Best Instrumentalist, Guitar.
North Carolina esce nel 2007: in quest’occasione Bob suona da solo, e in alcune canzoni prende in mano anche il basso elettrico e il tamburo. Questi ultimi anni hanno visto il musicista sempre attivo tra concerti e produzioni, oltre che vincitore di premi: il suo live album Breakin’ It Up, Breakin’ It Down si aggiudica nel 2008 il Best Historical Recording per il Blues Music Award e nello stesso anno Bob vince il Blues Music Award for Guitar.
POPA CHUBBY - Live at Brianza Blues Festival, 7 luglio 2011
“HOW’D A WHITE BOY GET THE BLUES?” BASTA CHIEDERE A POPA CHUBBY - Non ci mette molto tempo Ted Horovitz, in arte Popa Chubby, a farsi notare: non tanto per la sua massa corporea in gran parte tatuata, quanto per la sua chitarra affilata e per la sua voce sporca e calibrata, febbricitante di blues. Ed è proprio la sua capacità ad innovare e a contaminare con i generi più diversi il suo linguaggio musicale a renderlo uno degli artisti più carismatici e rappresentativi del blues a livello mondiale.
Popa nasce nel Queens, 51 anni fa. Il padre muore quando lui è ancora piccolo, ma gli lascia in eredità una grande passione per la musica jazz e un’attitudine alla ribellione. L’approccio del tredicenne Popa alla musica avviene inizialmente attraverso la batteria, per arrivare alla chitarra dopo aver scoperto i Led Zeppelin, gli Stones e i Queens. Intraprende la sua strada nella scena musicale newyorkese collaborando con Screaming Mad Gorge e Disgusting, Richard Hell e Pierce Turner, ma il suo esordio da solista ha inizio nel 1992, anno in cui vince un concorso per nuovi talenti e comincia ad affermarsi come Best new Artist. Pubblica due album con la sua etichetta Laughing Bear, ma è nel 1995 che arriva il successo: esce Booty and the Beast e grazie alla pubblicazione del singolo Sweet Goddess Of Love And Beer Popa si pone al centro dell’attenzione dei college americani, arrivando in cima alle classifiche blues e rhythm & blues americane.
Nel 1997 con la pubblicazione dell’album live Hit the high hard one diventa il protagonista della chitarra degli anni 90 e nel 2000 con il nuovo album How’d a white boy get the blues? Popa colonizza l’Europa. Dopo ‘The Good, The Bad and The Chubby’ del 2002, esce nel 2004 ‘Peace, Love, and Respect’ con una dozzina di brani politicamente e socialmente agguerriti. Il 2006 è un’annata molto proficua con tre nuove pubblicazioni: Stealing the Devil’s Guitar , 10 Years With Popa Chubby e l’acclamatissimo tribute a Jimi Hendrix Electric Chubbylan’. A seguire nel 2007 lo scatenato Delivery After Dark, mentre è del 2010 l’ultimo lavoro Fight is on.
Line-up: Popa CHUBBY - guitar, lead vocal | Daniel HICKEY – drums | Arthur PAPPAS - bass
LOUSIANA RED - Live at Brianza Blues Festival, 8 luglio 2011
LA CHITARRA ROSSA DELL’ALABAMA - Irruento, incontenibile e istintivo, Louisiana Red arriva quest’anno sul palco del Brianza Blues Festival ad infiammare il pubblico con la sua voce e la sua chitarra. Iverson Minter (vero nome di Louisiana Red) nasce in Alabama nel 1932. Segnato da un’infanzia dolorosa, cresciuto senza mamma (deceduta nel darlo alla luce) e senza papà (linciato dal Ku Klux Klan quando l’artista aveva tre anni), Louisiana Red narra le sue tragiche esperienze di solitudine e di violenza della sua vita. I primi successi musicali arrivano nel 1952, dopo aver inciso per la Chess sotto lo pseudonimo Rocky Fuller. Louisiana inciderà altre volte con nomi diversi come Guitar Red, Elmore James Jr., Walkin’ Slim. Il suo personalissimo stile musicale riflette i legami con la tradizione, al Blues del Delta ma anche le influenze dei più grandi Bluesmen quali Muddy Waters, Lightnin’ Hopkins e Arthur Crudup. L’attività discografica di Louisiana Red è ricca e incessante: è in questi anni che collabora con alcuni tra i più grandi nomi del Blues, tra cui B. B. King e Muddy Waters, Peg Leg Sam, Roosvelt Sykes e Brownie McGhee, fino agli anni 70, quando diventa attivista politico del movimento dei Black Muslims nella lotta per i diritti civili, relegando la musica in secondo piano. L’amore tra Louisiana Red e l’Europa nasce nel 1975 al Montreaux Jazz Festival dove riceve un’ottima accoglienza di pubblico e di critica: da qui in avanti l’attività concertistica europea diviene molto intensa, tanto che l’autore lascia gli Stati Uniti per trasferirsi in Germania. Le produzioni discografiche e i tour si susseguono senza sosta, così come le collaborazioni con altri grandi musicisti, prima fra tutti quella con Johnny Shines fino ad arrivare a vincere nel 1983 il W.C. Handy Award come miglior artista blues tradizionale. Il grande ritorno negli Stati Uniti avviene nel 1997 che lo vede impegnato in numerosi concerti per tutto il 1998. La produzione discografica di Louisiana prosegue felicemente: nel 2000 arriva The Winter and Summer Session, nel 2005 No Turn on Red seguito a ruota nel 2006 da Live at Painted Sky e da Back to the Black Bayou nel 2008.
Louisiana Red è un artista che non smette mai di cercare nuove espressioni al suo blues tormentato e sofferto, passionale e spesso politicamente impegnato. Sono queste le caratteristiche che fanno di Louisiana Red un musicista interessante di cui ancora molto è ancora da scoprire, e di cui molto speriamo di scoprire sul palco di Villa Reale.
ROBBEN FORD - Live at Brianza Blues Festival, 8 luglio 2011
GENIO ECLETTICO - È difficile incasellare Robben Ford ai limiti di un solo genere musicale: il percorso artistico di questo grande chitarrista non si limita a cantare e suonare blues, ma sosta anche nel jazz, nella fusion e nel funky. Ford nasce e cresce a Ukiah (California) e si approccia per la prima volta alla chitarra da autodidatta all’età di 13 anni, ispirandosi a Mike Bloomfield. Non appena maggiorenne si trasferisce a San Francisco e con i due fratelli dà vita alla Charles Ford Band in onore del padre. Il suo talento viene notato anche dal celebre armonicista Charlie Musselwhite che lo ingaggia per la sua band. Nel 1972 arriva l’esordio discografico della Charles Ford Band e da questo momento l’ascesa artistica di Ford è inarrestabile: collabora con leggende musicali come Jimmy Whiterspoon, Tom Scott, George Harrison, Joni Mitchell e Muddy Waters. Nel 1979 esce Inside Story, il primo lavoro a proprio nome e inizia l’avventura dei Yellow Jackets. La band diventa caposcuola nel mondo della fusion e Ford vi resterà fino ai primi anni ‘80, quando comincia la sua carriera di session-man e solista, esperienza fondamentale che lo porta a contatto con numerosi artisti, da Burt Bacharach a Randy Crawford sino alla leggenda Miles Davis. Ford torna alle sue origini blues a metà degli anni ’80 quando con Roscoe Beck e Tom brechtein dà vita a The Blue Line con la quale il chitarrista raggiunge la definitiva consacrazione mondiale. È in questi anni che sono date alla luce perle come Talk to your daughter. Negli anni 90 il mito californiano incide per la Blue Thumb Records, insieme a nuovi musicisti che lo accompagnano anche nei tour degli album Tiger Walk e Supernatural. Nel 2002 i membri della Blue Line si riuniscono nuovamente per dare nuova vita alla formula che ha visto tanti successi, e viene pubblicato Blue Moon. La produzione discografica di Ford continua imperterrita per tutto il corso dell’ultimo decennio: esce nel 2003 Keep on running, seguito nel 2007 da Truth e da Soul on Ten nel 2009.
È davvero interessante osservare la genialità di questo musicista che riesce ad abbracciare e personalizzare così tanti generi diversi, senza mai togliere dal centro della sua vita il blues, che per Ford rimane ancora il miglior luogo dove imparare a suonare la chitarra.
BRIANZA BLUES BAND
Una delle novità più interessanti di questa seconda edizione del Brianza Blues Festival è la presenza della BRIANZA BLUES BAND, una Resident Band che ogni sera affiancherà gli ospiti della rassegna e che vede tra i suoi componenti alcuni musicisti già protagonisti della Original Blues Brothers Band.
A capitanarla è lo stesso Direttore Artistico “Blue Lou” Marini, classe 1952, celebre sassofonista, arrangiatore e compositore. Ha collaborato con alcune delle più celebri star della musica internazionale come Frank Zappa, Aretha Franklin, James Taylor, Stevie Wonder, Diana Ross, i Rolling Stones e ha interpretato se stesso nei film The Blues Brothers e Blues Brothers 2000.
Tra le personalità italiane della Brianza Blues Band, Maurizio “Best” Bestetti e Lucio “Violino” Fabbri.
Maurizio “Best” Bestetti è un celebre chitarrista e compositore milanese. Inizia il suo cammino nel mondo della musica da ragazzo, suonando e ascoltando i Kinks, i Beatles, i Ten Years After, i Jethro Tull, Muddy Waters e seguendoli nei loro concerti perché gli interessa capire “non cosa facevano, ma come lo facevano”. L’anno della svolta è il 1971 quando al teatro G-23 di Milano incontra Cooper Terry di cui sarà il chitarrista per i successivi cinque anni e che lo introduce irrimediabilmente nella scena blues italiana che cominciava a muovere i suoi primi passi. Nel 1994 insieme a Gigi Bonomelli e Ricardo Orsi dà vita al trio Blues Power a cui seguono anni di concerti e partecipazioni a blues festival, consolidando “Best” come una delle leggende musicali della scena blues europea. Nel 2003 riceve una nomina per il Blues Award Italiano.
Lucio “Violino” Fabbri è produttore, arrangiatore, direttore d’orchestra, polistrumentista. Suona con la PFM, il gruppo rock italiano più famoso nel mondo, e ha collaborato con alcuni tra i più significativi artisti pop italiani e internazionali, tra cui: Al Jarreau, Demetrio Stratos, Claudio Baglioni, Dee Dee Bridgewater, Eugenio Finardi, Enzo Jannacci, Fiorella Mannoia, Fabrizio de Andrè, Giorgio Gaber, Howard Jones, Ivan Graziani, Little Steven, Miguel Bosè, Massimo Ranieri, Matia Bazar, Nada, Nick Kershaw, Paul Young, Pierangelo Bertoli, Randy Crawford, Tony Hadley. È anche autore di colonne sonore cinematografiche, multimediali e pubblicitarie. È stato il direttore musicale delle quattro edizioni di X Factor Italia, di cui realizza tutti gli arrangiamenti delle basi musicali.
Franco Limido è stato "catturato" dal Blues alla giovane età di 16 anni quando suo fratello Marco lo ha presentato a Cooper Terry. Da allora è stato riconosciuto come uno dei più giovani talenti del Blues italiano. Nonostante sia presente nel circuito musicale solo da pochi anni, ha già avuto il pregio di collaborare con artisti quali A.J. Forest, Fabio Treves, Arthur Miles e i Nite Life unendosi ai loro tour e partecipando ai più importanti Festival Blues tra il 1994 e il 1995. Ha inoltre preso parte alla realizzazione dell'album di Aida Cooper e i Nite Life "Better Sweet" (1995 - SAAR).
Nel 1997 ha temporaneamente lasciato l'Italia per recarsi a Dublino dove ha avuto modo di collaborare con le più famose band blues Irlandesi. Tornato in Italia si è riunito alla "Family Style" e durante il 1998 ha iniziato la sua collaborazione artistica con la Blue Flame Records.
Fa parte della formazione anche “Smokin” John Tropea, uno dei più ricercati sessionman d’America, grazie alla sua vasta esperienza nella scena rock, pop e jazz. Nella sua lunga carriera di chitarrista ha collaborato tra gli altri con Paul Simon ed Eric Clapton (Journey Man). Ha composto e suonato per le principali etichette discografiche in tutto il mondo e tutt’oggi produce e arrangia dischi, spot pubblicitari e musiche per film.
Li accompagna in questa avventura italiana il bassista Eric “The Red” Udel, performer dinamico con un look personalissimo e coerente al suo incredibile talento. Trasferitosi a New York, ha iniziato a suonare regolarmente nei club blues e soul più prestigiosi fino ad accompagnare in tutto il mondo il solo e unico Matt "Guitar" Murphy. Impressionato dal suo formidabile talento, e’ proprio lui che l’ha introdotto alla Blues Brothers Band.
Alla batteria Lee “Funkytime” Finkelstein. Lee è stato il batterista del Cosby Show (80’s) e ha registrato o suonato dal vivo con Ray Charles, Stevie Wonder, Nancy Wilson, Grover Washington Jr, Eric Gale, The Oregon Symphony Orchestra & Randy Brecker, Isaac Hayes, Eddie Floyd, Bette Midler, Blood Sweat & Tears,Russ Freeman, Julio Iglesias, Frankie Paul, Johnny Winter, e innumerevoli altri artisti.
TICKET & INFO
I biglietti sono disponibili, oltre che press il Festival, anche in prevendita su www.ticketone.it e www.greenticket.it.
Informazioni: info@brianzablues.it | www.brianzablues.it | 328.62.72.033 | 339.76.25.300
SPONSOR
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Naima Club / La Casa del Blues
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