Monza celebra con tre incontri il grande poeta, critico e traduttore milanese, a dieci anni dalla sua scomparsa. Una mostra in Galleria Civica, letture pubbliche e conferenze di Carlo Sini e Giorgio Zanchetti

La città di Monza si conferma aperta alla poesia. Un'iniziativa dell'Università Popolare, infatti, si propone di far conoscere al pubblico brianteo l'opera di uno dei più interessanti personaggi del panorama poetico italiano del secondo Novecento, il milanese Roberto Sanesi, docente di letteratura italiana all'Accademia di Brera scomparso nel 2001 a settantuno anni. Si tratta di un ciclo di tre incontri che permetteranno di toccare con mano l'opera e l'eredità di questo complesso artista, grazie ad una mostra e a interventi di docenti universitari e poeti.

Si comincerà il prossimo giovedì, 22 settembre (ore 18), alla Galleria Civica di Monza in via Camperio, dove sarà inaugurata l'esposizione di circa cinquanta opere di poesia visiva, composte fra gli anni Sessanta e il 2000, oltre ad altri materiali, come pagine autografe, manoscritti, lettere e fotografie. L'inaugurazione vedrà inoltre protagonista il percussionista Federico Sanesi, figlio di Roberto, che terrà un concerto jazz insieme ad altri musicisti. Ai giovani poeti di PoesiaPresente il compito di leggere alcuni testi di Sanesi.

 

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Roberto Sanesi, "Fiore dell'Alba" - 1991


Ad ottobre, invece, ci si sposterà nell'aula magna del liceo classico Zucchi, dove Giorgio Zanchetti e Carlo Sini, professori dell'Università degli Studi di Milano, terrano due conferenze, rispettivamente il 12 e il 19, entrambi dei mercoledì. L'orario di inizio è fissato per le 15.30.

Poeta e prosatore dal respiro indubbiamente europeo, Sanesi è stato un anglista di rilievo, traducendo e studiando opere di poeti britannici e statunitensi come Dylan Thomas, William Blake, T. S. Eliot, Walt Whitman, Lewis Carroll, John Milton, William Shakespeare. La sua poetica ne trasse un influsso deciso. La sua scrittura conferisce alla parola una dimensione enigmatica, che però non si fa mai oscura fino in fondo. Affascinato dall'immagine dello specchio, Sanesi riusciva a creare testi in cui il senso era chiaro per metà, lasciando l'altra metà in una dimensione nebulosa capace di schiudere al lettore possibilità inedite di significato. In questo senso, anche il tema dell'ombra e della figura che non si può mettere a fuoco compaiono spesso nelle sue poesie. Il suo stile è immaginifico in misura notevole: ogni testo (e da qui si capisce anche la sua familiarità con l'arte figurativa) raffigura una scena, dove agiscono oggetti e personaggi carichi di mistero, percepibili solo fino a un certo punto. Ne risulta una poesia oracolare, sibillina, che pur dando al proprio lettore degli indizi non ricostruisce un quadro completo di significato. Un'esperienza unica, insomma, attende i monzesi che vorranno conoscere questo artista poliedrico.

 

L’iniziativa è patrocinata dagli assessorati alla Cultura del Comune di Monza, della Provincia di Monza Brianza e della Regione Lombardia, ed è curata da Alberto Crespi.

La mostra, che durerà dal 22 settembre al 20 ottobre, avrà i seguenti orari: da martedì a venerdi: 16-19. Sabato e domenica: 10-13 e 16-19.

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

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