"Posso uscire anche a mezzanotte" per le spettatrici a prezzo ridotto l'8 marzo.
Di e con Elena Lietti su testi di Gaber, Luporini, Valeri
È possibile festeggiare l'otto marzo senza cadere nell'ovvietà o senza finire nelle solite discussioni? Sì, forse il modo esiste: bisogna chiedere a Gaber, Luporini e Franca Valeri, ed essere Elena Lietti.
In occasione della rituale festa della donna, il Teatro Binario7 quest'anno propone un originale modo di festeggiare: uno spettacolo al femminile con un prezzo speciale per le spettatrici - 10 euro per tutte.
Posso uscire anche a mezzanotte è il testo di e con Elena Lietti in programma per la serata in rosa, scelto non casualmente per rappresentare questa giornata. L'autrice e attrice ha saputo mescolare e far interagire Il caso di Alessandro e Maria, scritto da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, con L'attesa di Franca Valeri. Il primo, famoso dialogo già portato sulle scene anche da Luca Barbareschi nel 2009, è la storia di un amore sposato, consumato, odiato ma ancora nascostamente riamato; nel secondo testo, ironicamente Valeri spiega l'ansia e i sogni ad occhi aperti di una signorina che attende il suo accompagnatore ritardatario.
Dall'unione di queste due storie nasce Posso uscire anche a mezzanotte - frase ripresa dal testo della Valeri - qui usata perché uno dei nani ha insegnato a Biancaneve a uscire a qualunque ora. E sì, perché nello spettacolo della Lietti si passa da un stato d'animo all'altro, mostrando tutta la sublime volubilità dell'animo femminile, facendo un incontro allucinato anche con la principessa disneyana.
Lo scopo è quello di descrivere, o perlomeno illustrare, le mille sfaccettature di ogni donna, le paure e le incertezze insieme ai desideri inconfessabili e ai castelli in aria che compongono l'infinito ventaglio delle possibilità nei rapporti di coppia.
Un'alternanza di quattro brevi monologhi in cui Maria può farsi il suo bel trip mentre aspetta il suo cavaliere chiusa in bagno a prepararsi. Una situazione in cui ognuna (e ognuno) di noi si è già trovata/o, e sa quanto colma di euforia e follia è quel momento.
Lo spettacolo è prodotto da laMoquette, un'associazione teatrale nata recentemente che si rivolge al pubblico locale (sono originari di Solaro, MI) con rappresentazioni teatrali, spettacoli per bambini e corsi didattici. Il nome dell'associazione è una voluta metafora: "la moquette assorbe e vive la vita che gli sta intorno, nulla scivola via, non si fa scappare niente .ei cambia continuamente senza mai rinunciare ad essere se stessa".
Sfiderei a contare il numero di monzesi (ma anche romane, calabresi, italiane, francesi, tedesche, americane, cinesi, ecc.) che si recano a teatro l'otto marzo per festeggiare. Puo' essere un interessante prima volta, o un auspicabile bis o tris. E anche un'ottima occasione per gli uomini, dato che l'unica data in programma per Posso Uscire anche a mezzanotte è quella dell'8 marzo al Binario7 di Monza.
Un ottimo modo per ricordare i motivi per cui fu istituita la festa – prima festa dell'operaia, poi divenuta ufficialmente festa della donna nel 1917 - , per ridere dei cliché e degli schematismi sul maschile e sul femminile, e per emozionarsi a teatro.