Antonetta Carrabs, presidente della Casa della Poesia, ci ha raccontato il primo anno di attività dell'associazione che fra i suoi obiettivi ha quello di recuperare il Parco di Monza come luogo di cultura, scambio e incontro.
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n anno passato a diffondere a Monza la cultura e la poesia. Se fosse chiamata a stilare un bilancio, Antonetta Carrabs non avrebbe dubbi: positivo, oltre ogni aspettativa. La Casa della Poesia, nata un anno fa e con sede a Villa Mirabello, nel Parco di Monza, è la continuazione di un progetto che ha origini più profonde e dalle basi già molto solide, a dispetto del poco tempo trascorso con l'attuale struttura. Oltre alla presidente Antonetta Carrabs, i soci che hanno dato vita a questa nuova realtà poetica sul nostro territorio sono: Donatella Rampado (vicepresidente), Ettore Radice (segretario), Loretta Breda (tesoriera), Maria Alberta Mezzadri (Relazioni con le scuole), Lorenzo Lamperti (Progetti speciali), Giuseppe Masera (Progetti Pedagogici), Iride Enza Funari (Relazioni con La Stampa), Chiara Gelmetti (Progetti internazionali) e Laura Parigi (Dialogo Cultura e Mondo Economico). Abbiamo intervistato la presidente per comprendere meglio come quest'associazione possa inserirsi e incidere nel tessuto culturale brianzolo.
I soci fondatori, dal sito dell'associazione
Perchè a Monza si dovrebbe sentire il bisogno di una Casa della Poesia?
La Casa della Poesia nasce dalla passione di un gruppo di amici animati dal bisogno di confronto libero, animati dalla volontà di costruire uno spazio nuovo di congiunzione e confronto sulla scrittura poetica. Ci sentiamo distanti da quei poeti baroni che, invece di creare scuole di pensiero, hanno imposto le loro correnti editoriali dando origine a vere caste-cricche difficili da raggiungere se non si è nel cerchio degli eletti.
Oggi in Italia si stampa una grande quantità di libri di poesia rispetto al relativo scarso numero di lettori delle stesse opere; ci troviamo spesso di fronte alla proliferazione di piccole o medie case editrici rispetto ai tre o quattro grandi editori che decidono le leggi del mercato editoriale.
La Casa della Poesia nasce in un clima di libertà nella comunicazione, per volontà di dare voce a quei poeti civili che sono l’espressione della nostra poesia alta. Poeti che non hanno voce perché hanno preferito il silenzio alle leggi di mercato in cui la nostra poesia, oggi, è purtroppo relegata. Vorrei ricordare, a proposito, i poeti e romanzieri liberi come Roberto Sanesi, Margherita Guidacci, Amelia Rosselli, Alberigo Sala, Antonello Trombadori, Luigi Di Ruscio, Guglielmo Petroni, Giorgio Saviane, Mario Luzi, Alda Merini.
L'associazione ha un anno, ma alcune vostre attività esistono già da prima, come il concorso poetica nazionale Isabella Morra. Che cosa ci può dire di questo premio?
Il premio Isabella Morra, il mio mal superbo è giunto alla sua terza edizione. Nasce dal mio incontro con una delle voci più profonde della poesia del cinquecento: Isabella Morra, giovane petrarchista che illuminò il panorama letterario italiano del Rinascimento. Il titolo del concorso poetico nazionale è tratto dalle rime. Morra è una delle voci più originali della lirica dell’epoca, sexum superando e contengono quell’immediatezza passionale e quell’abbandono al sentimento che sono la virtù della migliore poesia femminile.
La Casa della Poesia nasce per dare voce a quei poeti civili che sono l’espressione della nostra poesia alta
L'impronta personale delle sue liriche è data dai toni di malinconia e meditazione. Questa dolente poetessa rappresenta tutte le donne schiave e vittime di una realtà ostile, che impedisce la libera espressione di vita e di sentimenti. Con Il mio mal superbo vogliamo dare voce alle donne, soprattutto a quelle donne che non hanno voce, inseguendo il sogno della libertà, della vita, della bellezza, e dell’amore attraverso la consapevolezza del dolore: Torbido Siri, del mio mal superbo / or ch'io sento da presso il fine amaro, / fà tu noto il mio duolo al padre caro, / se mai qui'l torna il suo destino acerbo.
Quest'anno il Premio di benemerenza sarà conferito a Lorenza Gandola, responsabile della radioterapia pediatrica dell'Istituto dei tumori di Milano, per il merito in campo scientifico e sociale. I nomi dei vincitori del Premio saranno resi noti sul nostro sito a giorni. La premiazione di quest'anno si svolgerà domenica 9 giugno alle 10 al Teatrino di Corte della Villa Reale di Monza e vedrà la partecipazione del coro monzese Fioccorosso, con oltre 30elementi, e della compagnia di teatro di Valsinni, il paese di origine di Isabella Morra. Possiamo anticipare che il primo premio per la poesia inedita quest'anno andrà' a Cagliari.
All'inizio il vostro impegno era focalizzato sulla poesia delle donne (solo da quest'anno il concorso Isabella Morra è aperto anche agli uomini): ritenete che anche nella poesia italiana contemporanea esista un problema di "quote rosa"?
Assolutamente no, le quote rosa, nella poesia, poi. Il premio nasce, come ho accennato prima, nel ricordo di Isabella e per dare voce soprattutto alle donne e al loro mal superbo, per esempio alle donne detenute di Sanquirico che hanno inviato poesie di dolore, ma anche di speranza. Oggi, dopo il successo delle due edizioni, il Premio si arricchisce della Sezione poesia edita e si apre a tutti, diventando un Premio Internazionale. Abbiamo ricevuto la partecipazione di poeti dalla Romania, dalla Svizzera, da Londra. Siamo molto soddisfatti.
Un altro vostro concorso è Parco in Città: Monza e New York. Avvertite un legame particolare fra poesia e parco? La vostra attività coniuga sensibilità poetica e coscienza ambientale?
Vogliamo ringraziare Lorenzo Lamperti, direttore del Consorzio Parco e Villa Reale di Monza per aver dato la possibilità a noi cittadini monzesi di realizzare iniziative culturali in Villa Mirabello. Un luogo di grande fascino antico, situato all’interno del parco dove la natura e la cultura si fondono in un respiro di Bellezza, Arte e Sensibilità. Usufruire di uno spazio gratuito è di estrema importanza per tutte le associazioni non a scopo di lucro, che come noi si adoperano per la città. Le istituzioni dovrebbero rendersi più sensibili nel garantire spazi gratuiti per tutte le associazioni che si occupano di cultura: contribuirebbero alla crescita culturale della propria città.
Le istituzioni dovrebbero garantire spazi gratuiti per le associazioni che si occupano di cultura: contribuirebbero alla crescita della propria città
Il parco è un luogo straordinario: abbiamo in programma la realizzazione di progetti arborpoetici che avranno lo scopo di coinvolgere le scuole del territorio. attraverso iniziative culturali volte a valorizzare il nostro parco che potrà diventare un Parco letterario, un vero punto di riferimento nazionale ed internazionale riconosciuto e riconoscibile.
Le finalità sono tante e intendono privilegiare la comunicazione con i giovani, le scuole, le università e i centri culturali del nostro territorio al fine di stabilire sinergie e coesioni in termini di progettualità. Un’unità nella coralità: tante voci diverse ma unite dall’universalità del linguaggio poetico.
Foto di Marco Colombo. Proprietà archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza
Si dice che gli studenti trovino noiosa la poesia a scuola, anche se poi ci ritroviamo un popolo di poeti che non leggono. Il vostro progetto Monza Scuola e poesia è un modo per ribaltare questo stereotipo? Quali scuole sono coinvolte? Cosa proponete agli scolari che partecipano ai laboratori e come reagiscono?
La Casa della poesia di Monza, fra i suoi obiettivi più significativi, si pone lo scopo di promuovere l’espressione poetica nelle scuole, attraverso Laboratori di poesia, con l’obiettivo di far sperimentare il linguaggio della poesia come un modo normale per esprimersi, e mettersi in rapporto libero, e perciò più profondo, con se stessi e con gli altri. I bambini raccontano la meraviglia, lo stupore davanti alle cose semplici. Abbiamo attivato dei laboratori di poesia in alcune scuole primarie di Monza con il progetto Monza Scuola e poesia.
Abbiamo realizzato tre importanti Lectiones Poe-Magistrales coinvolgendo i grandi poeti contemporanei come Guido Oldani, Daniele Gorret e Anna Maria Farabbi; oltre 200 gli studenti dei licei del nostro territorio che hanno aderito con successo. La poesia è una voce che crea il dialogo tra altre voci e i giovani hanno un estremo bisogno di far sentire la loro voce.
PoesiaPresente, la Casa della Poesia, DelleAli... e meno male che la Brianza non doveva essere terra di poesia! Cosa pensate di questo stereotipo e come lo combattete?
Siamo terra di pensiero oltre che di medie e piccole imprese e questo ci fa sperare in un futuro migliore.
Foto di Marco Colombo. Proprietà: archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza
Pensate di interagire con le altre realtà brianzole che promuovono la poesia, come quelle citate o altre ancora? Ci saranno iniziative congiunte?
Io personalmente ho sempre riposto l’attenzione al dialogo con le altre realtà culturali. Il confronto e la condivisione di idee e progettualità potrebbero aprire ad un’era nuova: all’età dell’oro. La pluralità nella diversità è ricchezza e soprattutto futuro. Noi siamo pronti e gli altri? Non siamo per la reductio ad unum concentrata intorno a tre o quattro grandi figure, ma vogliamo valorizzare la ricchezza di nuove giovani proposte, questa origine plurale, questa moltiplicazione di giovani portatrici di un nuovo linguaggio poetico.
E allora ci chiediamo: quali sono le nuove pulsioni espressive? Qual è il valore di verità che i giovani raccontano? Quale il senso? Siamo di fronte ad una nuova ricchezza lirica sulla quale si interrogano i vecchi poeti; non di certo perché le giovani voci rappresentano lo specchio di vanità dei baroni. I poeti si dispongono in uno spazio aperto illimitato pronti ad accogliere la poesia vivente nella sua molteplicità, nella sua libertà. O almeno voglio sperarlo.
La realtà di Monza è ancora difficile, le associazioni tendono ancora a tenersi stretto il proprio orticello, ma noi siamo fiduciosi
A giugno ci sarà il seminario L'incertezza del poeta. La voce dell'Europa mediterranea. Spagna Italia Grecia, che vede la collaborazione, fra gli altri, dell'Istituto Cervantes: volete raccontarci di cosa si tratta?
Due giorni intensi per un progetto Internazionale che coinvolge tre paesi di grande cultura: un seminario di poesia con laboratori di danza tradizionale-storica spagnola, greca e italiana. Sabato 1 giugno alle 09.30 apriamo all’Istituto Cervantes di Milano, in Via Dante 12, per continuare poi allo Spazio Oasi, Via Varese 12.
Domenica 2 giugno, poi, dalle ore 9.30 la Villa Mirabello di Monza ospiterà una miriade di grandi personaggi della cultura internazionale. Un evento di prestigio per la nostra città. Non abbiamo avuto fondi da nessuno, ci siamo adoperati indivdualmente, mettendo a disposizione le nostre risorse e conoscenze. Lo sottolineo perché ad animarci è stata la nostra passione e la grande volontà che ci unisce. In questo periodo abbiamo stabilito dei ponti culturali con la città di Milano e questo ha favorito uno scambio di idee e soprattutto la condivisione di progetti comuni. La realtà di Monza è ancora difficile, le associazioni tendono ancora a tenersi stretto il proprio orticello, ma noi siamo fiduciosi.
Sul sito della Casa della Poesia di Monza il programma da scaricare.
Antonetta Carrabs ha tenuto per Vorrei la rubrica Narrazioni: cliccando qui si trovano i suoi contributi alla rivista.