Ottava edizione con la direzione di Corrado Accordino. Anteprime nazionali, spettacoli per tutte le età dal 19 ottobre fino alla prossima estate. Il calendario completo delle stagioni e degli eventi
La
presentazione della nuova stagione del teatro Binario7 è diventata ormai uno spettacolo prima dello spettacolo. Non la scontata sequenza di saluti e messaggi formali delle autorità e degli organizzatori, ma un incontro con buona parte degli artisti che andranno sul palco nei mesi a venire, con chi sostiene e “pensa” la programmazione e piccoli assaggi di quello che sarà.
La stagione di prosa — Teatro+Tempo presente — ideata da Corrado Accordino ed Elio De Capitani è giunta alla ottava edizione e sarà seguita da Vorrei con molta attenzione perché, a nostro parere, è proprio dal e nel Binario7 che in questi anni Monza ha visto svilupparsi gli stimoli (culturali) più significativi.
Ci sono delle date che abbiamo già segnato sul calendario a cui sicuramente non vorremmo mancare (“Viva l'Italia”, “Una specie di Alaska”, “Improvvisamente l'estate scorsa” e le nuove produzioni de La danza immobile) ma siamo sicuri che nel ricchissimo calendario che trovate qui di seguito chiunque possa trovare l'autore amato, l'argomento che l'appassiona, il tono che predilige.
Il primo sipario è per sabato 19 ottobre 2013 con la rassegna musicale. Per ora buon divertimento, le riflessioni arriveranno presto. (AC)
“Impossibile è una parola che si usa per difetto di immaginazione”.
...e quindi noi, sognatori per natura, non abbiamo altra scelta... Immaginare! ...un teatro necessario, un luogo dove continuare a creare, dove sia possibile essere nuovi, diversi, ironici, spregiudicati, provocatori, ribelli, divertenti e poetici... dove l'intuizione trova la sua forma e la visione la sua realtà. E continuando ad immaginare e immaginare e immaginare, il nostro modo di fare teatro si è concretizzato in una casa ospitale per la città. Il cuore artistico più dinamico e vitale del territorio. Nonostante questi siano gli anni dell'incertezza e del dubbio, gli anni in cui sbiadisce il futuro e il presente si fa sempre più oscuro, o forse appunto per questo, il teatro diventa il luogo d'eccellenza per anime affamate e spiriti curiosi. Non cedete alla borghesia dell'intelletto né ai cinici per mestiere. Una nuova dimensione del reale deve e dovrà formarsi. Il teatro sarà un cartello indicatore per aprire nuove vie. Forse non sarà la via migliore, senz'altro non l'unica, ma ascoltare teatro, guardarlo, viverlo, sarà sempre più necessario, perché è il luogo in cui l'uomo è più a nudo, indifeso e libero, con ogni sua contraddizione e possibile meraviglia. Dove sentirsi re per un giorno o folli di verità per poche ore può ubriacarci di bellezza, di lacrime e di sorrisi.
Responsabili di tutto questo, ancora una volta, saranno i nostri amici artisti. Spettacoli importanti e attori straordinari. Dall'Italia e dall'Europa. Dal teatro classico al più moderno dei linguaggi della scena offriremo una stagione ricca di emozioni e d'incontri.
Complici di quanto sta accadendo sono i 15.000 spettatori che ci accompagnano ogni anno e che via via vediamo crescere con rinnovato interesse, insieme agli oltre 550 allievi della Scuola delle Arti, un vero esercito culturale che ha fatto del Teatro Binario 7 la propria casa delle idee e dell'espressione.
Un ringraziamento sentito e sincero va al Sindaco Roberto Scanagatti e all'Assessore alla Cultura Francesca Dell'Aquila, sognatori armati come noi, consapevoli che la cultura alimenta i cuori, i cuori alimentano le menti, le menti potranno rendere migliore il luogo in cui viviamo... un luogo in cui continuare a inventare l’impossibile!
Corrado Accordino
Direttore artistico Teatro Binario 7
TEATRO+TEMPO PRESENTE|closed
TEATRO+TEMPO PRESENTE 2013/2014
direzione artistica Corrado Accordino in collaborazione con Elio De Capitani
CARTELLONE
UNA STANZA A SUD | 24.25.26.27 ottobre 2013
drammaturgia e regia Corrado Accordino | compagnia La Danza Immobile
con Alessandro Castellucci, Pasquale di Filippo e Giancarlo Latina | PRIMA NAZIONALE
CALIGOLA. A Parigi, nel 1941. Durante l’occupazione nazista | 16.17 novembre 2013
di Albert Camus | regia Pino Micol | compagnia Teatro Zeta
VIVA L’ITALIA | 30 novembre.1 dicembre 2013
regia César Brie |produzione Teatro dell’Elfo
MOLTO RUMORE PER NULLA | 14.15 dicembre 2013
di William Shakespeare | compagnia Gank
IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA | 11.12 gennaio 2014
con Andrea Brunello e Enrico Merlin | selezionato per il Fringe Festival 2013 di Edimburgo
UNA SPECIE DI ALASKA | 1.2 febbraio 2014
con Sara Bertelà | regia Valerio Binasco | produzione Nidodiragno
LA LETTERA | 8.9 febbraio 2014 | Fuori abbonamento
con Paolo Nani | regia Nullo Facchini
IMPROVVISAMENTE, L’ESTATE SCORSA | 22.23 febbraio 2014
regia Elio De Capitani | produzione Teatro dell’Elfo
DUEL – OPUS 2 | 1.2 marzo 2014
con Laurent Cirade e Paul Staïcu | regia Agnès Boury
MIA MOGLIE PARLA STRANO | 20.21.22.23 marzo 2014 | Fuori abbonamento
di e con Alfredo Colina e Barbara Bertato
TRE UOMINI A ZONZO | 26.27 aprile 2014
con Marco Cacciola, Michelangelo Dalisi, Francesco Villano | vincitore Premio per le Arti Petroni 2013
D’ARTAGNAN | 15.16.17.18 maggio 2014
uno spettacolo di Corrado Accordino
compagnia La Danza Immobile in collaborazione con La Scuola Delle Arti | PRIMA NAZIONALE
Schede spettacoli TEATRO+TEMPO PRESENTE
SCHEDE SPETTACOLI
24.25.26.27 ottobre 2013
UNA STANZA A SUD
drammaturgia e regia Corrado Accordino
con Alessandro Castellucci, Pasquale di Filippo e Giancarlo Latina
scene e costumi MariaChiara Vitali
assistente alla regia Valentina Paiano
compagnia La Danza Immobile
PRIMA NAZIONALE
Una stanza in un villaggio ai piedi di una foresta pluviale. Tre sconosciuti, tre viaggiatori, tre fuggiaschi. Ognuno di loro tre ha con sé uno zaino, una bussola, un coltello e un segreto.
Per pura casualità o volere del caso si ritrovano a condividere il ristretto spazio di una stanza in un luogo estraneo a sud del mondo. Dove tutto è differente, almeno in apparenza. I rumori, le voci, le abitudini, il senso delle cose.
Scopriranno che i loro destini sono intrecciati più di quanto possano immaginare. Qualcosa li lega, il loro desiderio di fuga, la loro ricerca di una nuova identità. Questo viaggio verso nuove latitudini li porterà a scoprire qualcosa di sé, qualcosa di terribilmente umano.
Essere altrove, osservare il mondo da un altro punto di vista, abituarsi a un nuovo codice di sopravvivenza, li porterà a conoscere le ragioni del loro ossessivo cammino...
«[…] Abbiamo costruito case, strade, luoghi sicuri, protetti. Non bastava. Abbiamo costruito il divertimento. Stadi, centri commerciali, villaggi vacanze, parchi acquatici. Abbiamo provato qualche vertigine a sentirci migliori. Qualche orrore a conoscere il nostro egoismo. E poi il rancore. E l'odio. Sempre si diventa ciò che si odia. Capito l'inganno, ci siamo confessati. Cacciato i nostri demoni. L'età dell'intelligenza è sopraggiunto. Abbiamo proclamato la libertà dell'individuo, la libertà di religione, la libertà di scegliere la nostra colpa. Abbiamo costruito altre strade per cercare un altrove, nuovi indirizzi a cui affidare le nostre ansie. Abbiamo pulito i giardini fuori casa, dato una mano al nostro vicino, lavato le nostre auto, preparato una cena per gli altri, versato da bere ai nostri amici, il vino migliore ai nostri complici. Siamo andati tutti insieme a comprare i mobili, insieme abbiamo fatto la fila, acceso lo stesso canale. Poi abbiamo smesso di fumare, abbiamo cambiato stile, scelto una musica più elettronica, ci siamo sistemati una ruga qui e una ruga là. Abbiamo deciso che nessuno muore. Abbiamo detto che la vecchiaia è una moda. Abbiamo capito la ricchezza. Abbiamo condiviso il potere. Abbiamo fatto figli che ci assomigliassero. Abbiamo fotografato i primi passi, la prima parola, il primo vomito. Abbiamo allungato la mano sulla baby-sitter. Abbiamo fatto penitenza con il digiuno. Siamo dimagriti di qualche chilo.
E alla fine, anche così, non siamo andati da nessuna parte […]».
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16.17 novembre 2013
CALIGOLA
A Parigi nel 1941. Durante l'occupazione nazista
testo di Albert Camus nella edizione integrale del 1941
traduzione di Riccardo Reim
con
Manuele Morgese
Maria Letizia Gorga
Massimiliano Cutrera
Valerio Giordano
Andrea Palladino
Franco Mirabella
Massimo Lello
regia Pino Micol
compagnia TeatroZeta L'Aquila
Parigi, 1941. Camu – di cui nel 2013 ricorre il centenario della nascita – ha appena terminato la stesura della seconda edizione del suo Caligola, la più bella, la più complessa, la più completa. Non è solo il Caligola politico, il tiranno in lotta con la concezione della vita e del governare dei suoi senatori, ma anche il fragile imperatore travagliato dai sentimenti, dal dolore lancinante per la morte di Drusilla, sorella e amante.
Il trauma privato si riflette sulla vita politica di cui Caligola è il vertice supremo, tutto è travolto dalla follia della logica portata alle estreme conseguenze; la scoperta della morte libera l’imperatore da ogni freno e da ogni pudore, l’irrazionale irrompe e vince, trasformando ogni gesto in tirannia e sopruso.
Una compagnia teatrale, appassionata, forse in difficoltà finanziarie, non certo la “Comedie française”, sta mettendo in scena questo Caligola appena scritto, mentre fuori, nella città, oltre il guscio protettivo e familiare del teatro, i nazisti hanno conquistato e invaso Parigi. Dall’esterno arriva l’angoscia degli spari, del terrore seminato dalla reale follia di Hitler, mentre sulle tavole del palcoscenico, parallelamente, si snoda la molto simile follia di Caligola, Hitler ante litteram, filtrata dall’arte, dalla poesia, dalla grande passione “civile” di Albert Camus.
Pino Micol
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30. novembre.1 dicembre 2013
VIVA L’ITALIA | Le morti di Fausto e Iaio
di Roberto Scarpetti
con
Andrea Bettaglio
Massimiliano Donato
Federico Manfredi
Alice Redini
Umberto Terruso
luci Nando Frigerio
regia César Brie
produzione Teatro dell'Elfo
Il testo è stato insignito della Menzione speciale Franco Quadri - Premio Riccione per il Teatro 2011
La storia racconta delle morti di Fausto e Iaio, due diciottenni milanesi frequentatori del centro sociale Leoncavallo, uccisi a colpi di pistola la sera del 18 marzo 1978, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse.
«Rispetto agli spettacoli definiti di teatro civile in Viva l’Italia non c’è un narratore onnisciente che conduce gli spettatori nei segreti e nei retroscena di un fatto storico: in questo caso la Storia è narrata in prima persona dai personaggi che l’hanno vissuta. Una drammaturgia storica, anzi cinque storie personali che intrecciandosi tra loro ricostruiscono il quadro d’insieme per far rivivere al pubblico il passato come fosse presente, con tutte le emozioni, i sentimenti, la disperazione di persone reali.
I protagonisti di Viva l’Italia sono Fausto stesso (interpretato qui da Federico Manfredi), Angela, la madre di Iaio (Alice Redini), Giorgio, uno dei tre assassini (Umberto Terruso), il commissario della Digos titolare dell’inchiesta, Salvo Meli (Andrea Bettaglio) e un giornalista dell’Unità, Mauro Brutto (Massimiliano Donato) che, ossessionato dalla vicenda, comincia a condurre indagini indipendentemente dalla polizia. Tutti e cinque sono ispirati a persone realmente esistite e le loro vicende, su cui è stato creato un carattere di finzione, sono il risultato della rielaborazione di fatti realmente accaduti».
Roberto Scarpetti
«Il testo di Roberto Scarpetti è un lavoro difficile e affascinante. Nella prima stesura aveva una struttura di monologhi con pagine di altissimo spessore. L’autore ha reso esemplare un periodo della nostra storia che non si è conclusa ancora, almeno per quanto riguarda la giustizia dovuta alle vittime e i rapporti tra apparati deviati dello stato e il terrorismo nero. La notte della morte di Iaio e Fausto partecipai alla prima manifestazione spontanea, piena di sgomento e rabbia. Spero che questo lavoro serva a ricordare, a capire, a inquietarci e aiuti i più giovani a capire cosa accadeva in questo paese quando i loro genitori erano ragazzi».
César Brie
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14.15 dicembre 2013
MOLTO RUMORE PER NULLA
di William Shakespeare
traduzione Nadia Fusini
con
Riccardo Bellandi
Mariella Speranza
Massimo Brizi
Davide Lorino
Cristiano Dessì
Alex Sassatelli
Melania Genna
Luca Terracciano
scene e costumi Laura Benzi
luci Sandro Sussi
regia Alberto Giusta
produzione Compagnia Gank, Festival teatrale di Borgio Verezzi, Teatro Stabile di Genova
Un’opera che condensa in sé tutto il meglio delle commedie shakespeariane: finte morti, sospetti, intrighi, schermaglie amorose, scambi di persona, congiure. Un molto che attraverso lo specchio del rumore si riflette e diventa, o ritorna, nulla.
Il ricco Leonato accoglie nella sua casa il principe Don Pedro di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. Un’atmosfera gaia e leggera fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto. Nell’imminenza delle nozze di Claudio ed Ero, Don John, geloso del favore che Claudio gode presso don Pedro, fa di tutto per screditare Ero e impedirle così di sposare il suo amato. Nulla però potrà impedire all’amore di trionfare sui cattivi sentimenti che saranno giustamente puniti.
Un autorevole ed eccellente critico shakespeariano definì questa commedia “a Rolls-Royce of a play”. Non si può che concordare, poiché grazie alla complessità e flessibilità della struttura, alla ricchezza dei toni, alla varietà dei personaggi, la commedia pulsa di una incantevole vitalità. Nella velocità straordinaria di una lingua spiritosa, ironica, frizzante, il suo mondo brilla per sofisticazione e varietà. Questo mondo è ricco anche di ombre; per questo non è sbagliato dire che in questa commedia c’è posto per il tragico. C’è il buono e il cattivo, c’è il principe e c’è il servo, il fool, il clown, il nobile, il cortigiano, il giusto e lo sciocco, tutti vicini, tutti insieme nella stessa sarabanda.
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11.12 gennaio 2014
IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA
ispirato a Richard Feynman
con Andrea Brunello, Ph.D. e Enrico Merlin
drammaturgia Andrea Brunello
musiche Enrico Merlin
regia Andrea Brunello e Michela Marelli
luci e supporto tecnico Andrea Lucchi
disegni Salvatore Crisà
compagnia ArditoDesìo - Teatro Portland di Trento in co-produzione con la Provincia Autonoma di Trento e realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo
Spettacolo selezionato per il Fringe Festival di Edimburgo 2013
Una lezione di meccanica quantistica. Un uomo che ama l'universo. Il metodo scientifico che si confronta con la pseudoscienza. Un segreto...
In scena si sviluppa l'esposizione del professore che si inerpica attraverso alcuni fra i più misteriosi concetti della meccanica quantistica (l'esperimento della doppia fenditura, il gatto di Schroedinger, i many-worlds di Hugh Everett III) per raccontare un meraviglioso mondo fatto di misteri e paradossi. Ma sotto si nasconde un'inquietante verità.
La lezione si trasforma così in una confessione che mescola le teorie più evolute della meccanica quantistica, le teorie dei mondi paralleli, con i segreti del professore, spingendolo a prendere una decisione estrema.
A supportare il lavoro in scena di Andrea Brunello c'è il musicista Enrico Merlin. Si crea così un connubio fra voce, testo, suoni e musica, che porta lo spettatore a vivere una piena esperienza teatrale pur senza negare i rigorosi contenuti scientifici presenti nel testo. Lo spettacolo prende le mosse dalla figura di Richard Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965. È una vera e propria lezione di meccanica quantistica con un risvolto molto umano. Il progetto prende spessore dal fatto che Andrea Brunello, oltre ad essere attore professionista, possiede un Ph.D. in fisica teorica.
Il Principio dell'Incertezza nasce all'interno del progetto Jet Propulsion Theatre (JPT) - Laboratorio Permanente della formazione e della divulgazione scientifica in coordinamento con la Compagnia Arditodesìo, il Teatro Portland di Trento e il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento.
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1.2 febbraio 2014
UNA SPECIE DI ALASKA
di Harold Pinter
con Sara Bertelà, Orietta Notari, Nicola Pannelli
allestimento scenico Nicolas Bovay
costumi Catia Castellani
regia Valerio Binasco
produzione Nidodiragno
Sara Bertelà è vincitrice del Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2013 come Miglior Attrice Protagonista
Una specie di Alaska è una commedia terribile come un incubo, dura come una relazione scientifica e struggente come un mélo. Lo spettacolo è ispirato alla raccolta di testimonianze reali che il medico Oliver Sacks raccoglie nella sua memorabile opera “Risvegli”, in cui racconta le esperienze dei suoi pazienti affetti dall'encephalitis letargica, epidemia che dopo il 1916 terrorizzò buona parte del mondo.
Harold Pinter – Premio Nobel per la letteratura nel 2005 – colpito da queste incredibili vicende umane, ci descrive in modo commovente ed estremo il risveglio di una donna dopo ventinove anni di coma letargico e lo smarrimento che deriva da questo lungo periodo di assenza.
A sua volta Valerio Binasco, regista stimatissimo, sedotto dalle opportunità di una storia così unica, mette in scena uno spettacolo nel quale emergono tutte le caratteristiche contraddittorie del Teatro Povero: “minimalismo e assoluto classico, intimità e crudezza” che secondo lui costituiscono le suggestioni del teatro contemporaneo.
La sua opera è attenta a cogliere e a trasmettere la massima capacità emozionale del testo, senza tuttavia ricorrere ad altro se non al nudo spazio scenico, con elementi di scenotecnica ridotti all’essenziale estrapolati dalla realtà non-teatrale (illuminazione con lampadine, objets trouvés).
Gli spettatori a loro volta non hanno barriera alcuna che li separa dagli attori: sono essi stessi i ravvicinati testimoni in quella camera d’ospedale dove si svolge la storia.
Occorrono attori importanti per un teatro fatto di soli attori, afferma Binasco, ed ecco che disarmante è la prova di Sara Bertelà (vincitrice del Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2013 come Miglior Attrice Protagonista per lo spettacolo “Exit” di Fausto Paravidino) nei panni di Deborah, capace di condurre il pubblico in un clima sospeso – in una specie di Alaska – tra un presente assurdo dove non riesce a collocarsi e quel tempo ‘bianco’, non vissuto e rubato che non tornerà più.
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dalla Danimarca
8.9 febbraio 2014 | Fuori abbonamento
LA LETTERA
in scena Paolo Nani
ideazione Nullo Facchini e Paolo Nani
regia Nullo Facchini
1° Premio United Slapstick - The European Comedy Award, Frankfurt a.m.
1° Premio Roner SurPris - Carambolage, Bolzano
Maestro del teatro fisico riconosciuto a livello internazionale, Paolo Nani realizza un piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire, anche dopo averlo visto decine di volte, per la capacità di tenere avvinto il pubblico alle sue sorprendenti trasformazioni.
Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a quindici micro-storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa. Perché non si smette mai di ridere per tutta la durata dello spettacolo? – viene da chiedersi. La risposta sta nella incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un grandissimo artista.
Il tema de “La Lettera” è molto semplice: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà perché, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui. La storia de “La lettera” si ripete quindici volte in altrettante varianti quali: all'indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo, ecc. ecc. “La lettera” nasce come studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, che vengono portati all'estremo della precisione ed efficacia comica, nella costante evoluzione dello spettacolo.
Il tema de “La lettera” è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau "Esercizi di Stile", scritto nel 1947, dove una breve storia è ripetuta novantanove volte in altrettanti stili letterari.
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22.23 febbraio 2014
IMPROVVISAMENTE, L’ESTATE SCORSA
di Tennessee Williams
traduzione Masolino d’Amico
scene Carlo Sala
costumi Ferdinando Bruni
luci Nando Frigerio
suono Giuseppe Marzoli
con
Cristina Crippa,
Elena Russo Arman
Cristian Giammarini
Corinna Agustoni
Edoardo Ribatto
Sara Borsarelli
regia Elio De Capitani
produzione Teatro dell'Elfo
In scena i grandi personaggi di Tennessee Williams di cui è difficile dimenticarsi: esistenze frantumate, anime sconvolte e abbacinate, sempre pervase da una vaga e imprecisata volontà di fuga, dagli altri o da se stessi.
De Capitani ambienta "Improvvisamente, l’estate scorsa" nel giardino-giungla della signora Venable (Cristina Crippa), creazione e lascito di suo figlio Sebastian, morto “improvvisamente, l’estate scorsa”. Qui un giovane e brillante neurologo (Cristian Giammarini), che sperimenta con successo cure psichiatriche d’avanguardia, riceve dalla ricca signora l’offerta di un congruo finanziamento per l’ospedale pubblico di New Orleans. Ben presto capisce che la donna vuole qualcosa in cambio: gli chiede di operare sua nipote Catherine Holly (Elena Russo Arman), affetta - a suo parere - da allucinazioni e crisi isteriche incontrollabili. Le cure d’avanguardia non sono altro che la famigerata lobotomia, ma il medico vuole formulare una diagnosi più scrupolosa prima di praticarla e inizia a sottoporre la paziente a colloqui che indagano l’origine delle crisi. C’è stato un evento traumatico: Catherine ha assistito alla morte di suo cugino Sebastian durante un viaggio all’estero, ma non ne riesce a ricordare le circostanze, anche se nelle sedute con il dottore emergono via via particolari violenti e scabrosi. Cosa si nasconde dietro a questa rimozione? Nessuno della famiglia della ragazza sembra volerlo scoprire: né sua madre Mrs. Holly (Corinna Agustoni), né tanto meno la zia, impegnata con ogni mezzo a erigere un muro di omertà per mantenere immacolata la memoria del figlio.
La storia riverbera le vicende familiari dell’autore, la cui sorella, Rose, fu fatta lobotomizzare per volontà della madre, perdendo ogni capacità di agire in maniera autonoma e finendo rinchiusa in una clinica psichiatrica fino alla morte, all’età di 96 anni. Williams, che non poté mai perdonare la madre per questo orrore, stigmatizzava in modo estremo quel miscuglio di perbenismo, pruderie ipocrita, sessuofobia paranoica che soffocava la società americana. Il testo non poteva che restare vittima dei movimenti di censura di quei tempi, che costrinsero Gore Vidal, sceneggiatore della celeberrima versione cinematografica diretta da Joseph Mankiewicz, a rimuovere ogni riferimento all'omosessualità.
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dalla Francia
1.2 marzo 2014
DUEL – OPUS 2
con
Laurent Cirade, violoncello
Paul Staïcu, pianoforte
regia Agnès Boury
musiche autori vari
disegno luci Philippe Quillet
costumi Izet Cury
produzione Braf
“Una combinazione vincente di musica e comicità, sapienza tecnica e poesia”.
Giuria del Niederstätter surPrize 2012
Direttamente dalla Francia, sorte dal nulla, due improbabili figure con le loro metamorfosi, irrompono violentemente nella nostra storia musicale. Armati di pianoforte, violoncello, grimaldello, sedia a sdraio e barbecue, questi affabulatori dall’animo delicato e suadente fanno saltare in aria ad uno ad uno gli stereotipi musicali d’ogni tempo, dalle più classiche melodie di pregiata fattura, alle più bieche melodie da supermercato.
Grazie all'imperturbabilità del loro talento, giocano con situazioni stravaganti in un turbinio di avvenimenti e di effetti scenici (vedasi il violoncello che con occhialoni da pilota suona il volo del calabrone sospeso in aria!), lasciando il pubblico estasiato, imprigionato e affascinato dalla vertigine dei loro deliri poetici accompagnati da un umorismo di estrema classe.
Prima "tragedia" musicale mai scritta, Duel è senza dubbio la più pregnante testimonianza di ciò che Desnos diceva a proposito del burlesco: “la forma più sconvolgente del lirismo”.
Laurent Cirade: fin dai suoi esordi, Laurent Cirade accumula esperienze artistiche eclettiche. Ha suonato con il gruppo di tango argentino «Arrabeles», con il violinista Pierre Blanchard, con Daniel Tosi e La Camerata de France, con l’Orchestre National de France. In seguito si unisce ai membri di «Le Quatuor». Laurent Cirade ha una formazione classica del più alto livello, acquisita presso Maguy Hauchecorne e Hervé Derrien, e coronata da menzione (premier prix d’excellence).
Paul Staïcu: ha lavorato a fianco ad artisti come Michel Portal, Steve Coleman, Guy Reibel, François Jeanneau, Carla Bley e la sua Big Band. Compositore, i suoi lavori sono stati eseguiti al Festival Classique d’Aix-en-Provence e alla Maison de Radio-France. Dapprima allievo dell’Académie de Musique di Bucarest, è ammesso al Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris dove ottiene due menzioni (premiers prix), la prima in composizione l’altra in jazz.
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20.21.22.23 marzo 2014 | Fuori abbonamento
MIA MOGLIE PARLA STRANO
di e con Alfredo Colina e Barbara Bertato
Cosa accade quando l’amore c’è? Accade l’amore con le sue semplici complicazioni e la quotidianità. Lo spettacolo è un insieme di vari sketches di visione della coppia che fronteggia eventi importanti come il tentativo di avere figli, il risveglio del desiderio sessuale, la diversa sopportazione del dolore dei due sessi, la ricomparsa di ex ritenuti dimenticati, o ancora ripercorre in modo moderno e grottesco l’amore per eccellenza, la coppia per eccellenza: Romeo e Giulietta.
È uno spettacolo dal sapore teatrale, quale è la formazione dei due attori, che, attingendo un po’ da importanti autori (uno su tutti Dario Fo) cerca di attraversare, di entrare in contatto in modo comico con l’amore e con la coppia, tentando non solo di far sorridere il pubblico ma anche di farlo riconoscere in un vissuto che spesso ci accomuna. Si racconta ad esempio l’infertilità – di lui? o di lei? – con una serie di comiche accuse per cui lei afferma: “è colpa dei tuoi spermatozoi se non rimango incinta” e lui risponde: “no, è colpa delle tue ovaie”. Non mancano nemmeno i tentativi di escogitare modi per provare piacere ancora, dopo tanti anni. Lei: “fammi un animale dai” e lui sarà costretto ad essere un pinguino o una scimmia o… chissà che? Questo e altro ancora in “Mia moglie parla strano”.
La coppia è mista: lui lombardo, lei campana. Sono evidenziate le diverse abitudini non solo nella visione della vita, ma anche e soprattutto nella cucina e nel linguaggio. A questo proposito lei cita spesso proverbi o detti napoletani per lui totalmente incomprensibili.
Ma “questa coppia non scoppia”: litiga, si arrabbia, discute continuamente, si prende in giro, ride e si perdona. È forse per questo che i due protagonisti stanno ancora insieme.
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26.27 aprile 2014
TRE UOMINI A ZONZO
con Marco Cacciola, Michelangelo Dalisi, Francesco Villano
progetto, scrittura, partitura fisica e regia InBalìa Compagnia Instabile
scene, costumi e assistenza alla regia Paola Tintinelli
luci Luigi Biondi
produzione InBalìa Compagnia Instabile
con il sostegno produttivo di Residenza Idra e Centro Teatrale Bresciano
con il sostegno di Teatro Litta e PiM OFF
Progetto vincitore del Premio per le arti L. A. Petroni 2013
Progetto vincitore del bando Trasparenze 2013
Tre uomini si mettono in viaggio per fuggire da una catastrofica invasione aliena. Ma il destino è in agguato per questi “deficienti” (“mancanti” di qualcosa). Cosa accadrà dopo? Forse il mondo è veramente finito e sono proprio questi tre gli eredi dell'umanità? O si sono salvati proprio perché, stupidamente (?), non hanno smesso di sognare?
La convivenza forzata da questa paradossale minaccia darà vita a racconti e canzoni attorno al fuoco, improbabili campeggi, alleanze e sospetti, rabdomanzie improvvisate e contrastanti versioni del mondo ormai finito.
“Tre uomini a zonzo” racconta di uno smarrimento generazionale, di una perdita di orizzonti, della ricerca di una terra promessa, attraverso una leggerezza e un humour che nascondono altro: gli alieni potrebbero essere i macrosistemi economici che ci opprimono o gli impoverimenti culturali che stanno devastando il presente e il futuro della nostra generazione. O potremmo essere proprio noi stessi.
InBalìa – Compagnia Instabile viene fondata nel 2010 da Marco Cacciola, Michelangelo Dalisi e Francesco Villano, insieme a Petra Trombini e Debora Meggiolaro. Tra i lavori della Compagnia, “Per Amleto” (vincitore del Premio Dante Cappelletti) di Michelangelo Dalisi, in collaborazione con Nuovo Teatro Nuovo/Napoli Teatro Festival Italia; “Piccoli pezzi poco complessi” di Magdalena Barile, prodotto dal CRT di Milano; “Sonata per ragazza sola” di Federica Bern; “Da oggetto a soggetto”, un mese di laboratori negli spazi “liberati” in Italia (Macao di Milano, Teatro Garibaldi Aperto di Palermo, Ex Asilo Filangieri di Napoli e Nuovo Cinema Palazzo di Roma), un viaggio politico e artistico intorno alla figura di Amleto; “We won’t be able to be here”, una performance site-specific per il Festival IT a Milano.
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15.16.17.18 maggio 2014
D’ARTAGNAN
uno spettacolo di Corrado Accordino
produzione La Danza Immobile in collaborazione con La Scuola Delle Arti
PRIMA NAZIONALE
Un eroe romantico, leale e coraggioso. Per questo, poco moderno. Un uomo intelligente, fidato, onesto. Appunto, poco moderno. Una vita non corruttibile, non in vendita, non negoziabile. Decisamente, poco moderno.
D'Artagnan e i suoi amici sono moschettieri, fedeli al proprio giuramento ma soprattutto fedeli a un'idea, disposti a combattere, spada alla mano e sguardo fiero. Non hanno paura della morte se la morte è la naturale conseguenza delle propria lealtà. Uomini che sanno scegliere e sulla base delle proprie scelte decidere come agire. Uomini d'azione, che sanno usare la furbizia per difendersi e l'intelligenza per attaccare.
Immaginate ora gli stessi personaggi, vestiti allo stesso modo ma in uno scenario completamente differente... Chi sono i re e le regine da proteggere oggi? Chi sono i Richelieu che tramano nell'ombra? Qual è l'ideale a cui votare la propria vita? Una parodia o una tragedia?
TERRA. MUSICA, VOCI E PAESAGGI SONORI
TERRA. MUSICA, VOCI E PAESAGGI SONORI 2013/2014
direzione artistica Rachel O’Brien
Si rinnova la stagione musicale “Terra: musica, voci e paesaggi sonori” che quest’anno sarà curata da EquiVoci Musicali con la direzione artistica di Rachel O’Brien.
Dieci appuntamenti che affondano le radici nella tradizione della musica classica, rinnovandone il rito e l’esecuzione, senza dimenticare suggestioni poetiche, divagazioni nella musica popolare, contaminazioni elettroniche, cantautorato italiano e sonorità swing, cabaret e reading musicali.
L’apertura è affidata all’Operetta e al Cabaret (19 ottobre), due generi “cugini” che provano in via sperimentale a incontrarsi sul palco grazie alla presenza del soprano Elena d’Angelo, già blasonata soubrette del genere, e Debora Mancini, attrice-cabarettista, principale protagonista della commedia musicale. Poesia, letteratura e musica si incontreranno in una serie di appuntamenti che raccontano i destini incrociati di compositori e artisti-protagonisti di un’epoca: è il caso di Piazzolla e Borges (23 novembre)cui le Cameriste Ambrosiane dedicheranno un viscerale concerto-narrazione, Purcell e Dowland (18 gennaio),un viaggio nel tempo, fra la struggente malinconia delle sonorità rinascimentali e le arditezze armoniche della chitarra elettrica di Francesco Zago.
Casanova (29 marzo),interpretato da Corrado Accordino, si confiderà accompagnato dalla musica barocca dell’Abendlied Trio.Chopin, Novalis, Schumann, Byron e Leopardi descriveranno un Notturno (15 febbraio), ovvero un viaggio nella notte romantica in compagnia del pianoforte di Chiara Nicora, la voce di Silvia Sartorio e la danza di Daniela Macchi, mentre il Trio Dafne ci delizierà con la sensibilità femminile di Fanny Mendelssohn e Clara Schumann, cui presterà la voce l’attrice Elda Olivieri (12 aprile).
Gli auguri di Natale saranno in stile anni ’40, a ritmo di swing e tip tap con la partecipazione straordinaria di Paolo Tomelleri all’interno della performance di Swing Collective (21 dicembre). A Gianni Aversano e a Napoli Incanto (7 dicembre) il compito di stupire grazie alla tradizione del teatro-canzone partenopeo, mentre a Sarah Stride, eclettica interprete del cantautorato indipendente italiano, affideremo le sonorità più rock (15 marzo) in preparazione degli acuti finali della stagione dove ai celebri Tre Tenori chiederemo di concludere liricamente il percorso intrapreso (10 maggio).
Una stagione composita, capace di disegnare paesaggi sonori, vocali e strumentali, cantati e recitati, tutti da ascoltare e percorrere insieme. Una stagione di qualità, in grado di stupire, coinvolgere, aggregare gusti, pubblico e generazioni. Una stagione da non perdere.
Rachel O’Brien
Direttore artistico stagione “Terra. Musica, voci e paesaggi sonori”
CARTELLONE
19 ottobre 2013
OPERETTA & CABARET
con Debora Mancini, Elena d’Angelo, Francesco Tuppo, Claudia Mariano
drammaturgia Andrea Zaniboni
23 novembre 2013
PIAZZOLLA & BORGES
con Dario Merlini e Le Cameriste Ambrosiane, quartetto d’archi
7 dicembre 2013
GIANNI AVERSANO & NAPOLI INCANTO
con Gianni Aversano, Paolo Propoli, Michele De Martino
21 dicembre 2013
SWING COLLECTIVE & PAOLO TOMELLERI
con Marinella Mastrosimone, Patrizia Bossi, Emanuella Pulvirenti, Mauro Apicella, Giovanni Zerbi, Davide Buratti, Rocco Zangari, Tony B – Buondancer
e con la partecipazione straordinaria di Paolo Tomelleri
18 gennaio 2014
PURCELL & DOWLAND
con Pier Paolo Greco, Francesco Zago, Rachel O’Brien, Elisa La Marca e Eleonora Grampa
15 febbraio 2014
NOTTURNO | Viaggio nella notte romantica
con Silvia Sartorio, Rachel O’Brien, Chiara Nicora, Daniela Macchi
15 marzo 2014
SARAH STRIDE | Female songwriting on post_rock rumbling
con Sarah Demagistri, Alberto N. A. Turra, William Nicastro e Tato Vastola
29 marzo 2014
CASANOVA | Seduzioni barocche
con Corrado Accordino, Abendlied Trio (Fabio Ravasi, Elisabetta Soresina, Chiara Nicora)
e Rachel O’Brien
12 aprile 2014
SCHUMANN & MENDELSSOHN | Clara e Fanny
con il Trio Dafne (Clara Marzorati, Valentina Turati, Elena Strati) e Elda Olivieri
10 maggio 2014
I TRE TENORI
con Luigi Albani, Giorgio Valerio, Luca Di Gioia e Samuele Pala, pianoforte
Schede spettacoli TERRA. MUSICA, VOCI E PAESAGGI SONORI
SCHEDE CONCERTI
19 ottobre 2013
OPERETTA & CABARET
con
Debora Mancini, attrice
Elena d’Angelo, soprano-soubrette
Francesco Tuppo, tenore
Claudia Mariano, pianoforte
drammaturgia Andrea Zaniboni
Operetta e Cabaret per una sera insieme sul palco, in una commedia musicale che unisce alla comicità l’ascolto delle più famose arie e duetti del magico mondo dell’operetta e della migliore tradizione musicale italiana.
Lo spettacolo costituisce un atto d’amore verso due generi “cugini” che provano in via sperimentale ad incontrarsi sul palco: l’operetta, che tra le forme di teatro musicale resta una delle più amate ed oggetto di una notevole riscoperta, e il cabaret, genere capace di portare in scena emozioni e spaccati della vita comune, in chiave ironica. Un mix esplosivo il cui risultato è una commedia musicale innovativa dove alle disavventure amorose dell’attrice-cabarettista Debora Mancini fanno eco le arie più belle, i duetti e le scenette tratte dalle operette più famose ed amate dal pubblico quali Cin cin là, Vedova allegra, Il paese dei campanelli, La principessa della Czarda, Al cavallino bianco, Il paese del sorriso.
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23 novembre 2013
PIAZZOLLA & BORGES
con
Dario Merlini, attore
Le Cameriste Ambrosiane, quartetto d’archi
Un concerto-narrazione che suona la poesia raccontando una musica viscerale, dice con le note e armonizza le parole, grazie all’incontro straordinario di due grandi anime argentine: Piazzolla e Borges.
JorgeLuisBorges, il grande poeta argentino, l’Omero della Pampa, parla di sé e lo fa a cuore aperto, quasi confidasse i suoi segreti ad un diario. Parla della sua infanzia e della sua famiglia, dell’amore per la poesia e della sua viscerale passione per il coraggio. Ci ritroviamo così di fronte ad una ricca collezione privata di ritratti: da un lato uomini di lettere, come suo padre, dall’altro uomini d’arme e valorosi eroi di guerra, come lo zio Francisco. Due tipologie che si contrappongono e insieme si integrano, perché se da una parte l’eroe, per perdurare nella memoria, ha bisogno della poesia, dall’altra parte poesia per eccellenza è quella epica: letteratura che esalta il proprio rovescio assiologico e cioè il rischio, il coraggio, la forza, la lotta.
Ad accompagnarlo, naturalmente, il Tango di AstorPiazzolla, “pensiero triste” che non solo “si balla”, ma anche si suona e si ascolta in silenzio, una musica viscerale, intrisa di malinconia, ma animata da prorompente vitalità che racconta, senza parole, le stesse storie.
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7 dicembre 2013
GIANNI AVERSANO & NAPOLINCANTO
con
Gianni Aversano, cantante-attore
Paolo Propoli, chitarra e percussione
Michele De Martino, mandolino
Un concerto che omaggia la musica e la cultura napoletana con la presenza straordinaria di artisti che hanno fatto della loro arte una forma di testimonianza viva e attuale della grande tradizione partenopea.
Lo spettacolo di Gianni Aversano & Napolincanto propone, sotto forma di un coinvolgente teatro-canzone, l'incontro con cinquecento anni dell'anima ancora viva di Napoli, immutata nella sua passione accesa, religiosa e dissacrante, colta e popolare, drammatica ed esilarante. Si canta, si piange, si ride, si balla e si esce sorpresi dalla leggerezza che ha portato lo spettatore dentro una cultura così gravida di valore e bellezza.
L’originalità dell’arte di Gianni Aversano consiste nella valorizzazione dell’umano, del senso religioso e della poesia che sono al fondo delle canzoni del repertorio partenopeo, attraverso una modalità coinvolgente ed appassionante che mostra come tutto possa diventare "popolare", ossia immediatamente appartenente al sentire di tutti, del sud, del nord e del resto del mondo.
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21 dicembre 2013
SWING COLLECTIVE & PAOLO TOMELLERI
con
Marinella Mastrosimone, voce
Patrizia Bossi, voce
Emanuella Pulvirenti, voce
Mauro Apicella, chitarra e voce
Giovanni Zerbi, sax tenore, sax soprano
Davide Buratti, contrabbasso
Rocco Zangari, batteria
Tony B – Buondancer,tip tap
e con la partecipazione straordinaria di Paolo Tomelleri, clarinetto
Un concerto emozionante per riscoprire i mitici anni ’40, le canzoni della radio e del primo dopoguerra, il tip tap, gli arrangiamenti eleganti e le improvvisazioni di una band capace di riportare sul palco quella atmosfera magica, tipica dell’epoca, a ritmo di swing.
Gli Swing Collective nascono grazie alla passione per lo Swing che accomuna un gruppo di musicisti di diversa estrazione. Fin dagli inizi si caratterizzano per un timbro tipicamente acustico dai ritmi incalzanti, anche se la principale peculiarità di questa formazione restano le tre voci femminili che, alternando con facilità improvvisazioni e arrangiamenti eleganti, consentono al gruppo di poter passare dallo Swing tipico degli anni ’40 ai classici italiani del primo dopoguerra, dalle atmosfere “valse musette” parigine al sound manouche, senza dimenticare le hit dei giorni nostri riarrangiate in chiave Swing. Il concerto presenta tutto questo con la gradita e travolgente presenza di Tony B, celebre tip-tap dancer che ‘indossa’ il proprio strumento musicale e si lancia in coinvolgenti soli di danze e percussioni. Inoltre sul palco un’eccezionale ospite: Paolo Tomelleri. Il celebre clarinettista delizierà il pubblico con la magia del suo talento artistico.
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18 gennaio 2014
PURCELL & DOWLAND
con
Pier Paolo Greco, voce recitante
Francesco Zago, chitarra elettrica
Rachel O’Brien, mezzosoprano
Elisa La Marca, liuto e tiorba
Eleonora Grampa, oboe e corno inglese
Un concerto affascinante, con strumenti d’epoca e moderne sonorità, che celebra due geni della musica britannica, Dowland e Purcell, accomunati da una sensibilità e da una capacità fuori dal comune in grado di mettere in musica le corde dell’animo umano.
Nel primo Seicento inglese la malinconia permea ogni dimensione artistica. Ne sono testimonianza l’Amleto di Shakespeare, la ritrattistica del periodo e soprattutto la musica che, con il suo maggior protagonista John Dowland, conosce songs e ayres per liuto, o liuto e voce sola, dalla tristezza e dalla melanconia struggente nonché danze e fantasie vivacissime. Le sue rime raggiungono quel consent of speaking harmony, ovvero la perfetta fusione di poesia e musica con cui Dowland dipinge il significato delle parole attraverso lo spartito, raggiungendo una liricità sublime. In questo senso suo diretto erede sarà Purcell, protagonista indiscusso dell’Inghilterra musicale del ‘700, il cui pathos interiore saprà distinguersi in melodie regali, pure audaci e raffinate, ricche di influenze e contaminazioni, frutto di un’originale sintesi dei gusti e delle sonorità europee dell’epoca.
Il concerto, per omaggiare questi immortali artisti, ne esegue alcuni capolavori rinnovandone però l’ascolto, contaminando l’organico tradizionale con una strumentazione moderna.
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15 febbraio 2014
NOTTURNO | Viaggio nella notte romantica
con
Silvia Sartorio, voce recitante
Rachel O’Brien, mezzosoprano
Chiara Nicora, pianoforte
Daniela Macchi, danza e coreografia
Uno spettacolo-concerto che propone brani musicali e testi letterari che, arricchiti dalla danza, esprimono sul palco la varietà e l’intensità del percorso dell’animo umano attraverso l’oscurità. Suono, voce e movimento in un “viaggio notturno” nella mente e nel cuore dell’uomo.
Chopin e Novalis, con la loro forza espressiva ci conducono al primo incontro con la Notte, non più oscurità maligna, ma potenza rivelatrice che, attraverso il “sacro sonno” e l’estasi, ci può innalzare al contatto con la divinità, alla sensazione del superamento tra mondo visibile e mondo invisibile. Condotte dalle parole di De Maupassant, emergono le presenze notturne misteriose che si divertono a giocare con la fantasia sulle note di Field e Schumann. La notte si incupisce e il sogno si trasforma in incubo, nell’angoscia visionaria delle Tenebre di Byron ma nel Silenzio l’uomo si risveglia e nel cuore della notte avverte la sua solitudine di fronte all’Universo e si interroga insieme a Leopardi. Torna il Sogno e con esso il calore di un abbraccio a lungo desiderato; la notte sta per finire, una “fantasia notturna” fa salire l’anima a vagare tra le stelle, testimone dell’infinito ed esprime un ultimo desiderio: “Fa che la terra sia cielo per me”.
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15 marzo 2014
SARAH STRIDE | Female songwriting on post_rock rumbling
con
Sarah Demagistri, voce
Alberto N. A. Turra, chitarre, produzione artistica
William Nicastro, basso
Tato Vastola, batteria
Un viaggio inedito nel cantautorato indipendente con una delle voci più intriganti del panorama musicale italiano contemporaneo.
Cantautrice milanese, attiva sulla scena indipendente italiana (già con La Crus, Ivano Fossati, Garbo, etc.) da oltre un decennio, offre un interessante intreccio di melodie dal sapore mediterraneo che si alternano a strofe scure e incalzanti ricordando il cantautorato indipendente italiano degli anni ‘80/’90, unito al gusto retrò nel portamento vocale tipico degli anni ’60 e a ritornelli aperti di grande impatto, che raccolgono l’eredità di artisti come Giuni Russo di ‘Morirò d’amore’, i Matia Bazar di ‘Vacanze Romane’ caratterizzati da una personalità vocale che ricorda cantautrici imponenti come P.J. Harvey o Nada nei toni più scuri e malati e Tori Amos negli improvvisi strappi di registro.
Soltanto nel corso del 2012 ha pubblicato due album: il primo omonimo Sarah Stride, di inediti, e il secondo Canta ragazzina, di importanti cover (al maschile) degli anni '60.
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29 marzo 2014
CASANOVA | Seduzioni barocche
con
Corrado Accordino, attore
Abendlied Trio:
Fabio Ravasi, violino
Elisabetta Soresina, violoncello
Chiara Nicora, clavicembalo
Rachel O’Brien, mezzosoprano
Lo spettacolo-concerto porta in scena la vita del più noto seduttore di tutti i tempi accompagnata da alcuni capolavori della musica barocca dell’epoca. Una musica ardita, passionale, capace di struggenti melodie e stucchevoli virtuosismi.
"Beati i poveri in topografia, beati quelli che non sanno quel che fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese...". Queste parole, che Diego Valeri ha vergato nella sua Guida sentimentale di Venezia, sembrano scritte anche per Giacomo Girolamo Casanova, l’avventuriero, scrittore, diplomatico, agente segreto veneziano che fece del proprio nome il sinonimo del seduttore e si rese protagonista di una vita a dir poco “movimentata” e romanzesca, ad alta densità amorosa, grazie alla sua personalità magnetica ed affascinante, accompagnata da doti intellettive ed oratorie superiori alla norma. Lo spettacolo-concerto riporta alcuni episodi della sua vita in un viaggio musicale ed interiore che parte dalla Venezia del ‘700 per arrivare ad abbracciare le arditezze armoniche che il genere “barocco” ha saputo esplorare nella sua instancabile ricerca di movimento, energia, tensione emotiva e forti contrasti di luce e ombra. Caratteristiche che il noto seduttore ha certamente incarnato diventando l’icona di un’epoca.
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12 aprile 2014
SCHUMANN & MENDELSSOHN | Clara e Fanny
con il Trio Dafne:
Clara Marzorati, violino
Valentina Turati, violoncello
Elena Strati, pianoforte
Elda Olivieri, attrice
Il concerto propone due capolavori della musica romantica al femminile: il trio op.17 in sol minore di Clara Schumann e il Trio op.11 in re minore di Fanny Mendelssohn. Due donne geniali che lo spettacolo ci aiuterà a conoscere nella loro grandezza e sensibilità.
Il Trio Dafne, distintosi per raffinatezza e affiatamento, con il suono limpido del violino di Clara Marzorati, l’appassionato violoncello di Valentina Turati e il tocco versatile di Elena Strati al pianoforte, propone i trii di Clara Schumann e Fanny Mendelssohn, compositrici che hanno segnato nell’800, in modo indelebile, la storia della musica. La voce di Elda Olivieri ci farà scoprire il talento e lo spirito di queste straordinarie donne, per una serata di Romanticismo tutto al femminile. Del resto Fanny Mendelssohn-Hensel e Clara Wieck-Schumann sono senza dubbio le più note compositrici romantiche: donne elaborate, raffinate e semplici allo stesso tempo, ebbero il coraggio di affrontare i pregiudizi della società ottocentesca. I trii evidenziano entrambi le grandi doti compositive delle due donne senza dimenticare l’influenza dei loro più celebri parenti.
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10 maggio 2014
I TRE TENORI
con i Tre Tenori:
Luigi Albani
Giorgio Valerio
Luca Di Gioia
Samuele Pala, pianoforte
Concerto in omaggio al celebre trio Domingo-Carreras-Pavarotti con l’esecuzione delle più celebri romanze d’opera, operetta, canzone italiana e napoletana tratte dal repertorio classico e di tradizione.
Lo spettacolo I Tre Tenori si richiama evidentemente alla celebre formazione di cantanti lirici che ha tenuto concerti negli anni ‘90 e nei primi anni 2000: Plácido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti. Il trio aveva iniziato la collaborazione in occasione di un concerto alle antiche Terme di Caracalla a Roma, tenutosi alla vigilia della finale della Coppa del Mondo di Italia '90, con Zubin Mehta impegnato a dirigere l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma. Il trio ha cantato insieme, dopo tale occasione, in numerosi concerti divenendo un fenomeno musicale di portata planetaria. Il concerto prevede la realizzazione di uno spettacolo ispirato ai concerti più famosi con l’esecuzione di famose arie d’opera, operetta, canzone italiana e napoletana del repertorio classico e di tradizione. Il programma è accompagnato da una piacevole presentazione con la quale si introducono e si svelano particolarità inerenti la storia e le prime esecuzioni dei brani proposti.
TEATRO+TEMPO FAMIGLIE
TEATRO+TEMPO FAMIGLIE 2013/2014
una rassegna ad alto contenuto ecologico
direzione artistica Corrado Accordino
La Danza Immobile e l’Assessorato alle Politiche culturali e di Sostenibilità del Comune di Monza presentano la prima stagione “Teatro+Tempo famiglie”: cinque spettacoli in programma la domenica pomeriggio pensati per avvicinare i più piccoli e i più grandi alle tematiche legate all’ambiente ealla natura.
CARTELLONE
8 dicembre 2013
SMART ENERGY
dai 7 anni in su
con Vittorio Di Mauro, Giuliano Gariboldi, Marco Gavazzeni | regia Fabio Comana
compagnia Erbamil
19 gennaio 2014
LE QUATTRO STAGIONI
dai 3 ai 7 anni
con Massimo Politi | drammaturgia e regia Angelo Facchetti | compagnia Teatro Telaio
16 febbraio 2014
FATTORIA ALLEGRIA
dai 3 agli 8 anni
con Max Brembilla e Giusi Marchesi | drammaturgia e regia Silvia Barbieri
compagnia Teatro Prova
9 marzo 2014
RIFIUTI UMANI
dai 6 anni in su
con Michele Eynard, Barbara Menegardo e Federica Molteni | testo e regia Michele Eynard
compagnia Luna e Gnac Teatro in collaborazione con WWF Italia
13 aprile 2014
IL TRENINO DEI CIBI SMARRITI
dai 3 ai 7 anni
testo, scenografia, musiche, interpretazione Mario Bertasa
compagnia ArteEventuale Teatro
Schede spettacoli TEATRO+TEMPO FAMIGLIE
SCHEDE SPETTACOLI
8 dicembre 2013
SMART ENERGY
con
Vittorio Di Mauro
Giuliano Gariboldi
Marco Gavazzeni
regia Fabio Comana
compagnia Erbamil
età consigliata dai 7 anni in su
Erbamil è una compagnia teatrale conosciuta da anni per la capacità di "educare divertendo", con i propri spettacoli. Anche in "Smart Energy" si ride, per il gioco mimico fra gli attori e le diverse situazioni comiche, e nello stesso tempo si impara che è possibile cambiare il nostro stile di vita, in modo più sostenibile.
Uno spettacolo divertente ed educativo che racconta a bambini e ragazzi come l'eccesso di CO2 ed altri gas nell'atmosfera, dovuto alle attività umane, stia causando l'effetto serra e il surriscaldamento del nostro pianeta. Le conseguenze, come è noto, sono lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento del livello degli oceani e dei mari, con il pericolo che molte città costiere possano essere sommerse dall'acqua e che intere zone dell'interno si riducano a deserti nei prossimi 50 anni.
L'umanità ha una grande responsabilità nei confronti delle future generazioni: se non si trovano subito soluzioni adeguate, l'aumento della temperatura può causare danni sempre più gravi al pianeta che consegneremo ai nostri figli e nipoti. Eppure, la possibilità di cambiare esiste e basta poco per rimediare. Ogni cittadino, non solo i governi, può contribuire da subito. La forma di energia più "intelligente" è il risparmio, la sensibilità, la coscienza che ogni nostro piccolo gesto influisce sull'intero sistema globale e che ciascuno di noi può prendersi cura del futuro della Terra.
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19 gennaio 2014
LE QUATTRO STAGIONI
con Massimo Politi
scenografia Rossella Zucchi
scenotecnica Gabriele Zamboni
costumi Cecilia Pedretti
drammaturgia Angelo Facchetti
con la collaborazione di Silvia Mazzini
regia Angelo Facchetti
produzione Teatro Telaio
età consigliata dai 3 ai 7 anni
Le quattro stagioni viste attraverso gli occhi di un piccolo seme che da molto tempo aspettava di germogliare e che ora è pronto a raccontare e vivere i piccoli, ma sempre sorprendenti, avvenimenti che in ogni istante la natura offre.
Come poter raccontare lo scorrere del tempo, il ciclo della natura e il continuo succedersi delle stagioni ai nostri piccoli spettatori che sempre meno hanno la possibilità di toccare con mano e di vivere attraverso l’esperienza diretta lo spettacolo che la natura ci propone ogni giorno?
Come far apprezzare ai bambini la gioia per le piccole cose, i desideri da esprimere ad un quadrifoglio, l’imparare ad attendere che la natura faccia il suo corso, l’accettare lo scorrere del tempo, anche quando pare lungo ed interminabile, anche quando ci vuole pazienza, cura e bisogna accettare che qualcosa finisca, perché qualcos’altro inizi ed i nostri desideri si possano avverare?
Una scena nitida e simbolica, un albero che è tutti gli alberi, una luna che attraversa le sue fasi e accompagna la crescita di un seme che parla solo con rime e filastrocche, si muove danzando e rimane stupito, come un bambino, di fronte a ciò che continuamente la natura gli offre.
Pochi elementi e molta immaginazione: il tempo che scorre e la poesia che lo attraversa, il desiderio di vivere sempre ogni istante, e la consapevolezza di quando si raggiunge il momento in cui si deve lasciare spazio ad una nuova vita. Piccola, preziosa, da accudire e da far germogliare di nuovo.
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16 febbraio 2014
FATTORIA ALLEGRIA
di Stefania Pendezza
drammaturgia e regia Silvia Barbieri
con Max Brembilla e Giusi Marchesi
costumi e oggetti di scena Marilena Burini
musiche originali Daniele Ghisi
scenografia Laboratorio scenografico Teatro Prova
luci Dalibor Kuzmanic
produzione Teatro Prova
età consigliata dai 3 agli 8 anni
Una viaggio alla scoperta del divertente mondo della fattoria, attraverso il contatto diretto con la terra e i suoi frutti: un eccellente punto di partenza per la costruzione di mentalità e comportamenti responsabili volti al rispetto di sé e dell’ambiente.
Lo spettacolo è la riscrittura teatrale del libro di Stefania Pendezza “Le Agriavventure del Topino Pino” edito dalla Regione Lombardia- Direzione Generale Agricoltura, arricchita dai contributi tratti da diversi manuali agroalimentari della stessa autrice e da alcune suggestioni della favola di Esopo “Il topo di città e il Topo di Campagna”.
La scoperta della fattoria diventa un viaggio curioso e divertente nel mondo agricolo e nei suoi prodotti attraverso la vita ed i processi che vi si svolgono, invitando i giovani spettatori ad apprezzare e gustare i prodotti della terra. Il testo pensato per i piccoli, coniuga l’aspetto scientifico con quello della cultura e della tradizione, in un’esperienza dove la narrazione, l’animazione di oggetti, il canto e la danza si uniscono alla scoperta sensoriale della fattoria.
L’allestimento e gli oggetti di scena sono realizzati con la trasformazione di tovaglie, tovaglioli cuscini, presine, bavaglini, guanti da cucina, aghi, gomitoli di lana: attraverso la piegatura e il loro assemblaggio gli attori presenteranno gli animali della fattoria.
Piccoli arcolai della lana diventeranno le arnie delle api, il cesto di paglia si trasformerà in gallina, la cassetta della frutta in piccolo orto e i tovaglioli in colorati coniglietti: imparare giocando con la manualità e l’uso fantastico di oggetti della quotidianità domestica di antico sapore.
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9 marzo 2014
RIFIUTI UMANI
con
Michele Eynard
Barbara Menegardo
Federica Molteni
testo e regia Michele Eynard
produzione Luna e Gnac Teatro in collaborazione con WWF Italia
età consigliata dai 6 anni in su
Rifiuti umani è nato da un progetto didattico in collaborazione con il WWF, per affrontare lo scottante (anzi puzzolente) tema dell’accumulo dei rifiuti solidi urbani.
Comicità e semplicità di linguaggio, unite alla simpatia degli attori e delle situazioni mostrate ben si combinano con l’intenzione di far conoscere al pubblico utili informazioni, recepibili ad ogni livello di età e istruzione. Un modo efficace e divertente per informare senza annoiare.
Lo spettacolo è la parodia di un documentario ambientato in una discarica, con una voce narrante che illustra genesi, evoluzione e attualità del problema dei rifiuti, analizzando i comportamenti quotidiani che ne sono la causa e fornendo una serie di esempi concreti che ne mettono a fuoco gli aspetti storici, culturali, economici ed ecologici.
Tre attori-spazzini-clown in tuta bianca esemplificano e interpretano i concetti e le situazioni annunciate, cambiando continuamente scene e caratteri, tra canzoni ironiche e azioni mimate, utilizzando gli oggetti raccolti in discarica, con effetti sorprendenti ed esilaranti. Con più di 500 repliche all’attivo, Rifiuti Umani si mantiene ancora fresco e attuale, capace di divertire platee di adulti e bambini.
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13 aprile 2014
IL TRENINO DEI CIBI SMARRITI
testo, scenografia, musiche, interpretazione Mario Bertasa
produzione ArtEventuale Teatro
spettacolo realizzato in collaborazione con il GAS "Cent Coo Cent Crap" di Brugherio, con il sostegno
della Provincia di Milano, progetto “Solidale alla portata di tutti”
età consigliata dai 3 ai 7 anni
Lo spettacolo stimola il bambino a scoprire il gusto della storia che c'è dietro un gesto assolutamente normale e quotidiano come il mangiare.
Nella Città delle Pecore, nel tecnologico Regno della Terra, un bel giorno non c’è più cibo. Creme di zucca e tortine di fieno? Finite. Succhi di trifoglio? Finiti. Gelati e surgelati di fiori di campo? Deliziose erbette in scatola? Finite. Frigoriferi vuoti. In stazione è arrivato l’allegro trenino che puntualmente rifornisce i negozi della città e fa bella mostra del suo affascinante locomotore e delle sue carrozze da sogno. Ma anche lui è drammaticamente vuoto.
Stanco di stare a capo di un gregge mansueto e arrendevole come quello, appunto, delle pecore, il montone Muffolone prende la parola: «Andiamo da soli a prenderci il nostro pranzo! Noi pecore non abbiamo paura di niente!». Così il gregge sale sul treno, un lungo fischio e via!
Il viaggio porta fino al Regno dell’Aria, popolato da simpaticissimi uccelli, che trascorrono la loro vita cinguettando e acchiappando al volo insetti, oppure, beccando durissimi chicchi e semi. Il gregge giunge poi al Regno dell’Acqua, dove fanno amicizia coi poetici e silenziosi abitanti del mare, che si nutrono di alghe. Anche qui è impossibile trovare cibo adatto per loro. Stanche e deluse, le pecore tornano in città. Sul treno trasportano i regali ricevuti dai nuovi amici dei due Regni visitati: semi e acqua; mescolandoli alla terra secca e inutilizzata di cui è ricco il loro Regno, con grande sorpresa vedranno nascere un giardino con i più squisiti e fioriti tipi di erbe e piantine, con cui prepararsi deliziose zuppe, torte dolci e salate, tisane, dessert.
TEATRO+TEMPO RAGAZZI
TEATRO+TEMPO RAGAZZI 2013/2014
la stagione dedicata alle scuole
Quest’anno siamo partiti dal termine viaggiare. Viaggiare è prima di tutto un cercare qualcosa: nuovi spazi (fisici e simbolici) da esplorare, emozioni inedite da sperimentare, relazioni da intrecciare. Un’occasione per uscire da sé, per confrontarsi con ciò che è “altro” e “oltre” rispetto alla propria interiorità, alla propria cultura, alla realtà in cui si è abituati a vivere. Ciascuno di noi, infatti, ha bisogno di estensione, di prospettive, di orizzonti. E, soprattutto per i più giovani, l’esperienza del viaggio acquista un valore esistenziale e pedagogico irrinunciabile.
CARTELLONE
13 gennaio 2013
IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA
spettacolo selezionato per il Fringe Festival di Edimburgo 2013
con Andrea Brunello, Ph.D. e Enrico Merlin | compagnia ArditoDesìo - Teatro Portland di Trento
Fascia consigliata: scuole superiori (triennio)
In occasione della Giornata della Memoria raccontiamo i campi di concentramento in Germania
28 gennaio 2014
LA PIRAMIDE ROVESCIATA
con Fabrizio Rizzolo, Arianna Cavallo, Elena Redaelli, Riccardo Rigamonti
testo e regia Elena Redaelli
produzione Associazione Variazioni sul tema in collaborazione con Aleph
Fascia consigliata: terza media e scuole superiori (biennio)
In occasione della Giornata della Memoria raccontiamo i campi di concentramento in Italia
31 gennaio 2014
GONARS 1941-1943: IO ODIO GLI ITALIANI
drammaturgia e regia Valentina Paiano | con Chiara Di Marco e Paolo Miloro
compagnia La Danza Immobile
Fascia consigliata: prima, seconda e terza media
5 febbraio 2014
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
con Andrea Panigatti, David Remondini, Diego Runko, Matteo Vitanza
regia e adattamento Michela Marelli | compagnia Teatro In-folio
Fascia consigliata: secondo ciclo della primaria (classi V) e prima media
12 febbraio 2014
I VIAGGI DI GULLIVER
testo di Riccardo Rombi | con Riccardo Rombi, Enrico Spinelli e Margherita Fantoni
compagnia Catalyst
Fascia consigliata: secondo ciclo della primaria
14 marzo 2014
WONDER
da “Wonder” di R. J. Palacio | adattamento e regia Valentina Paiano | compagnia La Danza Immobile
Fascia consigliata: prima, seconda e terza media
27 marzo 2014
MOZART
uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino | compagnia La Danza Immobile
Spettacolo promosso dall’Associazione Mozart Italia con il Comitato Nazionale per la riproposizione dell'educazione musicale di base in ogni ordine e grado di scuola
Fascia consigliata: scuole superiori (triennio)
2 aprile 2014
STRAMBOLETTO | Circo-teatro di stupore e divertimento
scritto e diretto da Andrea Lupo | con Alessia Raimondi e la compagnia Citepò: Giorgio Coppone, Maria Luisa D’Introno, Giulia Pizzimenti
produzione Teatro delle Temperie
Fascia consigliata: infanzia e primo ciclo della primaria
4 aprile 2014
PER LA STRADA
premioEOLOAWARD miglior spettacolo
con Davide Visconti, Filippo Ughi, Rossella Rapisarda | regia Bruno Stori, Fabrizio Visconti
compagnia Eccentrici Dadarò
Fascia consigliata: prima, seconda e terza media
8 aprile 2014
SOMARI
premio INFOGIOVANI 2011 - Festival Internazionale di Lugano
con Renato Avallone, Valentina Scudieri e Marco Ripoldi | testo e regia Francesca Cavallo
Fascia consigliata: terza media scuole superiori (biennio)
Schede spettacoli TEATRO+TEMPO FAMIGLIE
SCHEDE SPETTACOLI
13 gennaio 2014
IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA
ispirato a Richard Feynman
con Andrea Brunello, Ph.D. e Enrico Merlin
drammaturgia Andrea Brunello
musiche Enrico Merlin
regia Andrea Brunello e Michela Marelli
luci e supporto tecnico Andrea Lucchi
disegni Salvatore Crisà
compagnia ArditoDesìo - Teatro Portland di Trento in co-produzione con la Provincia Autonoma di Trento e realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo
Fascia consigliata: scuole superiori (triennio)
Spettacolo selezionato per il Fringe Festival di Edimburgo 2013
Un viaggio nella matematica attraverso la magia del teatro.
In scena si sviluppa l'esposizione del professore che si inerpica attraverso alcuni fra i più misteriosi concetti della meccanica quantistica (l'esperimento della doppia fenditura, il gatto di Schroedinger, i many-worlds di Hugh Everett III) per raccontare un meraviglioso mondo fatto di misteri e paradossi. Ma sotto si nasconde un'inquietante verità.
La lezione si trasforma così in una confessione che mescola le teorie più evolute della meccanica quantistica, le teorie dei mondi paralleli, con i segreti del professore, spingendolo a prendere una decisione estrema.
A supportare il lavoro in scena di Andrea Brunello c'è il musicista Enrico Merlin. Si crea così un connubio fra voce, testo, suoni e musica, che porta lo spettatore a vivere una piena esperienza teatrale pur senza negare i rigorosi contenuti scientifici presenti nel testo. Lo spettacolo prende le mosse dalla figura di Richard Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965. È una vera e propria lezione di meccanica quantistica con un risvolto molto umano. Il progetto prende spessore dal fatto che Andrea Brunello, oltre ad essere attore professionista, possiede un Ph.D. in fisica teorica.
Il Principio dell'Incertezza nasce all'interno del progetto Jet Propulsion Theatre (JPT) - Laboratorio Permanente della formazione e della divulgazione scientifica in coordinamento con la Compagnia Arditodesìo, il Teatro Portland di Trento e il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento.
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In occasione della Giornata della Memoria
raccontiamo i campi di concentramento in Germania
28 gennaio 2014
LA PIRAMIDE ROVESCIATA
una storia d'uomo tra infinite storie di uomini
con
Fabrizio Rizzolo
Arianna Cavallo
Elena Redaelli
Riccardo Rigamonti
testo e regia Elena Redaelli
produzione Associazione Variazioni sul tema in collaborazione con Aleph
Fascia consigliata: terza media e scuole superiori (biennio)
Una storia d'uomo tra infinite storie di uomini. Così definisce la sua esperienza di vita Roberto Camerani, ex deportato nei campi di concentramento di Mauthausen ed Ebensee.
Una storia d'uomo che diventa racconto in teatro, trasportandoci negli anni del fascismo visti attraverso l'entusiasmo degli occhi di un bambino cresciuto ed istruito secondo le regole prodotte da quella cultura; regole che ben presto nel giovane Roberto si scontrano con la sua sensibilità e il suo pensiero critico, qualità che lentamente lo portano a guardare in modo diverso a quella società costruita gerarchicamente come un'alta piramide. Roberto inizia a scivolare lungo il pendio della piramide, sempre più lontano dal vertice e sempre più vicino alla terra, che per Roberto è casa e madre.
Ciò che la Storia può insegnarci è racchiusa qui nell'esperienza umana di chi sulla sua strada ha incontrato i campi di sterminio e ha saputo accettare quanto accaduto spinto dal desiderio di raccontare ai più giovani cosa c'è sotto la piramide una volta che si ha il coraggio di rovesciarla: una vita che è meravigliosa così com'è.
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In occasione della Giornata della Memoria
raccontiamo i campi di concentramento in Italia
31 gennaio 2014
GONARS 1941-1943: IO ODIO GLI ITALIANI
con
Chiara Di Marco
Paolo Miloro
drammaturgia e regia Valentina Paiano
compagnia La Danza Immobile
Fascia consigliata: prima, seconda e terza media
I protagonisti di questa storia sono una bambina, ma anche una figlia, e un uomo, ma anche un padre. In comune tra loro c’è una terra, la ex Jugoslavia, che ha dato loro origine e lingua, un periodo storico, la Seconda Guerra Mondiale, e un luogo, un campo di concentramento, dove le loro vite si sono incontrate e dove non si può che cercare di sopravvivere.
Entrambi hanno conosciuto i rastrellamenti, gli incendi, la morte, lo stigma razziale e nazionale, la snazionalizzazione forzata e la deportazione nei campi di concentramento. In comune tra loro c’è il lutto che li ha resi soli. Si incontrano e, non potendo cambiare la loro storia provano, giorno dopo giorno, a guardare avanti e inventarsi un futuro possibile, forse insieme, o forse semplicemente dandosi l’un l’altra la forza per sopravvivere. Perché di sopravvivenza si parla in questa piccola e delicata storia.
Ma c’è qualcos’altro che rende questa storia così importante: questo campo di concentramento è Gonars, in Italia, e i cattivi, questa volta, non sono i tedeschi, ma siamo noi, gli italiani. Perché gli italiani sì, sanno essere brava gente, ma hanno ancora troppe verità scomode da nascondere.
Zofia, una bambina di 12 anni, arriva dal campo di Rab dopo aver visto fucilare suo padre dagli italiani e bruciare la propria casa. A Rab è morta anche sua madre per dissenteria. Nel campo di Gonars è sola, non ha più nessuno, la fame e gli stenti vissuti nelle baracche a Rab l’hanno resa debole e arrabbiata. Un giorno però incontra Vlado, uno dei tanti artisti internati nel campo, in continua ricerca di un modo per non far morire quella bellezza che conosceva nel mondo e che dipingeva nei suoi quadri. Tra loro nascerà un rapporto che ci insegnerà che l’umanità e la sensibilità non si possono soffocare e uccidere dietro un filo spinato.
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5 febbraio 2014
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
di Jules Verne
con
Andrea Panigatti
David Remondini
Diego Runko
Matteo Vitanza
regia e adattamento Michela Marelli
compagnia Teatro In-folio
Fascia consigliata: secondo ciclo della primaria (classi V) e prima media
Un giovane macchinista di teatro dei giorni nostri, convinto di dover solo spegnere le luci di palco e controllare che il palcoscenico sia in ordine prima di prendersi una meritata giornata di riposo, verrà catapultato nel passato grazie alla magia di un misterioso ed antico baule dal quale usciranno tre personaggi alquanto bizzarri che lo trascineranno in un mondo di sorprese e pericoli all’insegna del divertimento e dell’avventura.
Siamo nel 1872. Phileas Fogg, un ricco gentiluomo inglese, scommette con i soci del Reform Club di Londra che grazie all’inaugurazione della nuova grande ferrovia indiana riuscirà a compiere tutto il giro del mondo in soli 80 giorni. Se al giorno d’oggi fare il giro del mondo sembra un’impresa alla portata di tutti, al tempo in cui è ambientata la nostra storia si trattava di poco meno che fantascienza. L’impassibile Phileas Fogg, il suo simpaticissimo maggiordomo Passepartout e il pittoresco ispettore Fix, indimenticabili protagonisti del celebre romanzo di Jules Verne, scopriranno che non sempre la vita va come uno se la immagina ma che in fondo sfidare il proprio destino e voler superare i propri limiti, può portare a risultati impensabili. Niente è impossibile se si è convinti di poterlo fare!
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12 febbraio 2014
I VIAGGI DI GULLIVER
spettacolo con pupazzi e oggetti di scena
testo di Riccardo Rombi
con
Riccardo Rombi
Enrico Spinelli
Margherita Fantoni
pupazzi e oggetti di scena Laura Landi
scenografie e costumi Manuela del Panta
luci Laura de Bernardis
compagnia Catalyst
Fascia consigliata: secondo ciclo della primaria
Catalyst e Pupi di Stac per la prima volta insieme per raccontare, attraverso l'incanto della fabulazione e la magia del Teatro di Figura, I Viaggi di Gulliver, un'opera senza età che unisce il piacere dell'avventura alla meraviglia dell'esotico e dell'inesplorato.
Il risultato è una farsa, leggera e pungente, in cui gli elementi del comico scaturiscono dalla continua “inadeguatezza” del protagonista, rappresentante, suo malgrado, di tutto il genere umano, in un mondo dove niente è quello che è o che dovrebbe essere. Questa rilettura de I Viaggi, per pupazzi e attore, restituisce sulla scena i tre capitoli del Gulliver utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dal teatro: una scrittura scenica incalzante, ricca di invenzioni e di trovate linguistiche esilaranti, la forza evocativa delle scene e dei pupazzi, figure incantate e cariche di suggestione, la magia delle luci e delle musiche, capaci da sole di evocare quei mondi fantastici esistiti solo nell'immaginario di Swift e di farli diventare improvvisamente vicini e reali. Del resto questi Viaggi di Gulliver sono, innanzitutto, Viaggi per Gulliver.
Troppo alto o troppo basso, troppo intelligente o troppo stupido, il nostro protagonista sembra cercare, di naufragio in naufragio, la sua dimensione, la dimensione giusta per vivere in un mondo sempre più specchio di un potere sordo e violento. Ma in ognuno dei suoi viaggi scopre che gli abitanti di quelle isole fantastiche (che si chiamino Lillipuziani o Houyhnhnms poco importa), con i loro vizi e difetti da una parte e con la loro saggezza e lungimiranza dall'altra, non sono poi tanto diversi da noi umani. E proprio da questi favolosi incontri con il supposto diverso, altro da sé, Gulliver e gli spettatori riconoscono la fragilità dell'esistenza e l'importanza di superare i confini tracciati da una diversità spesso solo apparente. Un contrasto che si rinnova a ogni naufragio e che sulla scena viene sottolineato dal rapporto attore/pupazzo, vita e animazione che cercano una lingua comune fra l'essere in carne e ossa e il pupazzo di cartapesta.
Tre quadri, tre capitoli, tre tecniche diverse per restituire sulla scena la meraviglia del romanzo di avventura che riesce a incantare bambini di tutte le età.
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14 marzo 2014
WONDER
tratto da Wonder di R. J. Palacio
adattamento teatrale e regia Valentina Paiano
produzione La Danza Immobile
Fascia consigliata: prima, seconda e terza media
"Caso letterario dell'anno" per il London Time, accolto dalle maggiori testate come uno dei libri più felici e importanti degli ultimi tempi. Un successo internazionale sul tema scottante della diversità, della malattia, dell'amicizia, a scuola.
Coraggio. Gentilezza. Amicizia. Carattere. Sono queste le qualità che ci definiscono come esseri umani e che ci sospingono, di tanto in tanto, verso la nostra grandezza. Ma come si può misurare un concetto come la grandezza umana di una persona?
Ha scritto Beecher: “La grandezza non risiede nell'essere forti ma nel giusto uso che si fa della forza. È il più grande colui la cui forza trascina il maggior numero di cuori grazie al richiamo del proprio”.
Il protagonista della storia è August, un bambino intelligente, simpatico, acuto, sensibile e generoso. Ed è anche molto ironico, per la sua età. Insomma è un bambino meraviglioso perché August è così, dentro, meraviglioso… ma fuori, nel mondo, lo rappresenta un volto tutt’altro che meraviglioso, una faccia diversa da tutte le altre facce: una faccia, a dirla brutalmente, deforme.
Affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, August si trova per la prima volta ad affrontare il mondo della scuola a undici anni. Protetto e accudito dalla famiglia, ha sempre studiato a casa. Ma ora è arrivato il momento di affrontare una nuova e difficilissima prova: il mondo e i suoi coetanei. La forza di August permetterà non solo a lui, ma a tutti i suoi coetanei, di crescere: tutta la scuola imparerà il valore dell’amicizia e delle persone oltre le sembianze.
"So di non essere un ragazzino normale. Insomma faccio cose normali naturalmente. Mangio il gelato, vado in bicicletta, gioco a palla… Cose che fanno di me una persona normale, suppongo. E io mi sento normale, dentro. Ma so che i ragazzini normali non fanno scappare via gli altri ragazzi normali fra urla e strepiti ai giardini. E so che la gente non li fissa a bocca aperta ovunque vadano".
Racconteremo di August e non solo. Racconteremo di un padre e una madre che, pur sapendo la malattia che avrebbe caratterizzato la vita del loro bambino, decidono di mettere al mondo un figlio speciale, lottando contro le atrocità che la vita avrebbe messo loro davanti.
Racconteremo di Olivia, sorella di August, un'adolescente con tutti i problemi comuni alla sua età, cresciuta imparando a gestire da sola le normali difficoltà della vita, ma che si scopre in fondo, come tutti, umana e per questo non sempre all’altezza dei sentimenti e delle paure che l’età adolescenziale porta con sé.
Racconteremo del mondo della scuola, di un preside affezionato e dedito, di genitori impreparati alla diversità, delle cattiverie che scorrono tra i banchi di scuola, di compagni meschini e di sguardi che cambiano. Racconteremo di amici, che sbagliano, che imparano e che si alleano per diventare grandi.
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27 marzo 2014
MOZART
uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino
assistente alla regia Valentina Paiano
scene e costumi MariaChiara Vitali
compagnia La Danza Immobile
Fascia consigliata: scuole superiori (triennio)
Spettacolo promosso dall'Associazione Mozart Italia con il Comitato Nazionale per la riproposizione dell'educazione musicale di base in ogni ordine e grado di scuola
Lo spettacolo vede intrecciarsi la storia del grande compositore Wolfgang Amadeus Mozart con quella del nostro protagonista. Un racconto, un'indagine che diviene al tempo stesso un'appassionata confessione d'amore per Wolfgang Amadeus Mozart.
Mozart è stato definito il più grande compositore della storia della musica: si è detto che fosse un precoce genio senza eguali, in grado di trascrivere a memoria un'intera composizione dopo un solo ascolto. Si narra che in una schermaglia musicale con Haydn ebbe il sopravvento usando come undicesimo dito la punta del naso.
Si celebra la sua arte e si ama la sua musica tanto da definirla la “Musica Classica per eccellenza”. È impossibile non cedere alla fascinazione delle storie che avvolgono la sua figura. Un talento che lo porta ad essere il più acclamato musicista del suo tempo, anche se un declino inevitabile oscurerà i suoi ultimi anni.
Dall'adolescenza fino all'età adulta le vicende del nostro protagonista si sono unite e intrecciate alla vita e alle opere di Mozart.
La sua musica lo ha trasformato nel profondo, ha educato la sua sensibilità, gli ha imposto cambiamenti e scelte decisive. Un'adolescenza imperfetta e inquieta, l'incontro con il primo amore, la conquista di una propria identità, la sete di libertà e le fatiche economiche, sono solo alcuni dei momenti in cui la vita del genio e del protagonista si sono manifestate e hanno dialogato tra loro.
Ma oggi, nel pieno delle sua maturità, il nostro protagonista torna a porsi alcune domande fondamentali. “Dove nasce il genio? Dove si nasconde la capacità di vedere oltre? Che destino vive quell'uomo la cui anima è posseduta dai demoni dell'arte? Perché l'invisibile, che si manifesta attraverso il talento, lascia poi il suo artefice orfano e ancora assetato? Perché l'essenziale sfugge?”.
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2 aprile 2014
STRAMBOLETTO
circo-teatro di stupore e divertimento
scritto e diretto da Andrea Lupo
con Alessia Raimondi
e la compagnia Citepò: Giorgio Coppone, Maria Luisa D’Introno, Giulia Pizzimenti
luci e suoni Andrea Bondi
produzione Teatro delle Temperie
progettosostenutodalla Regione Emilia Romagna edalla Provincia di Bologna
Fascia consigliata: infanzia e primo ciclo della primaria
Lo StramboLetto insegnerà a non temere il buio e le sue creature meravigliose! Questo racconto sulla paura (in forma narrativa e spettacolare) vuole valorizzare la capacità attiva dei bambini di trasformare e affrontare le proprie paure. Noi li accompagniamo in questo straordinario percorso cercando di aiutarli a trovare la forza per individuare la via d’uscita.
Lo spettacolo è ideato e realizzato contemporaneamente all’omonimo libro per l’infanzia scritto da Andrea Lupo e illustrato da Elisa Rocchi e racconta di una bambina, Nina, che come molte bambine e molti bambini non ha mai molta voglia di andare a letto la sera...
Nina ha paura che appena si addormenterà, come ogni notte, da sotto e da dietro il suo lettino inizino ad uscire le creature dei sogni e degli incubi. Tra queste, la più tremenda è la Mostruosa Ruborsetti che, come ogni notte, viene per rubare il morbido e tenero orsacchiotto Chico. Attraverso una straordinaria avventura notturna fatta di vicissitudini spaventose, ridicole e divertenti, Nina imparerà come affrontare le proprie paure riuscendo infine a sconfiggere la cattivissima Ruborsetti e i suoi perfidi assistenti.
Gli obiettivi dello spettacolo sono quelli di stimolare i bambini ad una riflessione sulle proprie paure, il loro insorgere e i possibili modi per affrontarle e superarle e di mettere in scena il repertorio dell’immaginario infantile sulle paure notturne.
Lo spettacolo nasce dalla commistione di diversi linguaggi espressivi, prevalentemente teatro d’attore e nuveau cirque. L’utilizzo della parola è quasi totalmente abolito, mentre grande importanza è data agli stimoli visivi, sonori e musicali.
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4 aprile 2014
PER LA STRADA
drammaturgia Bruno Stori
con
Davide Visconti
Filippo Ughi
Rossella Rapisarda
regia Bruno Stori e Fabrizio Visconti
compagnia Eccentrici Dadarò
Fascia consigliata: prima, seconda e terza media
Premio EOLOAWARD come miglior spettacolo
La storia di tre ragazzi in fuga da casa verso il mare, in attesa di una nave che forse non arriverà: come quell’occasione di crescere che si sogna e si teme allo stesso tempo. È la storia di una notte di iniziazione all’età più adulta, con un epilogo da “adulti”, che comprendono che crescere significa saper anche aspettare di essere cresciuti. Ma in questa notte sono successe molte cose che non saranno dimenticate.
Per la strada è uno spettacolo sulla voglia inarrestabile di identità, di libertà di scoprirsi, sulla ricerca della propria strada, sulla voglia di disegnarla con tutti i colori tenuti nascosti. Ed è uno spettacolo sulla tempesta dell’adolescenza, quando tutto questo esplode con una forza incontrollabile e i tentativi di risposta si fanno confusi, a volte improvvisati, a volte inadatti, ma sempre infinitamente vitali. Ed è anche uno spettacolo sull’incontro con i limiti, per scoprire che forse alcuni erano solo immaginari, mentre altri sono ancora invalicabili. E allora la forza di ripartire sul filo di questo slancio, sapendo aspettare che proprio questa forza ci accompagni fino al punto in cui varcarli sarà un’impresa possibile. È uno spettacolo sul cammino della crescita, lungo una strada che tutti ogni giorno continuiamo a percorrere.
Lo spettacolo è essenzialmente basato sul linguaggio del Teatro d’attore, arricchito da alcune escursioni nelle dinamiche della clownerie e della pantomima, in particolare quando il racconto testuale deve passare ad illustrare il mondo onirico, dei sogni, delle immaginazioni spesso esagerate dei ragazzi, in cui tutto diviene smisurato, surreale e dunque poco traducibile in un linguaggio solo parlato o puramente realistico.
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8 aprile 2014
SOMARI
di Francesca Cavallo
con
Renato Avallone
Valentina Scuderi
Marco Ripoldi
regia Francesca Cavallo
Fascia consigliata: terza media e scuole superiori (biennio)
Premio Eolo Award 2012
Premio InfoGiovani 2011 Festival Internazionale di Lugano
Spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia 2010
Menzione speciale al Premio Hystrio Scritture di scena-Under 35
Finalista al Premio Oltreparola 2011
Somari è la storia di tre sedicenni che frequentano lo stesso liceo: Erri, Nerone e Lucia. Una mattina Nerone si porta a scuola una pistola, prende Erri in ostaggio e caccia professori e allievi dalla scuola. Si barrica dentro con Erri, minacciando di sparargli in caso di irruzione. Nella scuola è rimasta per sbaglio però anche Lucia, che non è riuscita a uscire in tempo perché i suoi compagni, come tutti i mercoledì, l’hanno chiusa nel bagno della palestra. La forzata condivisione del sequestro della scuola diventa l’occasione per conoscersi e per riappropriarsi insieme di un luogo che è stato loro “usurpato” (secondo la definizione di Nerone).
Attraverso conflitti e mutevoli alleanze, emergono pregiudizi, speranze e delusioni. I tre iniziano a collaborare per rimanere in possesso della scuola più che possono. Ma il gioco gli scappa di mano…
UFFICIO SCUOLE
Giulia Brescia
tel. 039 9191178
cell. 342 5798316
email ufficioscuole@ladanzaimmobile.it
PREZZI
biglietto € 5 (gratuito per docenti e accompagnatori)
ORARI SPETTACOLI
replica singola: ore 10.00
doppia replica: ore 9.00 e ore 11.00
Gli orari saranno definiti in base alle prenotazioni e tenendo conto delle esigenze delle scuole.
TEATRO+VISTO DA VICINO
TEATRO+VISTO DA VICINO 2013/2014
testimoni del teatro
Come nasce la passione per il teatro e come si tiene viva giorno dopo giorno? Qual è stato il cammino per realizzare il proprio sogno? Quali le scelte? I successi, gli incontri importanti o le difficoltà? E poi, quando i sogni sembrano essersi realizzati cosa accade? E poi… guardare in faccia una platea e raccontare.
Ecco, è in quel momento che il palco del Teatro Binario 7 si apre, accende una luce e lascia la parola a tre protagonisti del teatro contemporaneo che ci parleranno del loro essere artisti e uomini, della loro formazione e delle loro conquiste, viaggiando nei ricordi, nei racconti e nel loro senso di fare teatro.
CÉSAR BRIE | 13 dicembre
teatro e presente, teatro e realtà, etica ed estetica
STEFANO DE LUCA | 24 gennaio
maestri ovvero memorie di un guitto
ELIO DE CAPITANI | 28 marzo
del teatro ho fatto tutti i mestieri…
TEATRO+TEMPO EVENTI
TEATRO+TEMPO EVENTI 2013/2014
7 novembre 2013
BUON COMPLEANNO ALBERT
per i cento anni del Premio Nobel Albert Camus
31 dicembre 2013
VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE
27 gennaio 2014
GIORNATA DELLA MEMORIA
8 marzo 2014
SPECIALE FESTA DELLA DONNA
maggio 2014
POETRY SLAM: FINALE NAZIONALE
giugno 2014
PAESAGGI TEATRALI
in scena gli allievi de La Scuola Delle Arti
LA SCUOLA DELLE ARTI
LA SCUOLA DELLE ARTI
direzione artistica Corrado Accordino e Alfredo Colina
La Scuola Delle Arti è un’associazione culturale nata nel 2008 dall’incontro tra Corrado Accordino e Alfredo Colina. L’incontro delle due personalità teatrali del territorio unito alle capacità professionali dei collaboratori del Teatro Binario 7 si sono fuse in una perfetta comunione di desideri e obiettivi: lavorare per e con la città di Monza alla creazione di una casa della cultura, dove il teatro e le arti affini trovino uno spazio di sviluppo e d’incontro.
La Scuola Delle Arti diventa così una scuola di formazione per attori, allievi attori e amatori del teatro presentando subito un ricchissimo piano didattico. La gestione e l’organizzazione della scuola, dei suoi allievi e del corpo insegnanti è supportata dalla sinergia sempre più stretta con il Teatro Binario 7, dalle sue iniziative con gli artisti italiani e internazionali, offrendo altresì varie possibilità di scambio artistico.
La scuola alla sua apertura contava circa 140 allievi, ma già l’anno successivo, nel 2009, i numeri sono aumentati a 250 allievi. Attualmente la Scuola vanta un numero di oltre 550 iscritti tra bambini, adolescenti e adulti.
La scuola propone un piano didattico in grado di soddisfare le diverse esigenze e i diversi livelli dei partecipanti. L’offerta comprende corsi per bambini, adolescenti e adulti, corsi di teatro comico e corsi settimanali con orari diversificati a seconda degli obiettivi che si prefiggono gli allievi.
Il percorso didattico completo richiede la frequentazione di tre anni di corso: si inizia con un corso di avvicinamento al teatro dedicato a tutti coloro che muovono i primi passi nell’arte teatrale. E’ un corso aperto a chi ha voglia di mettersi in gioco, di prendersi “un po’ in giro”, di giocare con le proprie paure a dire, fare, muoversi sul palco. Il secondo anno, corso avanzato, è rivolto a coloro che desiderano approfondire la conoscenza delle proprie capacità espressive.
Infine il terzo anno si incanalerà il lavoro degli anni precedenti nello studio di un autore, di un’opera o di un tema preciso. Accanto a questi corsi guida sono previsti corsi tecnici per sviluppare l’uso della voce, la conoscenza della corretta dizione e l’educazione all’espressione corporea. Inoltre, l’offerta è arricchita dai seminari tematici, aperti anche ai non iscritti alla scuola, e che si tengono nei fine settimana. Infine, durante l’anno sono presentate delle lezioni-incontro con artisti di riferimento del teatro italiano che saranno ospitati sul palcoscenico del Teatro Binario 7.
La scuola si avvale di insegnanti altamente qualificati al fine di offrire agli allievi l’opportunità di vivere un’esperienza formativa esaustiva. Nel corpo docente ritroviamo i due direttori artistici Corrado Accordino e Alfredo Colina, e al loro fianco attori e registi provenienti da importanti accademie teatrali come l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, perfettamente aggiornati con lo sviluppo moderno delle tecniche di insegnamento.
La scuola vuole essere un luogo di aggregazione per chi desidera accostarsi al teatro per passione, per vivere in modo creativo il proprio tempo a disposizione. Inoltre, per tutti coloro che hanno intenzione di affrontare un percorso professionale il piano didattico prevede, a seguito di una selezione, l’inserimento nella Compagnia La Scuola Delle Arti.
PROGETTO LA SCUOLA DELLE ARTI IN RETE
vincitore del Bando 2009/04 della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus
La Scuola delle Arti di Monza è frequentata non solo dalla popolazione monzese ma anche da partecipanti provenienti da tutti i comuni della Provincia di Monza e Brianza. Per questo motivo, nel 2009, è nato il desiderio di coinvolgere un più ampio numero di persone cercando di accogliere anche le richieste di coloro che desiderano fare teatro ma non hanno la possibilità di recarsi a Monza. Proprio in un’ottica di risposta ai bisogni dei cittadini, la proposta è stata quella di portare La Scuola delle Arti all’interno di almeno altri quattro comuni:
Monticello Brianza, in collaborazione con il Consorzio Villa Greppi
Cesano Maderno, in collaborazione con Teatro Excelsior
Oreno di Vimercate, in collaborazione con TeatrOreno
Villasanta, in collaborazione con il Comune di Villasanta
I corsi offerti nelle sedi decentrate dei vari comuni sono tenuti dagli insegnanti che collaborano abitualmente con la nostra scuola. L’offerta didattica proposta nelle sedi decentrate è fondamentalmente dedicata a bambini e adolescenti che, per motivi logistici, non hanno la possibilità di muoversi attraverso la provincia alla ricerca di proposte adeguate.
Con il nuovo anno accademico 2013/2014 proponiamo un offerta di corsi per bambini, adolescenti e adulti in altri due comuni:
Vedano al Lambro, in collaborazione con il Comune di Vedano al Lambro
Cernusco Lombardone, in collaborazione con il Comune di Cernusco Lombardone
PAESAGGI TEATRALI
Ogni anno, per tutto il mese di giugno, presentiamo PaeSaggi Teatrali, la rassegna dei saggi conclusivi degli allievi che hanno frequentato i corsi di teatro durante tutto l’anno accademico. Il Teatro Binario 7 e altri teatri della provincia si svuotano di professionisti e si riempiono di allievi ansiosi di mostrare gli esiti dei laboratori teatrali svolti durante l’anno.
LA DANZA IMMOBILE
LA DANZA IMMOBILE
Il Laboratorio dell’Immaginario LA DANZA IMMOBILE è una compagnia di produzione e diffusione teatrale. Dal 1998 Corrado Accordino è il direttore artistico della compagnia.
Accanto al lavoro di produzione teatrale, dal 2005 alla Compagnia viene affidata, con la collaborazione di Elio De Capitani, la gestione e la programmazione del nuovo teatro di Monza, il Teatro Binario 7. Un polo culturale dinamico e centrale per la città e una nuova casa per la compagnia. “Teatro+Tempo Presente” è il nome della stagione di prosa principale, affiancata da una stagione di teatro ragazzi “Teatro+Tempo Ragazzi”, da una stagione musicale “Terra” e da un festival di poesia internazionale in collaborazione con Poesia Presente, oltre a una serie di eventi e attività collaterali. La Danza Immobile è tra gli ideatori del Circuito Teatrale Monza e Brianza e del Progetto Openteatro, in collaborazione con la Provincia di Monza e Brianza.
Da luglio 2013 Corrado Accordino è co-direttore artistico del Teatro Libero di Milano insieme a Corrado D'Elia.
Dal 2008 al 2012 Corrado Accordino è stato co-direttore artistico del Teatro Filodrammatici di Milano e nel 2011 è coordinatore artistico per il progetto Ph-Performing Heritage, l'evento Diffuso del Distretto Culturale Evoluto di Monza.
Dal giugno del 2008, nel polo culturale del Teatro Binario 7, viene aperta una scuola di formazione per attori, “La Scuola Delle Arti”, con la quale la Danza Immobile apre una stretta sinergia progettuale.
La compagnia da oltre quindici anni produce spettacoli di prosa per adulti con un'attenzione particolare alla rielaborazione drammaturgica di testi classici o di letteratura contemporanea. Autori di riferimento sono stati: William Shakespeare, Miguel de Cervantes, Fedor Dostoevskij, Albert Camus, Omero, Amelie Nothomb, Virginia Woolf, Ernest Hemingway, Raymond Carver. Negli ultimi anni abbiamo deciso di intraprendere un percorso di teatro dedicato anche ai ragazzi, avvicinando il nostro linguaggio scenico a tematiche più vicine ai giovani, con drammaturgie originali che si sviluppano in sessioni laboratoriali frequentate da adolescenti.
Nel corso della stagione 2012/2013 il Teatro Binario 7 ha ospitato con successo 62 eventi per un totale di ben 99 repliche e 15.000 spettatori, in aumento dell’11% rispetto alla passata stagione. Numeri che decretano il secondo miglior risultato di sempre in termini di affluenza di pubblico dalla nascita del Binario 7. Da diversi anni la Danza Immobile mantiene invariati i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, nonostante la crisi, e i numeri della passata stagione confermano il gradimento del pubblico.
La qualità del lavoro svolto è stata premiata anche dalla Fondazione Cariplo: nel 2011 La Danza Immobile ha ottenuto un contributo per il progetto “Tre anni per ridurre le distanze”, presentato sul bando “Promuovere la buona gestione nel campo della cultura”.
Grazie al suddetto contributo, La Danza Immobile ha deciso di dotarsi, fra le altre cose, di un bilancio di missione e ha ottenuto nel settembre 2012 le certificazioni di qualità ISO 9001 e OHSAS 18001 per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Inoltre, il 12 luglio 2012, La Danza Immobile ha ricevuto dalla Regione Lombardia il riconoscimento di rilevanza regionale per l’attività di promozione dello spettacolo sul territorio lombardo.
INFORMAZIONI E CONTATTI
TEATRO BINARIO 7
tel. 039.2027002
fax 039.2230419
email biglietteria@teatrobinario7.it
web www.teatrobinario7.it
ORARI BIGLIETTERIA
da lunedì a venerdì dalle 15.30 alle 18.30
TEATRO+TEMPO PRESENTE
ORARI SPETTACOLI
sabato | ore 21.00
domenica | ore 16.00 e ore 21.00
repliche straordinarie giovedì e venerdì | ore 21.00
BIGLIETTI
intero € 18 - ridotto € 15/€ 12 - under18 € 6
ABBONAMENTO 10 SPETTACOLI (POSTO FISSO)
intero € 130
ridotto € 100 (under25, over65)
domenica pomeriggio € 90
under18 € 50
spettacoli fuori abbonamento: LA LETTERA e MIA MOGLIE PARLA STRANO
TERRA. MUSICA, VOCI E PAESAGGI SONORI
ORARIO CONCERTI
sabato | ore 21.00
BIGLIETTI
intero € 12 - ridotto € 10 - under18 € 6
ABBONAMENTO 10 CONCERTI (POSTO FISSO)
intero € 80
ridotto € 70 (under25, over65)
ABBONAMENTO LIBERO 5 INGRESSI
intero € 45
ridotto € 35 (under25, over65)
TEATRO+TEMPO FAMIGLIE
ORARIO SPETTACOLI
domenica | ore 16.00
BIGLIETTI
intero € 8 – ridotto € 6 – under14 € 4
ABBONAMENTO 5 INGRESSI (POSTO FISSO)
intero € 32
under14 € 17