Seconda tappa della nostra indagine sui Gruppi di lettura con le Desperate readers della biblioteca “Peppino Impastato” di Cavenago di Brianza
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rosegue la mappatura dei GDL del nostro territorio con un'intervista a due voci a Diana Crippa e Sara Troilo, bibliotecarie e protagoniste di uno dei primi gruppi di lettura sorto nell'area del Vimercatese.
Desperate readers è un gruppo senza struttura definita e gerarchie, che rappresenta uno stimolo per la biblioteca di Cavenago di Brianza a misurare le proprie capacità di accoglienza e condivisione della passione per la lettura e a creare occasioni di incontro tra lettori appassionati o che si sono lasciati appassionare. Il Gruppo di lettura favorisce lo scambio culturale e mette a confronto i punti di vista arricchendo in un clima conviviale le esperienze dei partecipanti.
Come e quando nasce il GDL Desperate readers di Cavenago e perché questo nome?
Sara: Il 25 ottobre 2008 pubblichiamo il primo post sul nostro amato blog Desperate readers e a un mese di distanza, il 27 novembre ci incontriamo per la prima volta. Tra poco festeggeremo i 5 anni e non ci par vero! Il gruppo nasce un pomeriggio in biblioteca, con Lucia, una nostra lettrice e frequentatrice, l'idea viene poi sviluppata con Patrizia, l'anima del GDL, la persona che ha scelto il nome del gruppo, dove con l'aggettivo inglese desperate si intende anche coraggioso ed estremo. Patrizia oggi non è più con noi, a lei è dedicato il nostro gruppo di lettura, anzi al nome che aveva scelto per sé: Briony Tallis, l'interprete principale dalla fervida immaginazione del romanzo di Ian McEwan Espiazione.
Come avvengono gli incontri, con quale frequenza, chi propone le letture, ci sono dei moderatori, spaziate tra narrativa e saggistica, come affrontate la discussione dopo la lettura? Insomma vogliamo sapere tutto!
Sara: Ci incontriamo una volta al mese, di sera, in Biblioteca, nessuno conduce il gruppo, si tratta di una libera forma organizzativa. Ci sediamo in circolo, ci diamo rigorosamente del tu e non abbiamo una lista di libri scelti in precedenza. Tengo a precisare che si tratta di una precedente lettura silenziosa e solitaria, che diventa condivisa solo nel momento dell'incontro comune. Affrontiamo la conversazione con un approccio spontaneo, non abbiamo pretese di approfondire il testo da un punto di vista tecnico e di critica letteraria. La sera dell'incontro discutiamo del libro appena terminato e il contributo di ciascuno accresce - e a volte modifica - le impressioni emerse con la lettura individuale. Poi chi ha voglia suggerisce un nuovo titolo e motiva la scelta, al termine degli interventi si passa alla votazione, che facciamo con le mitiche mele-voto della nostra Briony. ll libro più votato diventa la lettura che verrà trattata nel successivo appuntamento mensile. Conclusa la discussione sul libro, abbiamo ormai da qualche tempo consolidato un nostro rituale con tè, torte e biscotti preparati dai partecipanti. Leggiamo solo romanzi, su questo siamo state categoriche e la discussione si autodetermina. Chi ne ha voglia comincia a parlare e si procede per associazioni di idee o per contrasto di visioni. Spesso dal libro si giunge al mondo. Una novità introdotta recentemente da Anna è quella di lasciarsi con una domanda su cui riflettere e che sarà ripresa il mese successivo. Attraverso il blog inoltre è possibile continuare lo scambio delle impressioni sulle letture in tempo reale e rilanciare idee e proposte.
“Foto di gruppo” dei lettori disperati: quanti sono i componenti, quali le motivazioni che li hanno spinti a partecipare?
Sara: Siamo sempre state (e uso il plurale femminile con cognizione di causa) intorno a 12 componenti, con picchi, come adesso di 15 partecipanti: di cui 2 uomini, quando ce ne sono tanti. E' così che nei report o quando parliamo del gruppo di lettura, usiamo sempre il femminile, perché a volte la grammatica sbaglia! Tutte sono lettrici forti della Biblioteca e l'età media è di circa 40 anni. In termini di gusti spaziamo moltissimo ed è proprio l'apertura verso generi e autori/autrici mai percorsi e conosciuti prima, che rappresenta il bello del gruppo. Ti faccio un esempio: per lo scrittore americano Raymond Carver, padre del minimalismo, ma a quanto pare (storia molto recente) molto meno minimalista del suo editor. Così, nell'attesa di leggere l'opera completa (e uncut!), abbiamo letto i 17 racconti Di cosa parliamo quando parliamo d'amore: c'è chi è rimasta spiazzata e chi è andata oltre il libro, approfondendo la biografia dell'autore, ma non solo, immaginandosi un oltre al di là del racconto! Questo coraggio, perché di coraggio si parla, nell'affrontare l'ignoto letterario lo trovo sempre ammirevole! Circa le motivazioni che hanno spinto le persone a frequentare il GDL, innanzitutto ci sono il desiderio di parlare con qualcuno di un libro appena letto individualmente e la possibilità di incontrare altre lettrici, anche molto diverse tra loro. E poi ci piace l'idea di essere state d'ispirazione per altri gruppi di lettura! A me personalmente piacerebbe convogliare sul nostro blog le discussioni anche di altri GDL amici, che magari non ne hanno uno.
Diana: Aggiungo solo che alcuni partecipanti al gruppo non sono solo utenti della Biblioteca di Cavenago, ma provengono anche da altri Comuni vicini. Condivido assolutamente il coraggio che descrive Sara, bellissimo!
Il blog, nato appena prima del gruppo, come è gestito e aggiornato?
Sara: Diana ed io nascondiamo una vera e propria vena nerd, siamo noi che lo teniamo aggiornato. A essere sincera c'è stato un periodo in cui le discussioni fervevano maggiormente, al momento è un po' più statico, ma riprenderemo. Di fatto le lettrici del GDL sono anche amministratrici, quindi chiunque può scrivere i post e ci piace che sia così.
Quale è stato il primo libro, gli ultimi romanzi letti e quale la lettura più ricordata dal gruppo?
Sara: Il primo libro che abbiamo letto è stato L'imperatore di Portugallia della scrittrice svedese Selma Lagerlof, un romanzo intimista e ricercato incentrato su una storia d'amore sconfinata tra un padre e una figlia. Dopo la pausa estiva, in settembre abbiamo ripreso con Carver e con il massiccio Le quattro casalinghe di Tokyo, un' anticonvenzionale storia di donne della scrittrice giapponese Natsuo Kirino. A ottobre martedì 22 abbiamo parlato de' La banda dei brocchi di Jonathan Coe, la storia di quattro ragazzi destinati a una vita di successo e a una carriera assai diversa da quella dei loro genitori, tra cambiamenti politici, musicali, sociali, una vera immersione nella Birmingham degli anni '70. Il libro certamente più citato, da quando è nato il gruppo di lettura, è L'incanto del lotto 49 di Thomas Pynchon, un gigante della letteratura moderna americana, che non è piaciuto pressoché a nessuno. A ogni incontro mi viene simpaticamente ricordato e questo libro è preso come termine di paragone in negativo rispetto alle successive letture con frasi del tipo “Non mi è piaciuto, ma mai come L'incanto del lotto 49!”
Ci raccontate quali sono le vostre soddisfazioni, le prospettive e benefici per la Biblioteca che il GDL sta dando?
Sara: Il fatto che dopo 5 anni ci sono persone nuove, persone che non ci hanno mai abbandonato, persone che mai avrebbero pensato di accostarsi ad alcuni autori e invece l'hanno fatto è fonte di grandissima soddisfazione. Inoltre avere il polso della situazione su chi vive la biblioteca, come si orienta nelle scelte, come cambiano (se cambiano) i gusti dei lettori, ci aiuta a meglio indirizzarci negli acquisti. Infine aggiungo la vicinanza, quella dimensione che regala la lettura tra chi altrimenti non si sarebbe mai nemmeno sfiorato.
Rispetto alle prospettive future a me piacerebbe avviare scambi e maggiore interazione con altri GDL (ad esempio con Booksnago appena partito e “condotto e proposto” da Francesca Magni (con Gabriella Doneda), che ha partecipato al nostro gruppo per circa un anno e mezzo. Sto pensando anche a un gruppo di lettura virtuale, a un gruppo sul tema fumetti e graphic novel e uno per i ragazzi. Vedremo, le idee sono tante!
Diana: Condivido pienamente le soddisfazioni espresse da Sara, rispetto ai benefici aggiungerei anche che vedere le luci accese in biblioteca ogni tanto di sera, fa percepire il luogo, anche a chi osserva da fuori, come vivo e partecipato. Mi piace pensare che prima o poi qualcuno, incuriosito, possa entrare e venire a vedere cosa succede qui dentro! Fino ad ora non è mai accaduto, noi attribuiamo la colpa alle intemperie che, da tradizione, si abbattono puntuali ad ogni nostro incontro. Rimane mitica e ricordata da tutte la nevicata del secondo incontro dei DR!
Ci sono iniziative collaterali o a sostegno dell’attività principale del GDL?
Sara: Come ho prima accennato sicuramente la produzione di torte e lo scambio delle ricette (come puoi anche ben vedere dal blog). Abbiamo provato a farci conoscere durante qualche festa del paese, ma per ora i risultati sono stati poco incoraggianti, mi spiace perché l'iniziativa era - a nostro giudizio - molto carina, una sorta di Maga Violeta ante litteram, la maga della biblioteca che legge la mano e consiglia libri.
Negli anni poi abbiamo avuto scambi e incontri con altri gruppi che sono venuti a trovarci, come ad esempio gli Anobiani di Monza e Brianza (nel marzo 2010, ora purtroppo non più attivi) e gli Impavidi lettori della Biblioteca comunale di Vimodrone (settembre 2011). La nostra Briony inoltre a marzo del 2011 è andata a Cologno Monzese a trovare gli amici della Biblioteca, apripista in Italia, sin dagli anni ’80/'90 dei gruppi di lettura.
Diana: Dalle foto che sono pubblicate sul blog non si direbbe, ma le attività collaterali non riguardano solo il tema cibo. Capita abbastanza di frequente che qualcuno abbia una frase trovata in un libro da riportare, una poesia da condividere o un nuovo titolo di un libro scoperto e da consigliare agli altri. A me questa parte piace molto, racconta molto delle persone. Ormai una tradizione è anche lo scambio di doni a Natale: ogni partecipante porta un libro impacchettato n forma anonima e ciascuno ne sceglie uno, cercando di indovinare chi lo ha regalato. E' sempre un momento divertente e aumenta la reciproca conoscenza.
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