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Il nuovo libro edito da Mille Gru raccoglie le composizioni del poeta inglese e le traduzioni di Cristina Viti. Su Vorrei l'estratto “Birds Of East London” e le foto della presentazione al Binario7 di Monza

Presentiamo il nuovo libro edito da Mille Gru, l'associazione culturale di poesiapresente, la stagione poetica di cui più volte ci siamo occupati su Vorrei. Per loro gentile concessione pubblichiamo anche una delle poesie contenute nel libro di Stephen Watts, “

Mille Gru pubblica per la prima volta in Italia questo libro (già pubblicato in lingua inglese con traduzione in Ceco), con la volontà di far conoscere la voce di questo grande poeta di lingua inglese ma con radici culturali profondamente legate al nostro Paese e lo pubblica perché è un libro intimamente politico, che cerca di restituire nobiltà all’arte di far convivere in pace gli uomini.
Pubblichiamo Gramsci & Caruso perché è un libro umano.

 

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Stephen Watts al Teatro Binario7 di Monza (Foto di Patrizia Moramarco)

 

 “Birds Of East London”

 

(Clicca sulle immagini per ingrandire e poi scorri in avanti o indietro)

Le parole, nella poesia dell’autore di lingua inglese Stephen Watts, si raggruppano come le rondini, su fili elettrici, poi migrano insieme a noi. I versi disposti in fila indiana o a V – in taluni casi letteralmente – eseguono un canto in formazione corale. Gramsci & Caruso sono come due ali dello stesso volo, disegnano l’apertura alare di questo libro, scritto a volo d’uccello tra terra e cielo. In altura, dal ventunesimo piano, in sogno o durante un viaggio astrale, la poesia di Watts si muove nell’aria, per ragioni intimamente politiche (Gramsci), sempre tesa all’equilibrio delle parti, equilibrio così ottemperato nel canto (Caruso) della sua visione. Il libro è uno stormo composto di poesie che pagina dopo pagina si danno il cambio, ognuna delle quali si assume la responsabilità di essere temporaneamente capo-stormo.

Poesia di migrazione dunque, in cui Watts mette a punto tecniche di volo per districarsi fra quelle matasse di fili spinati, bandiere d’ignoranza, che ostacolano gli uomini sulla rotta di una convivenza pacifica.

Ogni componimento, grazie alla traduzione di Cristina Viti, s’innerva in una lingua - quella italiana – e in un luogo – la Val Camonica – da cui Watts prende continua linfa. Dalla prima migrazione di suo nonno (nativo della Alta Valle Camonica) è come se l’autore stesso da generazioni ripercorresse questa tratta migratoria per tornare ogni volta alle proprie origini – al pari di come una e più lingue tornano al linguaggio – al fine di ricollocare nel fulcro dell’anima il senso più profondo di cosa significa essere umano.

Dome Bulfaro per Mille Gru

Stephen Watts nota biografica
Stephen Watts è un poeta, antologista e traduttore. Ha tenuto molti laboratori di poesia in scuole, ospedali e centri per senza casa e nel 2006 ha lavorato con la HI-Arts di Inverness su questioni di suicidio e sopravvivenza. Tra le recenti pubblicazioni, i libri di poesia Mountain Language /Lingua di montagna (2008), Journey Across Breath/Tragitto nel respiro (2011) e Ancient Sunlight (2014). Tra le co-traduzioni pubblicate, lavori di Ziba Karbassi, Claudiu Komartin, Amarjit Chandan, Adnan al-Sayegh, A. N. Stencl e Meta Kušar, nonché antologie di poesia slovena e curda.

 

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Cristina Viti al Teatro Binario7 di Monza (Foto di Patrizia Moramarco)

Cristina Viti nota biografica
Cristina Viti ha recentemente pubblicato traduzioni inglesi di alcuni stralci del Giornale di guerra e di prigionia di Gadda e delle poesie di Gëzim Hajdari . Tra le sue altre recenti attività, creazione di laboratori di poesia per le donne, traduzione della sceneggiatura cinematografica The Secret Byron di Marco Filiberti & Davide de Bona e collaborazione ai testi del progetto musicale Yellow Moor.

Lingua originale: inglese
Traduzione italiana: Cristina Viti
Edizioni Mille Gru, 2014
Collana PoesiaPresente
Formato 16x16
Pagine 144
Prezzo di copertina: € 12
ISBN 978-88-905761-3-3
www.poesiapresente.itmillegru@poesiapresente.it