20141012 concerti

In queste settimane sta riprendendo l'attività live nei locali della Brianza. Una breve analisi di ciò che accadrà nei prossimi mesi con i nostri consigli

L’estate se n’è ormai andata da qualche settimana, lasciando l’amaro in bocca agli appassionati di musica, costretti a rinunciare a una lunga serie di concerti, annullati a causa del tempo inclemente che ha funestato praticamente l’intera stagione. Tra Carroponte e Parco Tittoni, che sono i due poli principali dei live estivi dalle nostre parti, sono state infatti moltissime le serate cancellate o rimaste in dubbio fino all’ultimo. Stessi problemi anche per le varie Feste dell’Unità (sempre meno, in verità) e feste della birra che hanno osato sfidare le intemperie cercando di proporre musica dal vivo.

In queste settimane i concerti stanno tornando nei club, al chiuso, protetti da pioggia e freddo. Uno dopo l’altro hanno infatti riaperto tutti i locali storici della Brianza, da All’Unaetrentacinquecirca di Cantù al Tambourine di Seregno passando naturalmente per il Bloom di Mezzago, senza dimenticare posti magari più piccoli e meno blasonati ma comunque validi come l’Acropolis di Vimercate, il Blob di Arcore o il Pintupi di Verderio, nell’attesa dell’apertura del tanto agognato Arci Scuotivento a Monza, di cui ci occuperemo nelle prossime settimane.

 

Bloom esterna

Cosa dobbiamo aspettarci da questo autunno/inverno musicale in Brianza?

Una prima indicazione, dall’analisi della programmazione rivelata finora, è che il Bloom manterrà anche per quest’anno la palma di locale guida della zona, con un giusto mix di interessanti novità e di gruppi storici: nella prima categoria possiamo trovare ad esempio gli Allah-Las, band statunitense capace di rinnovare il suono sixties, sul palco il 21 ottobre, nella seconda gente come i Sebadoh (23 ottobre), che negli anni Novanta concorsero a definire cos’era l’indie rock, e gli Stiff Little Fingers (21 novembre), uno dei migliori gruppi punk della prima ondata del 1977.

Orientato verso l’estero è anche All’Unaetrentacinquecirca, vero e proprio punto di riferimento per chi ama i più classici suoni americani, che ha già riaperto da più di un mese (dal 5 settembre) ospitando ottimi musicisti come Bocephus King e Joe D’Urso, ma per cui il meglio deve ancora venire, con Mary Gauthier il 21 ottobre, Wallis Bird il 27 dello stesso mese e con Carrie Rodriguez il 24 novembre, tre donne dalle storie e dai suoni piuttosto differenti ma accomunate dal talento.

Sul versante punk o comunque più rumoroso il locale più importante in zona resta l’Honky Tonky di Seregno: nei prossimi mesi le date da segnalare sono quelle dei surf-rockers Daikaiju (22 ottobre), dei ramonesiani Zatopeks (24 ottobre) e del duo inglese rock’n’roll The Hot Soles (7 novembre), nell’attesa delle sorprese che il locale saprà riservarci nei mesi successivi.

Ci sarà qualche concerto in meno rispetto al passato per quanto riguarda invece altri due locali ormai consolidati, come il Tambourine e Il Circolo di Mariano Comense. Il primo è partito alla grande ospitando nella prima settimana i Giuda, rockers romani esplosi nell’ultimo anno con serate sold out anche a New York e a Londra, e il sempre più maturo Giuliano Dottori, ma ora ha in programma poche serate con nomi di spicco, forse solo quelle con gli Io?Drama (25 ottobre) e con il sempiterno Giorgio Canali (21 novembre), a certificare la mancanza di ricambio generazionale all’interno della sua scena di riferimento, quella cantautorale indipendente italiana. I nomi che costituivano l’ossatura della programmazione del locale seregnese (da Brunori Sas ai Marta Sui Tubi, dagli Zen Circus a Dente) sono infatti diventati ormai troppo grossi e chi dovrebbe sostituirli non sembra in grado di richiamare un pubblico altrettanto numeroso. Discorso simile per il secondo, che punta molto, come anche il Tambourine del resto, sui gruppi locali e su feste a tema passando dagli anni Sessanta ai Novanta.

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C’è poi chi è meno strutturato e punta su nomi piccoli ma interessanti, come fanno i già citati Acropolis di Vimercate, che però non ha ancora comunicato nulla su ciò che accadrà nei prossimi mesi, Blob di Arcore, che secondo chi scrive avrebbe vantaggi da una miglior comunicazione in rete e non solo, e Pintupi di Verderio, dalla cui programmazione segnaliamo Caso (18 ottobre), cantautore bergamasco dall’anima punk, e Paolo Saporiti (8 novembre), uno degli autori più di classe di questi anni.

Uscite di casa quindi e andate ad ascoltare qualcosa di nuovo, bello e vivo, le possibilità ci sono, come avete potuto leggere qui sopra. Se invece vi bastano gli inediti dei Pink Floyd di cui tanto si parla, il conto in banca di Gilmour vi ringrazierà, la musica un po’ meno.

Gli autori di Vorrei
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi

Nasce nel 1984. Studi liceali e poi al Politecnico. La grande passione per la musica di quasi ogni genere (solo roba buona, sia chiaro) lo porta sotto centinaia di palchi e ad aprire un blog. Non contento, inizia a collaborare con un paio di siti (Indie-Eye e Black Milk Mag) fino ad arrivare a Vorrei. Del domani non v'è certezza.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.