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Il Premio Ubu 2014 come migliore attrice, sabato 24 e domenica 25 gennaio 2015, in scena a Monza con “Qui città di M.” di Piero Colaprico. L'intervista tratta da “Fool”, il giornalino della Scuola delle arti

Il cartellone del Binario 7 di Monza questa settimana presenta l'attrice premio Ubu 2014 Arianna Scommegna con lo spettacolo Qui città di M., scritto da Piero Colaprico e messo in scena dalla regista Serena Sinigaglia. L'intervista che presentiamo è tratta da “Fool”, il nuovo giornalino della Scuola delle Arti del Binario 7.

 

Intervista realizzata da Claudia Archetti

Arianna Scommegna, straordinaria attrice e vincitrice del premio Ubu 2014, si racconta in occasione dello spettacolo teatrale Qui città di M., scritto da Piero Colaprico e messo in scena dalla regista Serena Sinigaglia.

Quando hai deciso di diventare attrice e quali sono state le tappe fondamentali e gli incontri cruciali nel tuo percorso?
Fin da bambina ho sempre desiderato fare l'attrice di teatro. Mi sono resa conto con gli anni che evidentemente non stavo benissimo dov’ero e il fatto di poter essere un’altra persona, avere un’altra storia, poter vivere altre situazioni e possibilità, aveva un valore quasi terapeutico.

Ho iniziato facendo la pecora nel presepe all’oratorio e poi, dopo aver partecipato a laboratori e recite, ho deciso di iscrivermi alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” e, insieme ad un gruppo di compagni di Accademia, abbiamo fondato la compagnia Atir. L’Accademia è stata fondamentale per la mia formazione perché mi ha fornito gli strumenti e la possibilità di incontrare pubblico, registi e trovare il modo di relazionarsi e costruire insieme azioni teatrali, possibilità, accadimenti, incontrare persone stimolanti, fare esperienze e percorsi totalmente diversi.

20150119 fool005Cosa consigli ai nostri allievi che sognano di intraprendere questa carriera?
1) Essere testardi e caparbi è essenziale ed è ancora più importante che avere talento. È essenziale non mollare mai, anche quando sembra di non farcela, se davvero si sente l’urgenza  dentro di sé. Come insegna Armando Punzo “l’urgenza che hanno gli uomini di raccontare storie è più forte di essere un attore sopraffino”.
2) Bisogna essere curiosi di scoprire nuovi percorsi senza mai giudicare e cercando sempre di trovare qualcosa di buono anche se lo spettacolo o il regista non sono tra i preferiti.
3) Curare corpo, voce, mente con tutto l’amore possibile, leggendo, studiando, andando a teatro...

Ogni giorno cerchiamo di fare in modo che la Scuola diventi per gli allievi una “casa”, un luogo di confronto e condivisione. Anche voi avete trovato nel Teatro Ringhiera la “vostra casa”. Quanto è importante avere un luogo fisico in cui ritrovarsi e crescere insieme?
Un luogo fisico è fondamentale per creare una comunità, permette di mettere le radici, definire se stessi e darsi un’identità nel tempo. Il Teatro Ringhiera rappresenta per noi una casa in cui poter tornare e questo è importantissimo per gli attori che spesso si trovano a lavorare in differenti città.

Com’è nata l’idea di Qui città di M.? Che ruolo ha avuto ed ha tuttora Milano nella tua vita e nel tuo lavoro?
Serena, dopo aver letto la Trilogia di Colaprico, ha deciso di contattare lo scrittore proponendogli una collaborazione, parlandone, trovandosi d’accordo e realizzando un lavoro meraviglioso. Milano ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia vita. A Milano sono nata, cresciuta, ho studiato e ho trovato i miei compagni di vita. Sono innamorata di questa città, una città ricca di stimoli, multietnica, luogo ideale in cui incontrare una comunità di persone e la meno provinciale rispetto alle altre città italiane.

La scelta di stabilirci in periferia non è casuale ma si sposa con il mio modo di fare teatro volto a creare una comunità dentro la città. Preferisco stare con un amico in un posto brutto che stare sola in un posto bello!

Grazie Arianna!

 

IL PREMIO UBU 2014 ARIANNA SCOMMEGNA
AL TEATRO BINARIO7 DI MONZA
Sabato 24 e domenica 25 gennaio, in scena Qui città di M., un noir metropolitano

 

Monza, 16 gennaio 2015. Dopo la travolgente comicità di Hendel, al Teatro Binario 7 di Monza torna la drammaturgia contemporanea. Sabato 24 e domenica 25 gennaio, l’eclettica e talentuosa Arianna Scommegna, Premio UBU 2014 come Miglior Attrice, porta sul palco un ritratto della vita nella giungla cittadina, tratto da Trilogia della città di M. del giornalista e scrittore Piero Colaprico, con la regia di Serena Sinigaglia.

Qui citta di M. è un'inchiesta, un giallo metropolitano, un enigma da risolvere raccogliendo indizio dopo indizio, ma soprattutto è uno spettacolo, un monologo per sette personaggi, una grandiosa prova d’attore per Arianna Scommegna. Tra toni ironici e drammatici, fiabeschi e noir, l'attrice oscilla con sorprendente maestria da un ruolo all’altro, cambiando voce e volto, coinvolgendo lo spettatore in un meccanismo spietato.

Nato da un’idea che la regista, Serena Sinigaglia, direttrice artistica del Teatro Ringhiera di Milano e fondatrice con la Scommegna della Compagnia ATIR, ha voluto sottoporre al giornalista di cronaca nera Piero Colaprico, Qui città di M. è una trama fitta di colpi di scena, pura azione, suspance, alla scoperta di verità nascoste che coinvolgono passato e presente di M.

Una riflessione aperta su una città, Milano, che nel giro di quindici anni ha cambiato radicalmente volto, fino a perdere il proprio nome.

«Qui città di M. siamo noi – dice la regista Sinigaglia - le nostre paure, il grigio dell’asfalto, i fantasmi di chi non c’è più, la paura del diverso, del traffico, della bomba, dello smog, del buio, il disagio di chi vorrebbe il sole e il mare e trova solo nebbia e idroscalo, ma è anche la Boccassini, tangentopoli, Borelli, la lega, il 25 Aprile, le sue periferie in cerca di un centro di gravità permanente, San Siro, i suoi locali bauscia, il rampantismo, la dignità silenziosa di persone come Ambrosoli, le banche, i giochi in borsa ma soprattutto la gente, sì, quelli che ogni giorno si domandano che cosa ci stanno a fare in questo schifo di città di M. e poi… ci restano, incollati, imperterriti anzi agguerriti, alla ricerca di un sogno che forse li potrebbe salvare, o forse, invece, uccidere…».

Sette personaggi, molto diversi l’uno dall’altro, interpretati da un’unica formidabile attrice. La vita di ciascuno di noi, raccontata con punte di umorismo e amarezza. Una sola città, Milano, probabilmente la fotografia esatta di qualunque altra città italiana.

Appuntamento al Teatro Binario 7 di Monza sabato 24 e domenica 25 per risolvere il giallo di Qui città di M.

 

ARIANNA SCOMMEGNA

Diplomata in recitazione nel 1996 alla Civica Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, corso attori, nello stesso anno fonda la Compagnia ATIR con un gruppo di compagni di classe dell’accademia. Lavora come attrice in numerosi spettacoli, non soltanto prodotti dalla sua compagnia, tra cui

Cleopatràs, di G. Testori regia di G. Dall’Aglio, Madre Coraggio, di A. Tarantino, regia di Cristina

Pezzoli, Donne in parlamento, traduzione Laura Curino, drammaturgia Renata Ciaravino, regia di Serena Sinigaglia, produzione Piccolo Teatro di Milano, La Molli, divertimento alle spalle di Joyce, di Gabriele Vacis e Arianna Scommegna, Romeo e Giulietta, di W. Shakespeare, regia di S. Sinigaglia, Come un cammello in una grondaia, regia di S.Sinigaglia, Vocazione, Teatro del diventare grandi secondo Wilhelm Meister, regia di G. Vacis, produzione Teatro Stabile di Torino, Totem, di e con Gabriele Vacis e Alessandro Baricco.

Premio UBU 2014 come Migliore Attrice e nel 2011 Premio Hystrio all’interpretazione.

SERENA SINIGAGLIA

Si diploma al corso di regia teatrale presso la Civica Scuola D’Arte Drammatica Paolo e nel 1996 è fondatrice e direttore artistico della Compagnia ATIR.

Il suo percorso registico da sempre si è articolato attraverso diversi filoni. Quello dei classici, tra cui si ricordano lo spettacolo d'esordio Romeo e Giulietta di William Shakespeare, Le Troiane da Euripide, Nozze di Sangue di F.Garcia Lorca, e il repertorio contemporaneo: i principali passaggi di questo percorso sono stati 1943 - Come un cammello in una grondaia, Natura morta in un fosso di Fausto Paravidino, L’età dell’oro di e con Laura Curino, La cimice di V. Majakovskij, con Paolo Rossi, La bellezza e l’inferno di e con Roberto Saviano.

Dal 2001 Sinigaglia si misura molte volte anche con l’opera lirica, come accaduto a luglio 2012 con "Carmen" di Bizet al Macerata Opera Festival. Nel maggio del 2008 pubblica per la casa editrice RIZZOLI il suo primo romanzo “E tutto fu diverso”. Tra i premi Premi si ricordano: Premio nazionale di regia al femminile Donnediscena (2005), Premio Franco Enriquez (2006), Premio Hystrio alla compagnia ATIR (2006) e quello al Teatro Ringhiera (2012), Premio Milanodonna 2007 del Comune di Milano.

PIERO COLAPRICO

Laureato in Giurisprudenza, vive a Milano, dove come giornalista si occupa di giustizia e cronaca nera. Ha coniato il termine Tangentopoli, riferendolo a un sistema di bustarelle e corruzione nel comune di Milano, alcuni mesi prima che lo scandalo del Pio Albergo Trivulzio desse origine al fenomeno noto come Mani pulite.

Come scrittore ha pubblicato alcuni saggi con taglio giornalistico e romanzi e racconti gialli.

Ha scritto con Pietro Valpreda i primi tre libri della serie con il maresciallo Binda quale protagonista. Nel 2004 esce Trilogia della città di M., un romanzo di tre lunghi racconti ambientati a Milano con protagonista l'ispettore Bagni. Il libro si aggiudica il Premio Scerbanenco.

È inviato per La Repubblica.

 

TEATRO BINARIO 7
ARIANNA SCOMMEGNA in
QUI CITTÀ DI M.

di
Piero Colaprico

con
Arianna Scommegna

regia
Serena Sinigaglia

produzione
Compagnia ATIR

Date spettacolo:
sabato 24 gennaio, ore 21.00
domenica 25 gennaio, ore 16.00 e ore 21.00

Biglietti:
intero € 18| ridotto € 15 (Carta Più Feltrinelli)| under25, over65, abbonati altre stagioni e convenzionati € 12| in abbonamento per gli allievi de La Scuola Delle Arti| under18 € 6

 

Per info e prenotazioni:
Teatro Binario 7
via Filippo Turati 8, Monza
tel. 039 2027002 | biglietteria@tetrobinario7.it
www.teatrobinario7.it