20150916 calvino

«Era uno scrittore, tuttavia nelle sue opere si possono cogliere raffinate interpretazioni politiche. Per un certo periodo ho identificato l'essere di sinistra con lui, con la sua eleganza espressiva.» Lettori e collaboratori di Vorrei raccontano il proprio rapporto con la letteratura di Italo Calvino.  Scrivici anche il tuo Calvino: info@vorrei.org

 

Ho avuto conoscenza dell'esistenza dello scrittore Italo Calvino nel 1966. Allora frequentavo la quarta elementare nel mio paese natale in Calabria. Nello stesso edificio scolastico c'era anche la scuola media. Alcuni ragazzi della prima media, che conoscevo e frequentavo sia nel cortile della scuola sia perché si giocava insieme nei vicoli del paese, mi parlavano di un romanzo che leggevano in classe nelle ore di italiano. Si intitolava Il barone rampante. Una storia affascinante di un giovane che si era rifugiato a vivere sugli alberi in seguito a un litigio avuto con i genitori. Non scendeva mai dagli alberi. Per rispettare la sua coerenza fino in fondo, preferì aggrapparsi a una mongolfiera e sparire per sempre, senza mai scendere più a terra. Questo romanzo era stato scritto nel 1957, anno in cui sono nato.

Quando nel 1969 arrivai a frequentare la scuola media Confalonieri di Monza, per combinazione il professore di italiano scelse come testo scolastico Marcovaldo, le stagioni in città. Peraltro in quel periodo Italo Calvino era diventato assai famoso in Italia e la Rai propose uno sceneggiato a puntate di Marcovaldo, interpretato dall'attore Nanni Loi. Per me, figlio di lavoratori, era abbastanza naturale identificarsi in quel contesto famigliare, dove le ristrettezze economiche stimolavano soluzioni e fantasie di adattamento. In seguito, rapito dalla passione, cominciai a leggere i libri precedenti di Calvino. Li presi in prestito nella biblioteca civica di Monza. Così cominciai a maturare parallelamente anche una concezione politica. Calvino era uno scrittore, tuttavia nelle sue opere si possono cogliere raffinate interpretazioni di senso politico. Per un certo periodo ho identificato l'essere di sinistra con la persona di Calvino, con la sua eleganza espressiva.

Di Calvino ho letto praticamente tutto. Gran parte dei libri li ho anche acquistati per poterli leggere in qualsiasi momento, anche solo per ripassare brevi passaggi, quelli più belli e carichi di intensità emotiva. Nei primi anni di vita della mia prima figlia, ci siamo alternati con mia moglie a leggerle, la sera prima di addormentarsi, una parte consistente di racconti. Dalle Fiabe italiane alle Cosmicomiche a Marcovaldo. Dopo la sua morte, soprattutto negli anni '90 cominciò una nuova fase della fruizione dello scrittore. La breve opera Le città invisibili fu utilizzata in diversi contesti per creare significanza. Uno di questi fu l'associazione Olinda: nome di città invisibile preso in prestito da una delle associazioni culturali nate nel contesto dell'ex ospedale psichiatrico di Milano Paolo Pini. In seguito capitò anche a me di prendere a prestito un'altra città invisibile, Trude e dare il nome al blog personale La Città Continua. Il blog prende atto dell'esistenza di una grande città continua che si estende in parte della pianura padana.

Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.