Libri. Coral Glynn: una storia imprevedibile che gradualmente svela il carattere dei protagonisti ed una trama sottile sulla trasformazione dei rapporti
“Ma
Dolly... non ti mancherà Robin ?”
“Ovvio, ma vedi, io non l'ho mai davvero avuto, mi è sempre mancato. Forse è meglio perdere del tutto una cosa che aggrapparsi ai pezzi che ci sono concessi”. p. 170
Peter Cameron è un cinquantenne scrittore statunitense, in Italia con Adelphi ha pubblicato 4 libri: Quella sera dorata (2006), un romanzo sulle relazioni sentimentali, che James Ivory ha trasformato in un lezioso film; Un giorno questo dolore ti sarà utile (2007), veloce lettura scritta in forma di diario melanconico ed ironico dall'incantevole titolo e da cui è stato tratto l'omonimo film di Roberto Faenza; Paura della matematica (2008) sette racconti di storie quotidiane, amore, gioventù e inquietudini e nel 2012 – dopo una lunga gestazione, in contemporanea con l'edizione americana - Coral Glynn, titolo e nome della figura centrale del romanzo.
L'autore ci regala un libro scritto al femminile, che si legge in corsa lasciandoci disorientati, ancorati a personaggi inizialmente sfuggenti, contraddittori, reticenti, incapaci di dare una direzione alle proprie vite e di esprimere loro stessi, ma che lentamente si svelano, rendendosi interessanti e complessi. Tutti i caratteri delineati, anche quelli delle figure minori sono semplici esclusivamente in apparenza, nascondono infatti zone oscure che si risolvono solo verso la conclusione. Più che la storia (così è stata la mia esperienza di lettura) colpisce ciò che accade nelle menti dei protagonisti, cosa essi sentono, cosa pensano, come percepiscono il mondo esterno e come reagiscono ad esso. E Peter Cameron anche questa volta, è stato capace di raccontare quanto le persone cambiano e quanto possono mutare i rapporti tra individui. In principio, concentrati sulla vicenda, sfugge l'essenza del romanzo - che secondo me è rappresentata proprio dagli aspetti interiori, ma mantenendosi a distanza dalla narrazione si riesce a cogliere ed è allora che il giudizio si fa pienamente positivo.
Nella primavera del 1950 la giovane infermiera senza famiglia, Coral Glynn arriva a Villa Hart, una tenuta ad Harrington nel Leicestershire al margine della Foresta Verde, luogo misterioso in cui avverrà un terribile omicidio. Coral è chiamata per assistere l'intrattabile padrona di casa malata di cancro in fase terminale. Nella villa, con l’ammalata e la governante di sempre, vive il maggiore Clement Hart, invalido di guerra con gravi ustioni ad una gamba, segnato nell’animo da incomprensioni con la madre e legato all'amico Robin da una giovanile e passeggera (?) debolezza omosessuale. La morte della vecchia signora Hart segna un’accelerazione negli avvenimenti: il maggiore proporrà a Coral di diventare sua moglie e la ragazza, seppur esitante e colma di emozioni represse, accetterà di sposarlo. La sera dopo le nozze, tuttavia, un atroce sospetto porterà Coral a fuggire. La coppia dovrà separarsi con la promessa di scriversi e ritrovarsi appena possibile. Si rivedranno a Londra due anni più tardi, MA …
Peter Cameron, Coral Glynn, Adephi, (Fabula 247), p. 212
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Disponibilità nelle biblioteche di Monza e Brianza al 7.10.201
5 copie nel Sistema bibliotecario del Vimercatese
17 copie in BrianzaBiblioteche