Arte. Un'esperienza fisica avvolgente con l'opera sospesa di Tomás Saraceno all'Hangar Bicocca con On Space Time Foam fino al 3 febbraio 2013
A
ll'Hangar Bicocca dal 25 ottobre è allestita l'ultima opera site-specific (ovvero appositamente pensata per lo spazio che la ospita) del progetto Cloud Cities di Tomás Saraceno.
Artista ed architetto di origine argentina, Saraceno lavora con il suo staff multiculturale di oltre 20 persone ad istallazioni visionarie che il pubblico può sperimentare, diventando elemento fondamentale ed imprescindibile delle sue realizzazioni. Alle sue opere, solo in apparenza ludiche, sottende una riflessione profonda sui temi cruciali della contemporaneità: sostenibilità, ambiente, tecnologia ... Si tratta di opere ispirate alla tradizione dell’utopia urbanistica e dell'architettura radicale del Novecento, che nascono dal desiderio di creare strutture aeree abitabili dall’uomo, energeticamente autosufficienti e a basso impatto. Vincitore del nuovo progetto di residenza del CAST Center for Art, Science & Technology del MIT (Massachussets Institute of Technology) di Boston, l'artista lavorerà infatti insieme a studiosi e tecnici alla fattibilità di un modello abitativo di biosfera fluttuante.
© Hangar Bicocca
L’opera d’arte dell’allestimento milanese si può godere in due differenti modalità: dal basso, osservando stupefatti - con naso all’insù, bocca aperta e ben ancorati a terra - i movimenti impacciati delle persone che sembrano volare/nuotare nell'aria; oppure immergendosi dall'alto direttamente nella struttura ondeggiante. Naturalmente Vorrei - che era presente il giorno dell’inaugurazione insieme ad altre 2.000 persone - ha scelto di vivere la vera esperienza artistica e di interagire all’interno dell’installazione con gli altri visitatori.
On Space Time Foam è un’immensa bolla fluttuante realizzata con una pellicola in PVC trasparente sospesa tra i 14 e i 20 metri dal suolo, inserita tra le pareti del Cubo dell’Hangar e costituita da tre strati calpestabili che coprono l’intero spazio interno dell’edificio. Ad ogni movimento delle persone, massimo 10 per le tre zone, l’opera muta con “effetto farfalla”, gonfiandosi e sgonfiandosi e i suoi 1200 mq cambiano continuamente forma.
© Hangar Bicocca
Superato il vasto spazio che accoglie i Sette Palazzi celesti di Anselm Kiefer e l'installazione audiovideo di Carsten Nicolai (approfittatene, ancora fino al 2 dicembre!) occorre armarsi di un po’ di pazienza, leggere attentamente e sottoscrivere il Regolamento per l’accesso ai piani superiori dell’opera d’arte: sei pagine di stringenti e puntuali norme di precauzione e di sicurezza (non si può accedere se si pesa più di 100 kg). Dopo questa formalità si guadagna il gettone con l’orario di salita alla struttura e all’ora indicata l’esperienza sensoriale ha inizio. Si percorrono le rampe metalliche che conducono alla zona superiore, ci si spoglia di scarpe e oggetti appuntiti (cinture, gioielli …), si chiude tutto negli armadietti e si attende il segnale delle “severe” guide alpine per calarsi attraverso delle scalette da piscina nella nuvola. Non più di 5 minuti a strato mi raccomando ! Il cuore batte forte guardando le persone che sembrano in balia di un mare in tempesta mosso al rallentatore, ma una volta toccata la superficie della membrana con i piedi tutto si calma e ci si lascia andare con il corpo e con la mente. Così in equilibrio precario si gattona, si galleggia e si avanza, osservando, scherzando con gli altri visitatori immersi nei tre acquari sovrapposti. Abbandonarsi a questo involucro, a dispetto dell'altezza e della difficoltà a muoversi, rassicura, dà un senso di calda accoglienza e di condivisione con tutti coloro che stanno vivendo la comune sperimentazione. Libertà, leggerezza, fatica, superamento dei propri limiti, un po' di paura (in particolare al livello più basso) e una gran voglia ritornare, sono le sensazioni che, chi scrive, ha provato nella bolla.
Mostra gratuita (come tutti i servizi dell'Hangar Bicocca) e rassegna di film scelti dall’artista e dal suo staff, che si collocano in un territorio al confine tra il mondo della fantascienza, il cinema d’animazione e il documentario. Tutti i giovedì alle 21.00 fino al 7 dicembre con ingresso libero fino esaurimento posti. Qui il programma delle proiezioni: http://www.hangarbicocca.org/hb-public/news-eventi/rassegna-d-autore-i-film-scelti-da-tomas-saraceno/
Un paio di consigli: indossare abiti comodi, tenere il cellulare in tasca per scatti da ricordare per sempre.
Per chi vuole approfondire: http://www.tomassaraceno.com/
Notizie sull' Hangar Bicocca e i suoi servizi nella recensione di Vorrei: http://vorrei.org/recensioni/6373-hangar-bicocca.html
On Space Time Foam
mostra di Tomás Saraceno, a cura di Andrea Lissoni, progetto sostenuto da Pirelli.
Hangar Bicocca
Indirizzo: Via Privata Chiese, 2 Milano
Telefono: 02 66111573
Twitter: @hangarbicocca
Facebook: https://www.facebook.com/HangarBicocca
Orari:da giovedì a domenica dalle 11.00 alle 23.00
Come arrivare da Monza
Mezzi Pubblici
Treno Fs fino alla Stazione Greco Pirelli, poi prendere il bus 87 (direzione Sesto Marelli) e scendere alla fermata via Chiese-via Piero e Alberto Pirelli; in alternativa andare a piedi, uscendo dalla Stazione a destra, percorrendo tutta la via Sesto San Giovanni (10 minuti).
Automobile
a) prendere viale Lombardia, proseguire su viale Fulvio Testi, poi dopo circa 3 km girare a sinistra e imboccare via Chiese.
b) percorrere viale Lombardia, proseguire su viale Fulvio Testi, all'incrocio di Bresso girare a sinistra e dopo 100mt girare a sinistra imboccando viale Sarca, poi dopo circa 2,5 km girare a sinistra per via Chiese.
c) da Corso Milano proseguire su via Borgazzi, dopo circa 2km alla rotonda prendere la 1a uscita e immettersi nello svincolo A52 per Meda/Como, prendere l'uscita verso Cinisello B. Sud/Viale Brianza/Milano/Viale Zara, imboccare viale Lombardia, proseguire su viale Fulvio Testi, poi dopo circa 3 km girare a sinistra ed entrare in via Chiese.
d) prendere l'autostrada A4 Torino – Venezia. Uscire a Milano Viale Zara, direzione centro, proseguire per Viale Sarca, poi dopo circa 2,5 km girare a sinistra ed eccovi in via Chiese.