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 Teatro. L'assurdo di Bernhard in un ricco interno borghese

 

L'

assurdo va in scena al Teatro della Cooperativa di Milano e porta la firma di Thomas Bernhard, grande drammaturgo austriaco del 1900, che, in Ritter, Dene, Voss, si prende gioco delle convenzioni borghesi di una ricca famiglia. I protagonisti sono tre: Ritter e Dene, le due sorelle attrici, e Ludwig (Voss), il fratello filosofo 'anti-artista' che vive in manicomio. La pièce è ambientata nel lussuoso salotto di famiglia, intorno al lungo tavolo rettangolare dove i tre fratelli cenano dopo il ritorno di Ludwig, prelevato dal manicomio dalla sorella maggiore nella speranza che rimanga a casa con loro. Sin da subito, tuttavia, è chiaro che non sarà una classica cena familiare bensì un grottesco e tragi-comico susseguirsi di battute, voli pindarici e gesti inconsulti che catapultano lo spettatore in una realtà invertita e sovvertita dagli inaspettati esiti scenici. La forza portante è nel testo, nell'uso straordinario che Bernhard fa delle parole, nelle scelte lessicali al limite dell'assurdo ('catafalchismo'), nella strutturazione e destrutturazione della frase, nella ripetizione ossessiva e compulsiva di alcune parole e frasi ( 'andare a Londra e morire soffocato a Londra'). Quindi i personaggi, la cui caratterizzazione è portata all'estremo sia a livello fisico che comportamentale. I gesti sono ripetuti, chiari, esasperati e creano un climax di tensione e attese che tengono lo spettatore per quasi due ore sul filo del rasoio e della risata. Il ménage a trois è sfrontato, incestuoso e svela la decadenza dei costumi di una certa borghesia industriale austriaca. Il risultato è brillante e esilarante. Onore al merito per i tre attori, Valerio Bongiorno, Piero Lenardon e Carlo Rossi che esaltano le qualità testuali dell'opera con un interpretazione volutamente sopra le righe. Onore a Renato Sarti che dirige sapientemente i tre attori, dettando i giusti tempi. Brillante l'idea scenica di appendere alle tre pareti i ritratti di famiglia... Ritratti molto particolari!

Consigliato a tutti, non solo a chi ama Beckett, Ionesco e il teatro dell'assurdo.

 

dal 12 febbraio al 3 marzo 2013
PRIMA NAZIONALE

coproduzione Teatro della Cooperativa – Teatro de gli Incamminati
con il sostegno di Regione Lombardia - Progetto NEXT 2012

RITTER, DENE, VOSS
di Thomas Bernhard
traduzione Eugenio Bernardi
regia Renato Sarti
con Valerio Bongiorno, Piero Lenardon, Carlo Rossi
scene e costumi Carlo Sala