Scegli la storia che ti è piaciuta di più della piccola raccolta di racconti inediti curata da Vorrei e Novaluna e dedicati al Parco di Monza. Sabato 2 febbraio 2019 la proclamazione del vincitore con gli autori e i curatori presso la Biblioteca Civica di Monza
Storie del Parco è una piccola ma preziosa raccolta di racconti pubblicata in occasione del Festival del Parco di Monza 2018. Curata da Novaluna e dalla rivista Vorrei con la collaborazione della Fondazione Rovati, ha visto assegnare a cinque scrittori e una illustratrice il compito di cimentarsi con quel “luogo dell'anima” che è il bellissimo Parco di Monza.
Dome Bulfaro, Sabrina Campolongo, Arianna Giancani, Anna Mosca e Michela Tilli più l'illustratrice Elisabetta Cagnolaro hanno così scritto e disegnato nuove storie per l'occasione. Le copie del libricino sono ora disponibili in regalo nelle biblioteche di Monza. Se ancora non hai la tua copia, affrettati. Potrai così votare su questa stessa pagina per il tuo racconto preferito entro le 24 dell'1 febbraio 2019.
Sabato 2 febbraio alle 18 proclameremo il vincitore in occasione di una presentazione al pubblico presso la Biblioteca Civica, in via Padre Reginaldo Giuliani, 1/A, a Monza.
Ma non finisce qui. Nella prossima edizione di Storie del Parco sarà pubblicato il racconto vincitore di I documenti raccontano, un concorso letterario che si rivolge a quattro categorie di concorrenti: Categoria A - Studenti iscritti alle scuole secondarie di 1° grado di Monza; Categoria B - Studenti iscritti alle scuole secondarie di 2° grado di Monza; Categoria C – Studenti iscritti alle scuole secondarie di 1° e 2° grado a indirizzo artistico e alle accademie d’arte Categoria D - Adulti iscritti al Sistema BrianzaBiblioteche* (l'iscrizione è gratuita). Qui troverai tutte le informazioni su come partecipare e sui premi.
*L’iscrizione a BrianzaBiblioteche è gratuita e può essere effettuata presso tutte le biblioteche di Monza.
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Storie del Parco 2018
La votazione è conclusa.
Il Parco raccontato
Antonio Cornacchia
A thing is a thing not what is said of that thing. Una cosa è una cosa, non quel che si dice di quella cosa. È scritto in un angolo dello specchio del camerino di Riggan Thomson/Micheal Keaton nel bellissimo Birdman di Alejandro González Iñárritu. In un tempo di narrazione e apparenza, prima ancora che di sostanza e consistenza, Il Parco di Monza è il Parco di Monza, certo, e poi?
È anche quello che raccontiamo di esso e con esso, attraverso le parole, le foto, le illustrazioni. Nei ricordi reali e in quelli rivelati lungo lo scorrere delle dita sulla tastiera dei cinque autori chiamati a cimentarsi con il Parco narrato per questo primo volume. Fra uno e l’altro, le illustrazioni di Elisabetta Cagnolaro (racconto a sé, non didascalie), per un totale — sorprendente — di sei visioni del Parco molto personali e differenti. Il Parco come elemento narrativo, questa la sfida lanciata loro. Cinque donne e un uomo che il Parco lo conoscono assai bene e lo vivono in modi assai differenti. Cinque voci che ci aiutano a conoscerci e riconoscerci lungo i sentieri di un iper-luogo, antitesi degli anonimi non-luoghi dalle storie senza anima raccontate nelle cattedrali del consumo.
Che abbiate o meno fiducia nelle parole, buona lettura.
Storie del Parco 2018
Racconti di Dome Bulfaro, Sabrina Campolongo, Arianna Giancani, Anna Mosca e Michela Tilli
Illustrazioni di Elisabetta Cagnolaro
A cura di Annalisa Bemporad e Antonio Cornacchia
Realizzato da Novaluna e Vorrei in occasione dell’edizione 2018 del Festival del Parco di Monza
Dome Bulfaro (Bordighera - IM, 1971, www.domebulfaro.com), poeta, performer, artista, docente, editore, è tra i più attivi nello sviluppo della poesia performativa e del filone del TeatroPoesia. Su invito degli Istituti Italiani di Cultura ha rappresentato la poesia italiana in Scozia (2009), Australia (2012) e Brasile (2014). Ha cofondato la LIPS, Lega italiana poetry slam e ha raccontato il movimento slam, internazionale e italiano, nel libro Guida liquida al poetry slam (2016).
Elisabetta Cagnolaro ha lavorato come illustratrice per molte case editrici e a Monza nella Mostra di Illustrazione di Sarmede. Nelle illustrazioni fa uso di foto antiche recuperando figure che sembrano riprender vita, facendo nascere originali associazioni di idee e racconti. Come guida turistica collabora col Museo del Duomo di Monza. Temi amati sono Virginia de Leyva, Alda Merini, Manzoni, la Pinacoteca Ambrosiana.
Sabrina Campolongo è nata in provincia di Milano e vive a Monza, dove lavora come traduttrice e tiene corsi di traduzione letteraria e di scrittura creativa. Ha pubblicato la raccolta di racconti Balene bianche (Michele di Salvo, 2007), il Cahier di viaggio Unessential Dublin (2010) e i romanzi Il cerchio imperfetto (Creativa Edizioni, 2008), Il muro dell’apparenza (Historica Edizioni, 2008) e Ciò che non siamo (Edizioni Paginauno, 2016).
Arianna Giancani, nata a Palermo nel 1983, si è trasferita a Monza a tre anni. Ha frequentato il liceo classico e la facoltà di Legge, abilitandosi all’avvocatura. Ha scelto, però, di occuparsi di formazione, pur restando in ambito legale. Da qualche anno ha spostato il baricentro del suo lavoro sulla scrittura, muovendo il primo passo con Il male minore (Ensemble); nel 2017 è stato pubblicato il suo secondo romanzo I morti di Amelia (Ensemble).
Anna Mosca poetessa e artista concettuale originaria di Arcore vive tra gli Stati Uniti e l’Italia. Ha al suo attivo tre libri di poesie monografici pubblicati, di cui due bilingue. Docente di Accademia Artistica a Milano al momento vive un periodo sabbatico dedita unicamente alla poesia. Fondatrice di Poesia Singolare Femminile. Dal 2011 conduce un blog di poesia bilingue molto seguito www.annamosca.com
Michela Tilli (Savona 1974) vive a Monza. Scrive racconti, romanzi (La vita sospesa, Tutti tranne Giulia, ed. Fernandel e Ogni giorno come fossi bambina, Basta un attimo, Garzanti) e testi teatrali (La morte balla sui tacchi a spillo, con Silvana Fallisi diretta da Corrado Accordino, L5S1-Una storia naturale, con Alessia Vicardi e Opinioni di un medico agnostico, per la regia di Luca Spadaro).