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Corrado Accordino presenta nel "suo” Binario 7 la commedia tratta da Martin Page. La vita di un emarginato in un mondo in cui trionfano la velocità e la superficialità, dove tutto è easy e selfie.

Non è cosa di tutti i giorni vedere in scena Corrado Accordino e ridere, ridere tanto. Mai come in Come sono diventato stupido, la sua ultima fatica che, dopo il pieno al Libero di Milano, arriva nel “suo” Binario 7 a Monza. Tratto dal libro di Martin Page, lo vede anche regista con l’assistenza di Valentina Paiano. Uno spettacolo molto divertente, capace di affrontare temi per nulla banali con brillantezza e intelligenza. Accordino, Chiara Tomei e Alessia Vicardi si alternano nei personaggi che il protagonista Antoine, interpretato da Daniele Vagnozzi, incrocia nella sua peregrinazione di giovane emarginato in cerca di omologazione, integrazione, comprensione. Che problema ha Antoine? È, a suo modo, un portatore di handicap: è troppo intelligente. E curioso. Davvero troppo se di qualsiasi cosa lo circondi deve conoscere ogni aspetto, il senso, la storia… per questo è un emarginato in un mondo in cui trionfano la velocità e la superficialità, dove tutto è easy e selfie.

Il senso di inadeguatezza. Di solito lo si associa a persone che non si sentono abbastanza belle, abbastanza spiritose, abbastanza ricche, abbastanza sicure, abbastanza intelligenti. Antoine non si sente abbastanza normale, dove la normalità significa stare abbastanza sopra e abbastanza sotto i limiti minimi e massimi che la maggioranza sopporta. I confini dell’accettazione, appunto.

Antoine, stanco di soffrire la solitudine, fa vari tentativi per colmare il suo handicap ed è così che incrocia uno zoo di figure esilaranti, dai vicini super simpa alla trainer per il suicidio. Perché sì, il registro è indubbiamente quello della commedia, ma i momenti di grandi intensità e di coinvolgimento emotivo non si fanno attendere.

 

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 Fotografie di Francesco Falciola

 

Non vogliamo dire molto altro perché la sorpresa è parte sostanziale dello spettacolo. Piacevole, ben interpretato e capace di offrire spunti di riflessione notevoli.

Diciamo solo che, come spesso nei lavori di Accordino, la musica ha un ruolo importante: sia quando l’elettroencefalogramma segna super-attività, sia quando rasenta la letargia della stupidità. Su Armstrong, album del 1999 degli Scisma, gruppo alternative italiano degli anni Novanta (ok, hanno pubblicato Musica elementare nel 2015, ma non c’è mai stata una vera reunion), c’è il brano Troppo poco intelligente, che è un po’ il contraltare di questa drammaturgia di Corradino.

 

ringrazio dio che mi ha fatto troppo poco intelligente
dio mi ha fatto troppo poco intelligente
davanti a me la guarigione fuoco nel fuoco nell’infinito
non leggo mai non studio mai non parlo mai
nel mio essere come esplodere di noia

  

Come sono diventato stupido

dal romanzo di
Martin Page

con
Corrado Accordino
Chiara Tomei
Daniele Vagnozzi
Alessia Vicardi

scene e costumi
Maria Chiara Vitali

aiuto regia
Valentina Paiano

drammaturgia e regia
Corrado Accordino

produzione
Compagnia Teatro Binario 7

1-4 febbraio 2018
Teatro Binario 7 Monza

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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