un mondo raro

BandAutori 51. In questo numero il progetto dei due cantautori siciliani in onore della grande artista messicana. Per "Libri che suonano" andiamo a ballare l'italo-disco.

Dimartino & Fabrizio Cammarata “Un mondo raro” (Picicca Dischi)

Dimartino e Fabrizio Cammarata sono due cantautori tra i migliori della loro generazione, quella nata a inizio anni ’80. Pur avendo entrambi origini siciliane le loro carriere e la loro poetica sono sempre state abbastanza diverse, col primo più aderente alla linea cantautorale “anni zero”, seppur con testi molto meno paraculi della media, e il secondo più proiettato verso atmosfere da ballate rock americane miscelate ad un forte spirito mediterraneo. Un viaggio in Messico ha però unito le loro traiettorie, portandoli a sviluppare un progetto assieme, dedicato a Chavela Vargas, la mitica cantante centramericana, poco nota in Italia ma punto fermo della cultura del suo paese di origine. Non so se questo loro disco, accompagnato anche da un libro biografico sulla cantante scritto a quattro mani e in uscita per La Nave Di Teseo, servirà a portare agli onori delle cronache Chavela anche dalle nostre parti: posso però dire che si tratta di un’opera davvero bella, sentita e vera, capace di rendere il giusto onore alla grande interprete che intende omaggiare. Le dieci cover incluse nell’album, tutte tradotte in italiano, sono infatti rispettose dello spirito originario, in quanto trasudano passione, senso di colpa e di redenzione, amore, carnalità e ribellione attraverso i sentimenti, le caratteristiche fondanti del canto di Chavela. Oltre a questo, a garanzia dell’origine controllata dell’operazione, ad accompagnare Dimartino e Cammarata sono stati i Macorinos, i chitarristi che suonavano con la Vargas. I brani migliori sono “Le cose semplici”, già reinterpretata da Vinicio Capossela, “Croce di addio”, che si lega all’attualità parlando di amore ed emigrazione, e “Verde Luna”, struggente come poche. Un progetto lontano mille miglia da quanto proposto dai loro coetanei, e per questo ancor più meritevole di lode. Bravi e coraggiosi. Voto: 8 (Fabio Pozzi)

 

 

ASCOLTI E RI/ASCOLTI tra i dischi di ieri e di oggi

Baustelle “L’amore e la violenza (Voto: 8), Giovanni Ferrario Alliance “Places Names Numers” (Voto: 8), Giulia Millante “Moonbeat Parade” (Voto: 7), Filippo “Bluesboy” Barontini (Voto: 6), Avvoltoi “Il nostro è solo un mondo beat” (Voto: 5.5) – Massimo Pirotta

Cibo “Capolavoro” (Voto: 5), Montauk “Vacanza\Gabbia” (Voto: 7), Maler “Dell’ora o del mai” (Voto: 6,5), Fabrizio Cammarata & The Second Grace “Rooms” (Voto: 7,5), Dimartino “Un paese ci vuole” (Voto: 6,5) – Fabio Pozzi

 

NOVITA’ E RISTAMPE DISCOGRAFICHE

Acqua Libera “Acqua Libera”, Ada Montellanico “Abbey’s Road”, Al Bano “Di rose e di spine”, Alice Paba “Se fossi un angelo”, Antonio Agnello “Vecchia biro”, Antonio Maresca “Aspettam’ ancora”, Ardecore “Vecchia Roma” (Lp),  Banco del Mutuo Soccorso “Canto di primavera” (Lp), Blindur “Blindur”, Brunori Sas “A casa tutto bene”, Cesare Basile “U fujutu su nesci chi fa”, Chiara “Nessun posto è casa mia”, Claudio Conti “Saltworks”, Claudio Lolli “Il grande freddo”, Demonology HiFi “Inner Vox”, Diego Esposito “E’ più comodo se dormi da me”, Diodato “Come siamo diventati”, Dome La Muerte E.X.P. “Lazy Sunny Day”, Donella Del Monaco & Paolo Troncon “Venetia & Anima”, Edda “Graziosa utopia”, Elodie “Tutta colpa mia”, Enzo Avitabile “Black Tarantella”, “Festa farina e forca”, “Sacro Sud”, “Salvammo ‘o mundo”, Estetica Noir “Purity”, Ezio Bosso “And The Things That Remain” (3 Lp), Fabrizio Moro “Pensa”, Fast Animals And Slow Kids “Forse non è la felicità”, Francesco De Gregori “Sotto il vulcano. Live a Taorimina”, Gigi D’Alessio “24 febbraio 1967”, Gigi Masin “Les nouvelles musique de chambre”, Giorgio Poi “Fa niente”, Giorgio Rossini Quintet “Sguardi jazz su Francesco Guccini”, Giovanni Mirabassi “Live In Germany”, Giusy Ferreri “Girotondo”, Gnu Quartet “Untitled”, Il Diluvio “Il Diluvio”, Il Papi e Il Presidente “Storie”, Ivan Graziani “Rock e ballate per quattro stagioni” (3cd box set),  J-Ax & Fedez “Comunisti con il Rolex”, Jumbo “DNA” (Lp), “Vietato ai minori di 18 anni?” (Lp), Kill Karma “La mente è un’arma”, Le Orme “Amico di ieri” (Lp), “Storia o leggenda” (Lp), “Verità nascoste” (Lp), Lele “Costruire 2.0”, Lowlow “Redenzione”, Luca Vagnini “L’invisibile”, Luigi Tenco “Lontano, lontano nel tempo” (3cd box set), Maledetta Dopamina “Maledetta Dopamina”, Marco Masini “Spostato di un secondo”, Mario Trabucco “A Long Trip/With You”, Matteo Vallicelli “Primo” (Lp),  Mecna “Lungomare paranoia”, Meta Ermal “Vietato morire”, Metharia “Questo è il tempo”,  Michele Zarrillo “Vivere e rinascere”, Mistonocivo “Superego”, Mixland Jazz Band “Going Ahead”, Musica Nuda “Leggera”, Piotta Feat. Danno “La forza che scorre EP” (Lp), Roberta America “Non smettere mai di sognare”, Roberta Giallo “L’oscurità di Guillaume”, Rockin’1000 “That’s Live In Cesena 2016”, Ron “La forza di dire sì”, Roulette Cinese “Elle Pi”, Rusties “Dove osano i rapaci”, Samuel “Il codice della bellezza”, Sergio Sylvestre “Sergio Sylvestre”, Spartiti “Servizio d’ordine EP”, Toca Fierro Band “Il tempo delle lazzarelle”, Tommi e Gli Onesti “Mind Kontrol Ultra”, Ustmamò “Duty Free Rockets”, Viola Valentino “Eterogenea Live 2016”, Wells Fargo “Watch Out!” (a cura di Massimo Pirotta)

 

LIBRI CHE “SUONANO”. Un estratto

diana est

 

Italo-Disco ’70-’80. La musica da discoteca prodotta in Italia è sempre stata un genere che si è mosso a lato dell’industria tradizionale, e i cui prodotti, per lo più cantati in lingua inglese, sono destinati soprattutto, al mercato estero. Negli Anni 70, durante l’esplosione della disco-music, dall’Italia uscirono dischi firmati Kano, Klein & M.B.O., Change, e altri nomi di fantasia dietro i quali si celavano produttori e musicisti come Mauro Malavasi, Stefano Pulga, Luciano Ninzatti. La dance-music italiana di quel periodo è stata più volte citata dai dj’s americani come genere di determinante influenza. Nel corso degli Anni 80, decaduto il fenomeno “disco”, la musica da ballare italiana ha comunque trovato il suo territorio di sviluppo grazie alla nascita di etichette discografiche specializzate come la X-Energy e la Best Records e all’incontro tra ritmo e melodia. E’ questa la caratteristica musicale di un genere riconosciuto e rispettato dal mercato discografico internazionale (…) nell’89 la house-music italiana è diventata un fenomeno di moda in Inghilterra dove alcuni brani hanno raggiunto lusinghiere posizioni nelle classifiche, e dove ogni oscuro “mix” trova il favore dei dj’s solo grazie al fatto che è “italo-house” (…)  La dance italiana viene distribuita anche sul mercato statunitense, mentre in Italia i prodotti di questo genere rimangono discograficamente circoscritti a distribuzioni indipendenti. (Lalla Cantore, da “Il dizionario della canzone italiana” di autori vari, Armando Curcio Editore 1990)

Gli autori di Vorrei
Fabio Pozzi & Massimo Pirotta