BandAutori 50. Un numero speciale per i (circa) quarant'anni del punk: una discografia bizzarra ma ragionata, una di cuore e "Libri che suonano" con la storia delle Clito, un esempio del clima di quegli anni.
1977, anno di grossi cambiamenti nel mondo e in Italia. L’anno del movimento, dei carrarmati in centro a Bologna, del terrorismo. Ma anche un anno di musica nuova e di rottura con il progressive che faceva la parte del leone da almeno un lustro, accompagnando manifestazioni e discussioni degli anni ’70. Da oltremanica arriva anche dalle nostre parti il punk. Il suo impatto con l’Italia non è facilissimo, non viene capito da molti, anche tra quanti si ritenevano particolarmente innovativi ed aperti di mente. Ma pian piano si radica, si fa strada nei cuori e nelle menti di una generazione con sempre meno punti di riferimento e dopo quarant’anni è ancora lì. Non è mai stato un fenomeno mainstream come altrove, ma forse questo l’ha salvato dai tour di reunion (a parte qualche band hardcore) e dalle troppe celebrazioni che altrove ne stanno tradendo lo spirito. Noi lo celebriamo con semplicità, tre accordi e via, ripescando una discografia bizzarra e ragionata dei primi anni punk italiani, con anche qualche germe anticipatorio del biennio 1975-76 (perché qualche genio avanti sui tempi ce l’avevamo anche noi), aggiungendoci i nostri dischi preferiti di goni tempo legati al genere e con un “Libri che suonano” che racconta una storia unica ma al tempo stesso tipica della temperie di quegli anni. Anarchy anche qui dunque, non solo in the UK! (Fabio Pozzi)
DISCOGRAFIA BIZZARRA
PUNK, POST-PUNK, NEW WAVE E ALTRO (1975-1982)
a cura di Massimo Pirotta
451 “Ho in mente te” (45 giri), A.T.R.O.X. “The Night’s Remains”, AA.VV. “Bologna Rock ‘79” (musicassetta), AA.VV. “Gathered”, AA.VV. “Il Concerto. Omaggio a Demetrio Stratos”, AA.VV. “Matita emostatica”, AA.VV. “Onda 400” (45 giri EP), AA.VV. “Parco Lambro ‘76”, AA.VV. “Punk At La Scala. Milan 1978-1981: The Drama”, AA.VV. “Punk c’est ca! 1977-1981”, AA.VV. “Raccomandato di vinile”, AA.VV. “Rock ‘80”, AA.VV. “Rockgarage” (45 giri EP), AA.VV. “Schiavi nella città più libera del mondo” (45 giri EP), AA.VV. “Sexy, Ipnotico”, AA.VV. “The Great Complotto Pordenone”, Alberto Camerini “ Cenerentola e il pane quotidiano”, “Gelato metropolitano”, “Comici cosmetici”, “Rock’n’Roll Robot” (45 giri), “Alberto Camerini”, “Rita e Rudy”, “Tanz bambolina” (45 giri), “Rockmantico”, Andrea Liberovici “Oro”, “Liberovici”, Andrea Tich “Masturbati”, Art Fleury “L’overdose” (45 giri), “I luoghi del potere”, “The Last Album”, “Hard Fashion Girls”, Band-Aid “No Autostop”, “Due”, Beppe Starnazza e I Vortici “Che ritmo!”, Billy Blade & The Electric Razors “I See My Baby Standing On A Plane” (45 giri), Bisca “Bisca” (EP), Blocco “Fumetto rock” (45 giri), “Italian Seltz Rock Band”, Bryan Kazzaniga’s Rockabilly Rebels “Babylonia” (45 giri), Cafè Caracas “Tintarella di luna” (45 giri), Central Unit “Loving Machinery” (EP), Chelsea Hotel “We’re All Gonna Die!!!”, Chrisma/Krisma “U” (12”), “Chinese Restaurant”, “Hibernation”, “Many Kisses” (45 giri)”, “Cathode Mama”, “Clandestine”, Confusional Quartet “Volare (nel blu dipinto di blu)” (45 giri), “Confusional Quartet”, “Confusional Quartet” (EP), “Guitar & Some Other Devices”, Decibel “Indigestione Disko” (45 giri), “Decibel (Punk)”, “Contessa” (45 giri), “Vivo da re”, Demetrio Stratos “Metrodora”, “Cantare la voce”, “Recitarcantando”, Dirty Actions “Rosa shocking” (45 giri), Elektroshock “Asylum”, Enrico Ruggeri “Champagne Molotov”, Eu’s Arse “Lo Stato ha bisogno di te?” (45 giri EP), Faust’O “Anche Zimmermann” (45 giri), “Suicidio”, “Poco zucchero”, “J’accuse… amore mio”, “Out Now”, “Faust’O”, Flo & Andrew “Take Suicide” (EP), Frigidaire Tango “The Cock”, Gags “The S/M” (EP), Gaznevada “Nevadagaz” (45 giri), “Sick Soundtrack”, “Dressed To Kill” (EP), “Ragazzi dello spazio” (45 giri), Giorgio Zito Diesel “Un posto all’inferno”, Hi-Fi Bros “I fratelli Hi-Fi” (EP), “Punto amaro” (12”), Ivan Cattaneo “Uoaei”, “Primo secondo frutta (Ivan Compreso)”, “Super Ivan”, “Urlo”, “2060 Italian Graffiati”, “Ivan il terribile”, Jo Squillo “Schizzo schizzo” (45 giri), “Girls senza paura”, “Africa” (45 giri), Johnson Righeira “Bianca Surf” (45 giri), Judas “Judas”, Kandeggina Gang “Sono cattiva” (45 giri), Kaos Rock/Kaos “Basta basta” (45 giri), “Oh! Caro amore” (45 giri), “W.W.3”, “Shake”, Kerosene “Kerosene” (EP), Lightshine “Lighshine” (EP), Luti Chroma “Siamo tutti Dracula” (45 giri), “Luti Chroma”, Magazzini Criminali “Crollo nervoso”, Maurizio Marsico/Monofonic Orchestra “Music Designs” (EP), “Silver Surfer” (12”), “Invito a letto/Invito a cena” (45 giri, condiviso con la Naif Orchestra), Naif Orchestra “Io vorrei essere la torre di Pisa” (45 giri), “Broad-Line Rock”, Neon “Tape Of Darkness”, Not Moving “Strange Dolls” (45 giri EP), Pale TV “Night Toys” (45 giri), “Blue Agents”, Rancid X “Voices”, Rats “C’est disco”, Revolver “Revolver”, Roberto “Freak” Antoni “L’incontenibile Freak Antoni (box set di cinque 45 giri), Skiantos “Inascoltabile” (musicassetta), “Io sono un autonomo/Karabignere Blues” (45 giri), “MonoTono”, “Kinotto”, “Pesissimo!”, “Fagioli” (45 giri), Sorella Maldestra “Cadavere” (musicassetta), Stupid Set “Hello I Love You” (45 giri EP), “A Soft Parade” (12”), “Rangoon Patrol” (12”), “Hear The Rumble” (con Enrico Serotti, 12”), Tampax/Hitler SS “EP”, Take Four Doses “Vita di strada”, Undeground Life “Noncurance” (45 giri), “Fiori del male” (musicassetta), “Cross” (EP), Vanadium “Metal Rock”, Windopen “Windopen Rock” (musicassetta), “Sei in banana dura” (45 giri), X-Rated “Blockhead Dance” (45 giri)
PUNK, POST-PUNK E ZONE LIMITROFE. I nostri album preferiti
In ordine casuale: Banda Bassotti “Figli della stessa rabbia”, Carnival Of Fools “Blues Get Off My Shoulder”, CCCP-Fedeli alla Linea “Affinità e divergenze tra il compagno Togliatti e noi. Del conseguimento della maggiore età”, Chrisma “Chinese Restaurant”, Clem Sacco “Clem Sacco In Action”(un precursore, diversi anni prima e a sua insaputa), Crash Box “Finale”, Decibel “Decibel (Punk)”, Franti “Il giardino delle 15 lune”, Gang “Barricada Rumble Beat”, Gaznevada “Sick Soundtrack”, Indigesti “Osservati dall’inganno”, Kim Squad & The Dinah Shore Zeekapers “Young Bastards”, Kina “Irreale realtà”, Negazione “Lo spirito continua”, Not Moving “Sinnermen”, Offlaga Disco Pax “Socialismo tascabile”, Raw Power “After Your Brain”, Ritmo Tribale “Kriminale”, Skiantos “MonoTono”, Ustmamò “Ustmamò” (Massimo Pirotta)
Altro “Aspetto”, Caso “La linea che sta al centro”, CCCP-Fedeli alla Linea “Affinità e divergenze tra il compagno Togliatti e noi. Del conseguimento della maggiore età”, Derozer “Alla nostra età”, Diaframma “Siberia”, Erode “Tempo che non ritorna”, Fichissimi “Un mondo fichissimo”, Fine Before You Came “Sfortuna”, Kina “Irreale realtà”, Los Fastidios “Contiamo su di voi”, Nabat “Un altro giorno di gloria”, Negazione “Lo spirito continua”, Nerorgasmo “Nerorgasmo”, Peawees “Dead End City”, Prozac+ “Acidoacida”, Skiantos “MonoTono”, Sottopressione “Così distante”, The Leeches “Fun Is Dead”, The Manges “Go Down”, Tre Allegri Ragazzi Morti “Mostri e normali” (Fabio Pozzi)
LIBRI CHE “SUONANO”. Un estratto
A cura di Massimo Pirotta
Clito. Nascono a Milano nel lontano 1977, dalla mente fervida di Luisa Vecchiet. Luisa, in seguito Elettra Sax, in quel periodo è una ragazza “depressa e annoiata”, “femministizzata” e “con la voglia di fare qualcosa con e per le donne…”. “Io ero stata una hippy precoce e, a soli 16 anni, con un amico partecipai al festival di Re Nudo a Zerbo nel 1972. Al festival del Parco Lambro invece non c’ero andata perché impegnata nel mio secondo grande viaggio – in Nord e Centro America, il primo fu nel 1973 in Nepal – al ritorno dal quale, per un breve periodo vissi l’esperienza degli indiani metropolitani, ma intanto stavo maturando l’idea del gruppo rock di donne e l’anno dopo il destino mi fece incontrare provvidenzialmente una bassista. Facevamo entrambe le trimestrali alle poste: era Eliana Gramegna alias Olivia Jean Tonic, ancora negli Aedi… Così mi immaginai sassofonista e decisi di andare a ricercare una brava chitarrista che avevo intravisto all’opera alcuni anni prima in una cantina frequentata da musicisti capelloni. Era Daniela Tosi – non ancora Norma Lloyd – e la convincemmo a comprarsi finalmente una chitarra. Eravamo solo in tre ma il gruppo era nato. Perché da hippie era diventata punk? Perché ero stata una hippie molto precoce… e quando scoppiò il movimento punk avevo solo 22 anni, anche se me ne sentivo molti di più e in fondo per me era come vivere una seconda giovinezza… comunque io non mi vestii mai totalmente da punk, ma ero piuttosto new age, infatti avevo sempre detestato il nero, amavo i colori, ma era l’idea di creatività e libertà, di prendere in mano la propria vita, a piacermi del punk. Comunque ero/eravamo delle punk femministe… abitavamo in una casa occupata di sole donne separatiste… avevamo una nostra sala prove, costruita da noi, facevamo tutto da noi in quella casa: dai lavori elettrici a quelli idraulici… nella nostra casa passavano anche molte donne straniere e si facevano delle belle feste a base di musica, ma non punk, la nostra chitarrista poteva suonare qualunque cosa con la chitarra acustica… io prendevo il flauto dolce e altre si mettevano ai bonghi, c’era anche una violinista canadese e la serata proseguiva fino a notte fonda. Il nome Clito ce lo diede Demetrio Stratos: saputo dell’esistenza di un gruppo di sole donne, ci convocò e ci fece fare i cori nel brano “Vodka Cola” (dall’album “1978: gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano” e nei credits del disco non sapevamo che nome mettere. Così Demetrio ci propose Clito e noi accettammo… Nel frattempo incontrammo Gina Mandola, che conduceva un programma a Radio Popolare: il caso volle che noi lanciammo un annuncio tramite la radio e Francesco D’Abramo e sua moglie la misero in contatto con noi… così eravamo quattro e lei divenne la nostra cantante, Ruby Scass” (…) Il gruppo esordisce nel famoso “Sabatok Folle”, sabato 9 dicembre 1978: all’arrivo sono accolte dal coro “sceme, sceme”, alla fine prese a pallate di neve e quasi aggredite (…) In Primavera arriva la tanto sospirata batterista, Klara Lux in arte Mannite: arriva da Vicenza e ha fatto le scuole nella base NATO americana (…) Informato dell’esistenza di un gruppo rock composto da sole donne, il regista Federico Fellini le convoca a Roma per affidar loro una piccola parte nel nuovo film che sta girando, “La città delle donne” (…) Le cose evolvono rapidamente: il 23 febbraio 1980 le ragazze sono invitate a suonare a Treviso dove, nella chiesa sconsacrata di San Teonisto, viene celebrato un festival di new wave e punk italiano. La compagnia è folta (il manifesto annuncia X-Rated, Jumpers, Alternative, Metallic Overdrive, Esaurimento Nervoso, Borstal, Scontro Frontale, Total Crash, XYZ, Sexy Angels, Fhedolts, 0001, Mess, Cancer, Andy Warhol Banana Technicolor e Waalt Disney Production), l’ambiente è caldo (…) Poi si recano a Bologna dove, nell’ambito della manifestazione “Ritmicità” che vedrà anche la controversa partecipazione dei Clash, suonano a Piazza Maggiore il 24 maggio. A Bologna, entrano in contatto anche con Oderso Rubini che propone loro di incidere un singolo per l’Italian Records: vengono registrate “Se la vita è faticosa” e “Giangol”, ma il disco non uscirà mai e le registrazioni acuiscono le diversità di vedute delle ragazze (…) Le Clito suoneranno il loro ultimo concerto il 21 giugno 1980 a Carpi… (da “Lo stivale è marcio” di Claudio Pescetelli, Rave Up Book, 2013)