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Con "Vorrei essere figlio di un uomo felice" si è aperta una stagione di grande rinnovamento per il mondo teatrale cittadino. Aria nuova al Manzoni e il Binario 7 che cresce

 

La stagione 2016/2017 del Teatro Manzoni di Monza è cominciata con la prima nazionale di “Vorrei essere figlio di un uomo felice”, spettacolo in cui Gioele Dix - autore e interprete - prende a pretesto l’Odissea di Omero per sgranare un lungo rosario di divagazioni. Sul tema del rapporto padre-figlio (Ulisse-Telemaco) Dix racconta di sé studente di greco, di sé figlio unico di un genitore ingombrante, di sé padre a sua volta. Fra l’epica e il racconto umoristico il limite non c’è perché l’attore fa molta attenzione a sdrammatizzare, anzi a smitizzare tutto: Atena è sì una dea immortale ma pure una gran gnocca, Telemaco è sì il giovane che vive il dramma di un padre assente ma è anche un cretino ostinato nel ripetere una battuta scialba (che a furia di essere ripetuta diventa tormentone e finisce col far ridere). Dix entra ed esce dai personaggi, è voce narrante, è se stesso e pure spettatore. Usa assai poco lo spazio e giusto un paio di volte il corpo, per il resto si muove l’indispensabile, il necessario a tirare fuori dal cassetto un libro, un appunto e citare altri scrittori e poeti. Sta dietro la cattedra e fa il professore, di quelli capaci di non far cascare la concentrazione, di quelli che sanno chiamare l’applauso a comando, di quelli bravi a far credere di divagare troppo, mentre lo spettacolo, ops… la lezione è proprio quella lì. Quell’allontanarsi dalla traccia per ricorrere un ricordo, una barzelletta, un inciso per poi tornare al punto di partenza: il rapporto padre-figlio. Saranno anche passati i millenni, ma le grandi questioni restano quelle e sfuggirle è inutile. Ci travolgono comunque, meglio farsi trovare preparati e magari anche divertiti. Cosa che Gioele Dix, pur con le indecisioni di un lavoro ancora da mettere a punto, sa fare assai bene.

 

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Da sinistra; Paola Pedrazzini (direttore artistico del Manzoni), Gioele Dix e Francesca Dell'Aquila (Assessore alle politiche culturali di Monza)

 

Una stagione molto importante, questa appena aperta per il Manzoni. La Giunta Scanagatti alcuni mesi fa ha deciso di non cedere più la gestione a esterni, così dopo molti anni è arrivata aria nuova nel teatro più importante della città. Se le redini amministrative sono ora in mano all’Azienda speciale Scuola Paolo Borsa (che fa riferimento al Comune di Monza), quelle artistiche sono responsabilità di Paola Pedrazzini, vincitrice del concorso lanciato prima dell’estate e capace di allestire in pochissimi mesi un cartellone di grande rilievo e decisamente innovativo rispetto a quelli a cui le vecchie gestioni avevano abituato. Diciamo che ha dato una bella spolverata ad un teatro che sempre più si era accomodato sulla routine dei soliti, scontati nomi di giro e di televisione. Se non è una rivoluzione poco ci manca, perché quelle che in passato erano delle eccezioni - in stagioni prevedibili e noiose - ora ne sono l’ossatura. Intendiamoci, gli 800 posti del Manzoni bisogna comunque riempirli per cui parliamo di attori e registi molto noti (Rubini e Bentivoglio, Lella Costa e Marco Baliani, Neri Marcoré, Paolo Rossi e Laura Morante) ma a questi la Pedrazzini ha aggiunto anche scelte più coraggiose, di quelle che negli anni scorsi eravamo abituati a vedere solo sul palcoscenico del Binario7, tanto da costituire una seconda stagione parallela (si chiama “Altri percorsi”) in cui troviamo Ascanio Celestini, Pippo Delbono, Bergonzoni, Mario Perrotta e Antonio Rezza. Un deciso cambio di direzione (!) che pensiamo e speriamo possa fare un gran bene alla città, almeno a quella parte che non frequenta il Binario 7.

La città: la curiosità sta ora proprio nella risposta della città, degli abbonati abituali e di quelli nuovi a cui indubbiamente il Manzoni può adesso puntare. Monza sta cambiando davvero? sapranno i monzesi e i cittadini dei dintorni premiare il coraggio di innovare? Le premesse ci sono, la Pedrazzini ha saputo trovare l’equilibrio fra la notorietà e la qualità artistica che merita un grande teatro. Ha saputo anche mantenere un filo con le passate gestioni (lo stesso Dix e Branciaroli) che immaginiamo possa ammorbidire lo spaesamento delle sciure manzoniane. Una politica aggressiva sugli abbonamenti (vedi qui) dovrebbe aiutare. Staremo a vedere.

Non c’è dubbio, infine, che la sfida sia importante e che all’Amministrazione vada il merito di aver dato un bello scossone al fronte teatrale territoriale, con l’assegnazione dell’intero Binario 7 a chi fino a luglio aveva gestito solo la sala teatrale (ne parleremo presto) e con la nuova gestione del Manzoni. Monza, considerando anche lo straordinario successo che riscuote la stessa Scuola di teatro del Binario 7 (ex Scuola delle arti) con i suoi settecento e passa allievi, sta vivendo una new wave delle arti performative che va ad aggiungersi a quella degli spazi espositivi. Non è cosa da tutti i giorni.

 

Tutta la stagione del Teatro Manzoni di Monza, data per data

Dal 13 al 16 ottobre 2016
GIOLE DIX – Vorrei essere figlio di un uomo felice
Grande Prosa

 21 ottobre
VIRGINIA RAFFAELE – Performance
Comico 

3 novembre
ALE & FRANZ – Tanti Lati Latitanti
Comico 

9 novembre
ASCANIO CELESTINI – Laika
Altri percorsi 

Dal 17 al 20 novembre 2016
SERGIO RUBINI – Provando… dobbiamo parlare
Grande Prosa 

25 novembre
DARIO VERGASSOLA – Sparla con me
Comico

2 dicembre
DELBONO e MAGONI – Il sangue
Altri percorsi

Dal 15 al 18 dicembre 2016
LELLA COSTA – Human
Grande Prosa 

21 dicembre
FEDERICA FRACASSI – La Monaca di Monza
Eventi Speciali 

23 dicembre
I POMERIGGI MUSICALI – Gran concerto di Natale
Monza Classic

31 dicembre
NICOLA PIOVANI – La musica è pericolosa
Eventi Speciali 

7 gennaio
BALLETTO DI MOSCA – Cenerentola
Monza Classic 

13 gennaio
PIERGIORGIO ODIFREDDI – Come stanno le cose
Altri percorsi

19 gennaio
ALESSANDRO BERGONZONI – Nessi
Altri percorsi

Dal 26 al 29 gennaio
FRANCO BRANCIAROLI – Macbeth
Grande Prosa

3 febbraio
COMPAGNIA ABBATI – La Principessa Sissi
Monza Classic

4 febbraio
ANTONIO ORNANO – Crostatina stand up
Comico

Dal 9 al 12 febbraio
D’ABBRACCIO E GLEIJESES – Filumena Marturano
Grande Prosa

17 febbraio
MARIO PERROTTA – Milite ignoto
Altri percorsi

Dal 23 al 26 febbraio
NERI MARCORE’ – Quello che non ho
Grande Prosa

3 marzo
VITTORIO SGARBI – Caravaggio
Altri percorsi

Dal 9 al 12 marzo
PAOLO ROSSI – Molière: la recita di Versailles
Grande Prosa

19 marzo
COMPAGNIA REZZA – MASTRELLA – Io
Altri percorsi

Dal 23 al 26 marzo
LAURA MORANTE- Locandiera B&B
Grande Prosa

2 aprile
MAURIZIO BATTISTA – Che sarà
Comico

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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