Nel numero dell'Espresso in edicola c'è un articolo di Luca Piana sui gran movimenti che a Milano vedono coinvolti gli uomini di Formigoni e della Moratti intorno ai finanziamenti per l'Expo 2015. Un passaggio riguarda anche la Pedemontana — la grande strada che attraverserà la Brianza partendo da Bergamo e arrivando a Varese — di cui pare in dirittura di arrivo l'appalto per il primo tratto. Secondo l'autore si potrebbero prospettare conflitti d'interesse:
«Quanto la partita sia delicata lo mostra il primo appalto giunto a
un passo dall'assegnazione, quello per la progettazione definitiva
e la costruzione del primo tratto della
Pedemontana. Al termine della gara è stata stilata una
classifica che vede in testa con un'offerta da 630 milioni
l'Impregilo, società di costruzione controllata da tre pesi massimi
come la famiglia Benetton, il gruppo Ligresti e l'imprenditore
Marcellino Gavio. Si tratta di nomi che hanno determinato un
retroscena che, passato finora sotto silenzio,'L'espresso' è in
grado di rivelare.
Sull'appalto pesa il rischio di un grave conflitto
d'interessi. Gavio è azionista di minoranza della Milano
Serravalle (la maggioranza è della Provincia di Milano) e, tramite
questa, possiede la stessa Pedemontana Lombarda Spa, la società che
ha promosso la nuova autostrada e che deve proclamare il vincitore
definitivo. I Benetton, a loro volta, posseggono un'opzione per
rilevare il 32 per cento di Pedemontana. Se lo facessero, si
ritroverebbero nell'ambigua posizione di dover vigilare
sull'attività di una loro azienda (l'Impregilo), che proporrà e
costruirà le inevitabili varianti che faranno lievitare i costi.
Proprio per questo l'appalto prevedeva che i partecipanti non
potessero trovarsi "in situazioni di controllo o di collegamento,
diretto o indiretto, con Pedemontana".
Il presidente di Pedemontana, Fabio Terragni, spiega che la società
ha richiesto ai propri legali di valutare la legittimità
dell'offerta Impregilo. Nel caso di Gavio, la risposta è stata che
non ci sarebbe conflitto d'interesse. Per i Benetton
l'approfondimento è in corso. "Una volta acquisito il parere
legale, il consiglio di Pedemontana lo prenderà in esame e assumerà
una decisione", assicura Terragni. Quale sia la scelta, tuttavia,
resta il rischio di una battaglia tra ricorsi e
contro-ricorsi. Un motivo in più per cui, a Milano, i
poteri forti dell'Expo non vedono l'ora di capire su quali leve di
comando potrà contare il commissario Moratti».
Pedemontana. Ma da che parte stanno?
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