L'altra sera, alla Feltrinelli, ai tempi supplementari avremmo dovuto leggere queste righe di Gugliemo Minervini, perchè ci sembrano molto prossime a quello che La rivista che vorrei sta provando a fare.
Bisogna trasgredire. E il dono di se è l’unica trasgressione veramente sovversiva, la rottura che rovescia i presupposti non gli effetti. La vita non è forza e potere, carriera e denaro. C’è una ricchezza che separa e una ricchezza che unisce. La ricchezza di merci separa condizioni e destini. La ricchezza di relazioni congiunge persone e pensieri. Ricchezza è pienezza quando è una trama tessuta di relazioni donate. La pienezza che si avverte solo quando ricerchi il senso delle cose, di te stesso e degli altri. Di te stesso attraverso gli altri. Ci si scopre donandosi. Ci si situa donandosi.