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Disoccupati no di certo perchè sono bravi e non hanno bisogno della politica per vivere, giovani lo dice l'anagrafe, carini non ci riguarda. Alcuni dei più brillanti esponenti del Partito Democratico sempre più spesso, negli ultimi giorni, danno segni di insofferenza nei riguardi del partito che solo pochi mesi fa li presentava nelle liste elettorali per la Camera. Vuoi per la "mollezza" dell'azione di opposizione al governo, vuoi per i candidati alla segreteria nazionale dei giovani PD, vuoi per la confusione sui motivi della manifestazione nazionale del 25 ottobre prossimo. Emanuela Beacco, Giuseppe Civati, Marta Meo sono solo alcuni dei nomi degli insoddisfatti e sui loro blog non lo nascondono di certo. Una piccola selezione dei post più recenti può dare un'idea del maldipancia che affligge i giovani piddì sulla sponda settentrionale del Rubicone.

Emanuela Beacco
Studente fuoricorso e pure disoccupato.

Ecco il ricco, corposo e soprattutto brillante, curriculum vitae del candidato alla Segreteria Nazionale dei giovani del Partito Democratico.
Il ventiquattrenne Fausto Raciti, in un‘intervista rilasciata a Novella 2000 dichiara a proposito delle prossime primarie “ Se perdo, torno ad Acireale, mi rimetto a studiare visto che sono fuoricorso e mi cerco un lavoro, magari mi metto a fare il giornalista».
Ecco, bravo. Vai a lavorare.
A tutti noi, giovani democratici, da anni militanti sui nostri territori, laureati a pieni voti e stressati dal lavoro più o meno precario ci pare proprio il caso. (E io che mi ero pure bevuta la storia della meritocrazia, della competenza, della politica come passione e non "come fonte di reddito" . Che "stupida idealista".. ).
Ahimè, se questa - fatta da giovani disoccupati, che aspirano ad essere messi a libro paga della politica - è la futura classe dirigente del pd, non resta che stringerci nell'augurio di una "lunga vita" alla vecchia!

 

Giuseppe Civati
Così non va (appunto)

Mi scrive una lettrice dicendo che sto diventando troppo critico nei confronti del Partito Democratico (parla di criticismo, che mi fa anche piacere, perché mi ricorda Kant...). Forse è vero. Forse sto diventando troppo critico. Forse sono stanco e disilluso. O forse, più semplicemente, è il Pd che si sta allontanando ogni giorno di più da quel modello che tutti avevamo sperato che potesse rappresentare. Forse è il Pd - che a settembre doveva rinascere (sì, ciao) - che non riesce a qualificarsi come forza di opposizione, che stenta ad offrire una propria linea politica, incerto sulla direzione e, a volte, anche sul senso di marcia, diviso (ancora?!) tra D'Alema e Veltroni (vedrete che a Bologna, dopo l'uscita di scena di Cofferati, ci sarà un candidato dalemiano e un candidato veltroniano, bello, no?), burocratico come un ufficio postale, a volte del tutto incomprensibile. Non credo abbiate bisogno di esempi, ma non si può procedere continuamente a strappi, passare dalla letargia all'ipercinesi (dodici campagne nel solo mese di ottobre, un partito enciclopedico), sottovalutare temi di importanza decisiva (leggi: salva manager), mancare d'organizzazione in modo capillare, toppare sempre sul versante della comunicazione. Non sono io a pensarlo: sono quasi tutti, soprattutto i nostri elettori, soprattutto le persone che vivono la politica con sempre più grande disaffezione. Il mio lavoro si riduce a passare il tempo - ieri ad esempio, dalla mattina alla sera - a giustificare il partito. Spero che se ne rendano conto, anche a Roma, anche nelle stanze della politica, sempre più chiuse e impermeabili. L'ennesima campagna del Pd di questi ultimi giorni passa sotto lo slogan: «Così non va». Appunto.

 

Marta Meo
E ora tutti pronti per il crash test

E’ talmente grossa che uno dice “manco se fosse un film ci crederei”, ma siccome la realtà come si sa supera di gran lunga la fantasia sediamoci, respiriamo e leggiamo assieme (con calma) questa agenzia.
Apc-Pd/ Morando: Il 25 ottobre in piazza a sostegno del Governo
Mobilitazione per incoraggiare azione a difesa dei risparmiatori
Roma, 10 ott. (Apcom) - La manifestazione del 25 ottobre non sarà anti-governativa: lo assicura il coordinatore del governo ombra del Pd, Enrico Morando. E se nell’opposizione c’è “qualcuno che pensa di trarre vantaggio dalla crisi, si sbaglia di grosso: quando ci sono emergenze del genere - dice al ‘Giornale’ – è inevitabile che l’opinione pubblica si stringa attorno al governo”.
Per Morando, l’opposizione deve fare due cose: “Intanto incoraggiare e sostenere il governo nello sforzo che sta facendo per fronteggiare l’emergenza. E devo dire che l’iniziativa che è stata presa col decreto varato la sera scorsa per dare una risposta immediata mi sembra condivisibile. Inoltre – prosegue l’esponente Pd - dobbiamo chiedere con forza al governo che cambi il segno della sua politica economica: deve passare da una politica restrittiva e una espansiva e fortemente anti-ciclica”.
Niente cortei anti-Berlusconi dunque? “Non è una manifestazione anti-governativa. Anche perchè l’intervento messo a punto dal governo per rassicurare i risparmiatori e sostenere il sistema bancario è giusto - conclude - è quello che avevamo chiesto anche noi e dunque merita un giudizio positivo”.
Che poi c’è anche questo articolo sul Giornale
Ora, per quello che conta e serve, io voglio dire che:
CAPISCO la gravità della situazione,
CAPISCO che l’intervento messo a punto dal governo possa essere buono,
CAPISCO che in questi momenti si debba stare uniti…
e tuttavia mi permetto sommessamente di dire c’è gente (nella fanga come direbbe Zoro) che da mesi raccoglie delle firme contro i provvedimenti del governo Berlusconi e che se scenderà in piazza scenderà in piazza coerentemente con quanto ha sostenuto, firmato e fatto firmare da quando i vertici del PD hanno annunciato questa manifestazione, e cioè contro i provvedimenti del governo Berlusconi.
Vorrei anche chiarire che qualora non arrivasse una presa di distanza o un chiarimento soddisfacente su quanto affermato dal sen. Enrico Morando, per quanto mi riguarda ritengo sospese tutte le attività e le iniziative in preparazione della manifestazione del 25 ottobre.

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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