Un articolo di Laura Marinaro su Libero di oggi riporta le dichiarazione del capo della Lega Nord, Bossi, che danno ormai quasi per certo il lasciapassare del Carroccio alle prossime elezioni provinciali a favore di AN. E fin qua nulla di nuovo, la voce girava già da tempo. La novità è che al ruolo di candidato a presidente ora si associa il nome del sindaco di Carate Brianza, Marco Pipino (nella foto, tratta da ilmale.ilcannocchiale.it). Dario Allevi, che molti davano come candidato sicuro, sarebbe in ribasso perchè «non soddisferebbe appieno i colonnelli Roberto Alboni e Ignazio La Russa». Insomma un Pipino fa le scarpe al vicesindaco di Monza?
Sull'altra sponda continua a non trovare ostacoli il nome di Ponti, l'assessore provinciale la cui rincorsa alla presidenza della nuova provincia è lunga anni. In tutti e due i casi l'ennesimo esempio di splendida politica dal basso, in cui i cittadini possono scegliere fra minestra e finestra.
Aggiornamento (Lunedì 13 ottobre, ore 14.20)
Commenti e segnalazioni dei lettori ci fanno notare che non è vero che la candidatura di Ponti a presidente della Provincia di Monza e Brianza sia già stata decisa. Il PD lancerà le primarie per decidere tutte le candidature. Verissimo, e nelle righe sopra non si afferma certo il contrario, di dice quello che sanno tutti: al momento l'unico nome che circola è quello dell'assessore di Penati. E siccome è un dato di fatto che la tendenza delle primarie è di confermare le candidature proposte dall'alto, non si capisce cosa ci sia scritto di così sbagliato.
In realtà una grande eccezione e sorpresa le primarie l'hanno presentata, in Puglia nel 2005 quando Vendola (comunista, poeta e omosessuale) sbaragliò le carte in tavola, vinse le primarie contro tutti i pronostici e poi addirittura diventò Presidente della Regione, sconfiggendo Raffaele Fitto in una terra tradizionalmente riserva di caccia di democristiani (di destra e di sinistra). Quante probabilità ci sono che alle primarie in Brianza si candidi e vinca un Vendola? (AC)