Votato all'unanimità un ordine del giorno per promuovere il contrasto alla criminalità organizzata
Riceviamo e pubblichiamo
ORDINE DEL GIORNO
MAFIE FUORI DALLE ISTITUZIONI
Il recente convegno su “Vecchie e nuove mafie” organizzato da “il Giorno” a Binario 7 il 29 novembre scorso, ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica la dimensione allarmante del fenomeno di attività illecite di tipo mafioso soprattutto nel settore immobiliare ed edilizio nel territorio della Brianza ed il pericolo di infiltrazioni mafiose all’interno delle Istituzioni pubbliche.
Esponenti di primo piano della Magistratura hanno evidenziato il ruolo fondamentale delle Istituzioni pubbliche nel vigilare e nell’impedire intromissioni mafiose nel settore degli appalti e sub appalti pubblici e nel garantire una corretta gestione e pianificazione del territorio.
Consapevole, quindi, della responsabilità che grava sui pubblici amministratori e dell’importanza di promuovere nei fatti azioni concrete di vigilanza e di tutela dell’Istituzione pubblica
IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA
-a promuovere iniziative di informazione e di educazione alla legalità rivolte ai cittadini ed alle scuole al fine di prevenire e contrastare il fenomeno ;
-a sensibilizzare i dipendenti pubblici;
-a costituire un Comitato di Vigilanza che possa monitorare e verificare le procedure, le risultanze e la gestione degli appalti e sub appalti pubblici
-ad una gestione e pianificazione del territorio che riconosca la priorità assoluta dell’interesse pubblico nell’assunzione di qualsiasi atto deliberativo nel merito;
-a collaborare con la Magistratura per la prevenzione del fenomeno.
Presentato da Michele Faglia (Città Persone)
Sottoscritto da: Roberto Scanagatti (Pd), Vincenzo Ascrizzi ( Prc), Andrea Arbizzoni (An), Anna Mancuso ( Gruppo delle libertà), Franco Boscarino (Gruppo Misto)
Approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio Comunale del 30.03.2009
Monza, 2 dicembre 2008
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L'intervento di Michele Faglia
MAFIA ED ISTITUZIONI
Consiglio comunale del 30 marzo 2009
L'ordine del giorno "MAFIE FUORI DALLE ISTITUZIONI" presentato dal sottoscritto per la Lista civica Città Persone il 2 dicembre 2008 e sottoscritto dai gruppi Pd, Prc, An, Misto, Gruppo delle libertà, vuol dare seguito agli allarmi emersi a seguito del convegno su "Vecchie e Nuove Mafie" organizzato dal "Il giorno" a Binario 7 il 29 novembre 2008.
Un convegno che ci ha aperto gli occhi su quanto sta avvenendo nel nostro territorio e coinvolge direttamente le Istituzioni pubbliche ed il nostro Consiglio comunale.
La situazione in Brianza ed a Milano è allarmante.
La n'drangheta corre forte e si infiltra a tutti i livelli economici, politici, del tessuto sociale.
Molte sono le operazioni della Magistratura che conducono o si svolgono in Brianza: l'operazione Uova del Drago che partendo a Vibo Valentia porta a Giussano, la scoperta di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici in discariche abusive tra Desio e Giussano, l'operazione Sunrise con il rinvenimento di un arsenale da guerra tra Seregno e Giussano, l'affaire Cinamercato a Muggiò ove la n'drangheta intende trasformare il centro commerciale in lavanderia per il riciclaggio di denaro sporco, l'operazione Face-Off a Monza con decine di società immobiliari intestate a parenti e prestanome con sono stati acquistati terreni ed edifici in mezza Brianza per circa 100 milioni.
Il procuratore capo di Monza, Antonio Pizzi, il 29.11.2008 dichiara:" Occorre tenere i fari accesi perché si tratta di un tipo di criminalità consociativa molto insidiosa...si dirige verso obiettivi più grandi come la pubblica amministrazione e per farlo ha bisogno di silenzio. Il fenomeno estorsivo fa di sicuro più clamore, non l'aggressione al patrimonio dello stato o alla cosa pubblica cui stiamo assistendo ora... se andiamo a costruire su un'area che doveva essere riservata a un giardino pubblico, ci troviamo davanti ad un'aggressione molto più subdola...i colletti bianchi rivestono un ruolo importantissimo, prestano la faccia pulita, sono quelli di cui non si dovrebbe mai sospettare....il primo insediamento di solito avviene nella sfera amministrativa con l'inserimento di soggetti che rispondono a chi li ha infiltrati invece che alla pubblica amministrazione.... Anche le associazioni criminali votano e fanno confluire i voti su personaggi che possono rispondere alle loro esigenze....gli n'dranghetisti stanno infettando tutto il territorio... oggi la n'drangheta in brianza punta a bocconi più grossi, si infiltra nelle pubbliche amministrazioni, opera nel movimento terra, nel riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite....il vero allarme è l'acquisizione di aree edificabili e l'estromissione dei concorrenti, ricorrendo ad avvertimenti intimidatori che puntano a dissuadere chi potrebbe, con la sua attività, andare a tagliar loro la strada"
Il pubblico ministero alla Procura di Monza Walter Mapelli, il 30.11.2008 dichiara:"la n'drangheta è attiva in Brianza soprattutto nel settore immobiliare e dell'edilizia, dove i soldi girano in banconote e non lasciano tracce tramite bonifici o assegni...le infiltrazioni ci sono non soltanto nelle attività imprenditoriali ma anche nelle istituzioni... le istituzioni hanno dimostrato un'incapacità di fare chiarezza al proprio interno, vuol dire che ci sono rapporti ambigui, oscuri, opaci. Occorre avere delle istituzioni che siano in grado di fare, prima di ogni altra cosa, chiarezza indipendentemente dall'aspetto giuridico."
L'ultima relazione della Direzione nazionale antimafia, firmata da Vincenzo Macrì ed inviata al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso indica Milano come capitale della 'ndrangheta "la penetrazione sembra accentuarsi, favorita da una maggiore predisposizione degli ambienti amministrativi, economici e finanziari ad avvalersi dei rapporti che si instaurano con l'ambiente criminale. Soprattutto nei settori delle opere pubbliche, dell'edilizia, dei mercati e della circolazione del denaro... Milano è al secondo posto in Italia per numero di persone indagate per droga : sono 1247 contro le 1440 di Napoli...la capitale finanziaria d'Italia, ovviamente, è anche il luogo principe del riciclaggio...."
Il Pubblico Ministero antimafia di Palermo Pietro Ingroia il 26.03.2009 dichiara:"Mi pare che l'approccio degli amministratori del Nord sia, come al solito, di sottovalutazione e convivenza: sottovalutazione, nel senso che si pensa che le organizzazioni e la criminalità organizzata siano fronteggiabili con l'azione della sola magistratura, senza il sostegno della pubblica amministrazione; convivenza, perché si pensa che un'eventuale presenza di interessi mafiosi sia compatibile con il sistema, senza capire che più tolleri la presenza della mafia e più ti toglie spazio e ti trasforma in un suo strumento"
E' di questi giorni la reazione di diversi esponenti politici a queste pesanti affermazioni e la decisione di costituire un Comitato antimafia presieduto dal prefetto per l'Expo 2015 e di una Commissione sulla criminalità organizzata da parte del Consiglio Comunale di Milano, con voto all'unanimità del 5 marzo scorso.
Segnali importanti, la pubblica amministrazione vuole reagire a questo stato di cose, vuole vigilare e prevenire l'infiltrazione all'interno delle Istituzioni.
La Napoli gremita per la manifestazione di Libera contro le Mafie il 22 marzo scorso, è stato un altro importante segnale.
Roberto Saviano, in quell'occasione ha dichiarato:"Le mafie non sono un problema ma sono il problema. E questo ancor più oggi, in un momento nel quale la crisi economica ci ricorda che non aver combattuto l'economia mafiosa l'ha resa ancor più forte e pronta ad ipotecare il nostro futuro...non è più tempo di confortare gli afflitti ma di affliggere i confortati. .sono le persone del centro nord convinte che la mafia non li riguardi,i progressisti benestanti sicuri che il problema sia solo di chi spara o spaccia.
Il voto di questo ordine del giorno darà ragione anche a queste affermazioni, il Consiglio comunale di Monza condivide che le mafie sono "il problema" e metterà in atto strumenti per tutelare maggiormente le infiltrazioni nella pubblica amministrazione e negli appalti pubblici convinto che ciò non è compito solo della Magistratura e che il fenomeno deve essere prevenuto e stroncato sin dai suoi primi tentativi. E' una questione di civiltà, è una questione di democrazia, è una questione di libertà e di affermazione della legalità e della supremazia delle istituzioni pubbliche da qualsiasi tentativo di appropriazione da parte di interessi illegali ed illeciti.
Michele Faglia