Un nuovo aspetto, nuovi ritmi, meno confusione e il progetto "La città che vorrei" per pensare, immaginare e sognare la Monza del futuro. Insieme agli esperti e a voi lettori
L
a rivista che Vorrei cambia. D'altronde è dal primo giorno di vita che lo fa. Sarà perché pubblica su quel tappeto volante che è internet, sarà perché è un laboratorio di idee ed esperienze inarrestabile, sarà perché vogliamo sempre farne uno strumento al passo con i tempi e soprattutto con linguaggi ed i pensieri, in questi due anni di lavoro abbiamo già più volte cambiato pelle, ritmi e impostazioni.
Da oggi Vorrei si presenta ai suoi lettori con una immagine tutta nuova ed un calendario di pubblicazioni rinnovato. Chi ci segue sa che ogni giorno pubblichiamo articoli in tutte le sezioni e nel blog, riprendiamo i comunicati che ci arrivano e diamo spazio ai commenti; sa soprattutto che il nocciolo del nostro lavoro è il dossier mensile, un tema "monografico" su cui si cimenta ogni volta tutta la redazione. Sino allo scorso mese abbiamo sempre pubblicato i nostri dossier in un unico blocco, come un vero mensile. Da giugno si cambia: gli articoli monografici saranno pubblicati uno po' per volta, così avrai il tempo di leggerli e non sarai più travolto da un'ondata di interviste, inchieste e approfondimenti rimanendone sopraffatto.
Come prima, li troverai sempre raggruppati in copertina nella colonna dedicata al tema del mese, ma saranno gocce quotidiane che andranno a formare un torrente di informazioni, buone per sviscerare argomenti nei 3 ambiti a noi più cari: l'ambiente, la cultura e la comunità. Abbiamo anche pensato di ripulire le nostre pagine. Lo ammettiamo, anche noi ci eravamo lasciati prendere dalla bulimia delle informazioni nei mesi scorsi, affollando di troppi elementi la schermata. Ora troverai l'essenziale, senza distrazioni e con il respiro ampio e sereno di un tocco minimalista ispirato al "Less is more" di Van Der Rohe. Facci sapere come ti sembra!
Un'altra novità è che nelle prossime settimane avvieremo un mega dossier, "La città che vorrei". Intervisteremo moltissime persone, personaggi e protagonisti di Monza per fare un ritratto della città così come la desideriamo noi tutti che la viviamo, per immaginarcela nel futuro prossimo nelle aspettative della gente comune e degli "esperti". Perché? Perché a noi sembra che questa città pensi poco a cosa vuole essere e diventare. Perché mancano i momenti di riflessione pubblica sulla sua identità e se ci sono solo solo ed esclusivamente economici. Vogliamo ragionare sul futuro di una città che non ragiona (abbastanza). Fallo anche tu. Intervieni, suggerisci intervistati autorevoli e significativi. Traccia anche tu una pennellata sul ritratto della città che vorrei.
info@vorrei.org
Buona lettura.