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Il Comune lancia i "QR code" sul suo bollettino e si proclama prima Amministrazione a farne uso.  Ma potrebbe essere anche l'ultima perché è una tecnologia superata e costosa per l'utente. Aggiornato con le precisazioni del Comune di Monza

«Il nostro obiettivo è quello di accorciare le distanze tra Comune e cittadini, dando informazioni rapide, veloci e tempestive. Queste nuove tecnologie sono in grado di aiutarci in questo compito, avvicinando l’Amministrazione Comunale ai monzesi». Questo riporta il comunicato stampa del Comune di Monza e dell'assessore Maffè, annunciando l'adozione dei QR Code sul bollettino informativo in distribuzione a metà di questo mese. Peccato che usufruire dei "benefici" di questi disegnini a prima vista incomprensibili servano non pochi attrezzi. Per prima cosa un software che li "legga" e questo in genere è gratuito, però deve essere installato su un telefono del tipo comunemente chiamato "smarthphone" (no, il vecchio carrarmato nokia non ce la fa, non ci provare nemmeno); e poi è indispensabile la connessione a internet del telefonino, perché i contenuti a cui si accede una volta "fotografato" il codice li si vanno comunque a scaricare dalla rete, e se non sei connesso in wifi ma vai in connessione umts son dolori. Insomma non è poi così "veloce" la questione e men che meno accessibile a tutti.

Senza considerare poi che da più parti quella dei QR viene ritenuta una tecnologia già obsoleta tout court. Wired, la bibbia dell'innovazione, nella sua versione italiana già nel mese scorso - annunciando il rinnovato sito web - parlava proprio della rinuncia ai disegnini pixelati a favore delle care vecchie telefonate: per alcuni articoli della rivista c'è un banale numero di telefono (fisso), fai una chiamata gratuita dal tuo telefono e ricevi il codice per accedere quando vuoi (anche dal computer) al contenuto. Non proprio una roba velocissima e intuitiva neppure questa, ma sicuramente meno costosa.

E anche Valerio Mariani su La stampa ne ha scritto tempo fa in un articolo dal titolo che più esplicito non potrebbe essere: "QR code: tecnologia già superata". «Gli ultimi esempi che arrivano dagli Stati Uniti, ma anche da alcune software house italiane che sanno essere al passo con i tempi, dimostrano che il QR Code è una tecnologia superata, proprio per le difficoltà legate all’utilizzo. Si ritorna sui propri passi negli States grazie a ciò che si è imparato a proposito di navigazione dal cellulare».

Insomma, più che una vera innovazione utile ai cittadini, la trovata dei QR code sembra essere un gadget che fa felice chi l'ha venduta al Comune.

 

 

Monza, prima Amministrazione in Italia a utilizzare
i QR Code nell’Informatore Comunale

 

Nel prossimo numero dell’Informatore Comunale “Tua Monza” che verrà distribuito alle famiglie monzesi a partire da metà novembre, i lettori troveranno una novità: i QR Code.

Monza è infatti il primo Comune in Italia a utilizzare questo nuovo strumento tecnologico che, tramite alcuni codici a barre permette di visualizzare sul proprio smartphone video, tabelle, immagini e testi scritti.

Abbiamo voluto sperimentare questo nuovo strumento tecnologico – afferma l’Assessore alla Comunicazione Pierfranco Maffè - che ci permette di ampliare i contenuti del nostro giornale tramite dei rimandi multimediali. Monza si conferma all’avanguardia nell’utilizzo di tutti quegli strumenti tecnologici di comunicazione che possono aiutare l’Amministrazione a entrare in contatto con i cittadini. Tra gli strumenti che utilizziamo, il servizio SMS, particolarmente utile in casi di emergenze come quella del rischio esondazione del Lambro, il profilo Facebook comunale, gli schermi informativi posizionati nei punti strategici della città e le video news pubblicate all’interno del sito Internet Comunale.

Il nostro obiettivo è quello di accorciare le distanze tra Comune e cittadini, dando informazioni rapide, veloci e tempestive. Queste nuove tecnologie sono in grado di aiutarci in questo compito, avvicinando l’Amministrazione Comunale ai monzesi”.

Come funziona il QR Code:

Si chiama QR Code ed è un sistema innovativo che permette di accedere a informazioni, video e testi direttamente sullo schermo del proprio cellulare.
QR Code è l’abbreviazione inglese di «quick response» (risposta rapida) ed è l’erede del codice a barre.

Ecco come funziona. Per prima cosa bisogna installare sul cellulare uno speciale software gratuito (QR reader) che interpreta il codice. Digitando QR Code su Google se ne trovano molti e per tutte le marche. Poi non resta che inquadrare il codice con la fotocamera del cellulare e scattare una foto.

Il software legge il codice apre la pagina web di approfondimento dove si possono trovare video, moduli, programmi di manifestazioni e qualsiasi altro materiale.

Monza, 8 novembre 2010

Ufficio Stampa

 

Settore Comunicazione, Turismo, Spettacolo, Pari Opportunità,
Politiche Giovanili e Sistemi Informativi

Ufficio Informazione/Stampa 

Intervento sull’articolo di Paolo Cassina
relativo all’inserimento di QR Code nell’informatore comunale

L'applicazione del QR code non comporta spese di alcun tipo per il Comune di Monza e costi bassi per gli utenti che possiedono uno smartphone con abbonamento internet (che ormai tutti i grandi gestori propongono in pacchetti a prezzi contenuti). Le tecnologie per la creazione (QR code generator) e per la lettura sono disponibili gratis in rete, come nella migliore tradizione Web 2.0.

Nessuna software house ci ha proposto o venduto il prodotto, il cui utilizzo è frutto solo della competenza e della conoscenza maturata da un nostro funzionario, mentre la tecnologia di cui parla Valerio Mariani nel citato articolo su La stampa è coperta da licenza!

Il QR code è una tecnologia alla portata di tutti e sempre più usata sia nel marketing sia dai giornali che ne fanno sempre più grande uso per veicolare informazioni, trailer, interviste e video.

Esempi eloquenti sono la Gazzetta dello Sport, Panorama, Donna Moderna che in tempi recentissimi hanno iniziato ad utilizzare il Quich Response.

Altri esempi importanti arrivano dalla collezione Peggy Guggenheim di Venezia, dove il Qr risolve il problema delle audioguide nei musei: si inquadrano quelli posti accanto alle opere e si ha accesso alla descrizione e alla storia dell’artista. E che dire dell’Unaprol, consorzio olivicolo, ha adottato i Qr per dare la carta d’identità elettronica dell’olio extravergine d’oliva di qualità, mentre McDonald’s li piazzerà sulle scatole degli hamburger.

Tutti gli esperti di marketing a livello mondiale concordano sul fatto che ci sarà un'enorme espansione del mobile marketing e questi dati eloquenti lo confermano:

Il 94% dei consumatori d’età compresa tra i 18 e i 29 anni hanno un telefonino dotato di fotocamera.

Il 97% dei messaggi mobile vengono letti immediatamente rispetto al 25% di quelli che arrivano per posta elettronica.

Il 75% dei responsabili di marketing a livello mondiale ha in programma di aumentare la spesa in marketing mobile.

Il 96% di tutti i telefoni cellulari nuovi sono dotati di fotocamere built-in.
Il 90% dei consumatori porta il telefono cellulare sempre con sé.

Per la Pubblica Amministrazione è quindi una nuova frontiera che può consentire di scaricare i moduli dei bandi di concorso dai manifesti, il programma dettagliato di manifestazioni, le modalità di funzionamento di un servizio, ecc...tutte funzionalità che comportano tempi minimi di download.

Monza, 10 novembre 2010
Ufficio Stampa

 

 

Ringraziamo il Comune di Monza per le precisazioni, a nostra volta precisiamo che scrivendo "chi l'ha venduta al Comune" si intendeva "convincere il Comune ad utilizzarla", non a comprarla in senso economico.
È comunque utile riportare i dati che riguardano la navigazione sul web da telefonino, per capire se davvero questa operazione - fatto salvo gli sviluppi futuri che nessuno può dare per certi - serve ad aggiungere possibilità di contatto fra Amministrazione e cittadini. Bene i dati Audiweb dei Trends pubblicati in questi giorni parlano di una percentuale di utilizzo dei telefoni abilitati per la navigazione pari a 11 in totale, coloro che lo usano per ottenere informazioni tipo meteo, news (e presumibilmente i contenuti extra del bollettino del Comune) sono ancora meno: 2,7% il meteo, 1,4% le news. Il dettaglio nella tabella qui sotto.
Nell'ultimo anno queste percentuali sono cresciute di circa il 12%, notevole ma certo non una valanga di navigatori telefonisti in più. Insomma, alla fine i dati dicono che a usare il telefonino per avere info e news sono meno di 3 cittadini su 100, ma fra quelli che hanno il telefono abilitato alla navigazione! Che non è la stessa cosa che avere la fotocamera e basta, quella sì che è sul 90% dei telefonini.

Adesso, ben venga qualsiasi passo in avanti per accedere a nuove informazioni e per rendere trasparente il lavoro degli amministratori, ma star qui a discutere di una operazione di marketing indirizzata ad una percentuale di persone così bassa ci sembra veramente una perdita di tempo, soprattutto perché non stiamo certo parlando di persone svantaggiate o che, ma di gente che probabilmente ha il suo bel notebook o desktop e quei contenuti li può già godere e molto meglio che su un terminale da 3 pollici. (PC)

 

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Gli autori di Vorrei
Paolo Cassina