M5S: Gara turbina inceneritore Desio: dopo tsunami ANAC, iniziativa M5S nei comuni soci: a casa vertici BEA, annullamento gara e accertamento responsabilità civili e penali.
Ai primi di agosto l'Autorità Nazionale Anti Corruzione ha finalmente concluso l'indagine sulla gara per la turbina dell'inceneritore di BEA SpA confermando sostanzialmente le irregolarità contenute nell'esposto del M5S dello scorso dicembre.
Secondo quanto deliberato da ANAC, le gravi violazioni della concorrenza, del principio di economicità e del procedimento di gara avrebbero dovuto determinare l'esclusione dell'unico concorrente e l'annullamento della gara.
Nella realtà dei fatti, nonostante le irregolarità fossero note già dalla primavera del 2015 (epoca dei primi esposti e delle dimissioni del Presidente Boselli), la nuova Presidente di BEA Daniela Mazzuconi aveva deciso di andare avanti ugualmente.
“Tra scuse inesistenti, giustificazioni strampalate e imbarazzanti silenzi, il castello di carte costruito da BEA è ormai definitivamente crollato” dichiara il Consigliere regionaleGianmarco Corbetta. “Il partito Democratico, che finora ha difeso contro ogni evidenza l'operato della società e della Presidente, deve prendere atto che la gara è totalmente illegittima e deve essere annullata, meglio tardi che mai. D'altra parte,” prosegue Corbetta “continuare ad ignorare la gravità della situazione rappresentata da ANAC significherebbe assumersi una responsabilità enorme. Non è vero, come ha dichiarato Mazzuconi, che i termini per l'annullamento sono scaduti, perché i lavori sono stati consegnati a Comef l'8 luglio 2015, pertanto il termine di 18 mesi scadrà a gennaio 2017. Piuttosto, Mazzuconi dovrebbe spiegare chi effettuò la consegna lavori visto che il direttore lavori non era ancora stato nominato!”
Quanto ai presunti danni economici paventati dalla Presidente in caso di annullamento della gara, Corbetta ribatte: “Mazzuconi sa benissimo che avrebbe potuto annullare la gara senza danni al suo insediamento, nella primavera 2015, come richiesto dal consigliere Bolis con apposita diffida, ma preferì correre il rischio e andare avanti: ora che il bubbone è scoppiato si faccia un esame di coscienza e ci risparmi la solita solfa dei danni a carico di BEA. Se ce ne saranno, dovranno essere risarciti da coloro che li hanno causati! Ma l'annullamento della gara è fuori discussione e va fatto immediatamente, senza se e senza ma.”
Nei prossimi giorni i Consiglieri comunali M5S dei comuni soci di BEA presenteranno nei rispettivi Consigli un Ordine del Giorno per chiedere le dimissioni del CdA e del Direttore Generale, l'annullamento della gara per i servizi di ingegneria e l'annullamento della gara per la sostituzione della turbina.
“Vogliamo che sia fatta chiarezza e giustizia fino in fondo” dichiarano i portavoce M5S Stefano Pedata (Bovisio Masciago), Walter Mio, Pierangelo Oltolini (Cesano Maderno), Sara Montrasio, Luca Pace (Desio), Antonio Basile, Elisabetta Richichi, Sandro Scudieri (Limbiate), Angelo Saragozza (Muggiò), Sara Bettini (Nova Milanese), Nicola Roncelli (Solaro), Stefano Guagnetti e Silvia Teston (Varedo) “per questo chiediamo ai sindaci di difendere la legalità e la trasparenza non solo a parole ma con atti concreti: azioni legali per verificare eventuali responsabilità civili e penali, revoca degli affidamenti diretti a BEA Gestioni, costituzione di una commissione d'inchiesta sulle gare di BEA degli ultimi 3 anni. E siccome non vogliamo che le buone intenzioni restino sulla carta” concludono i portavoce “chiediamo ai sindaci di tornare in consiglio a relazionare entro un mese dalla presentazione dell'OdG.”