M5S. Pedemontana inserita nel Piano Juncker? A che punto sono le indigini sugli aiuti di Stato?

Dopo l'interrogazione del M5S sugli aiuti di Stato all'Autostrada Pedemontana Lombarda, che ha portato la Commissione europea ad avviare gli approfondimenti del caso, Eleonora Evi, portavoce M5S al Parlamento europeo, chiede, con un'altra interrogazione, un chiarimento sullo stato della procedura di indagine. Nell'aprile del 2015 la Commissione, rispondendo all'interrogazione E-003356-15, aveva annunciato una verifica sui contributi pubblici a fondo perduto erogati per il riequilibrio economico-finanziario della Pedemontana e sulla defiscalizzazione a favore delle imprese cui era stato affidato il completamento dell'opera. 

Per Eleonora Evi e Gianmarco Corbetta, capogruppo del M5S Lombardia: “È necessario che la Commissione faccia chiarezza al più presto. Qualora le indagini dovessero accertare l'esistenza di aiuti di stato in violazione della normativa UE non ci sarebbe più alcuno spazio per le assurde pretese dell'asfaltatore seriale e presidente della Lombardia MaroniPedemontana non sta in piedi, non è in grado di favorire una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, è un progetto datato e che non ha più senso portare a termine.

Siamo di fronte ad una situazione paradossale in cui le forme pubbliche di sostegno alla Pedemontana sono già state bruciate tutte per realizzare i primi lotti ed ora i privati si sono ritirati dal project financing, i pedaggi sulle Tratte A e B1 disincentivano la fruizione dell'opera, aumentando il divario tra flussi di traffico reali e previsti, rendendola difficilmente sostenibile sul piano economico-finanziario. Per noi è evidente che Pedemontana non soddisfa i requisiti richiesti dal Regolamento europeo per accedere al Piano Junker in termini di solidità finanziaria e aspettative di redditività dell'investimento. Destinare soldi europei alla Pedemontana sarebbe l'ennesimo sperpero di fondi pubblici e il solito regalo agli speculatori”.