Viale Lombardia sopratunnel, che delusione. Dopo tre anni non hanno nemmeno messo i cestini. Ecco tutti i problemi: traffico, verde, sicurezza.

 

Sulla sistemazione definitiva del viale Lombardia dopo l’interramento
della SS36 eravamo partiti molto bene. Il masterplan elaborato
dall’architetto paesaggista Andreas Kipar rappresentava – e ancora
rappresenta – un punto di partenza serio e qualificato. La volontà
manifestata dall’Amministrazione Scanagatti di realizzare una
riqualificazione importante, anche nella logica di destinare
attenzione e risorse una volta tanto non solo al centro città, era
positiva. Ma a tre anni di distanza nulla di concreto è successo, il
masterplan è rimasto una bella intenzione, e sull’area sopratunnel non
sono stati nemmeno messi i cestini per le cartacce.
Ecco una mappa aggiornata di problemi e necessità.

1. TRAFFICO E VIABILITA’
Il traffico sopratunnel è maggiore rispetto alle previsioni. Questo
soprattutto perché il viale Lombardia è percorso nella sua interezza
da numerosi veicoli che lo utilizzano in alternativa al tunnel. Le
ragioni sono molteplici. Una in particolare: abbiamo verificato che la
maggior parte dei frequentatori provenienti da Milano sono convinti
che per arrivare al centro di Monza sia necessario transitare davanti
alla Villa Reale. Potrebbero usare il tunnel e l’apposita uscita in
sotterranea, ma sulla SS36, proveniendo da Milano, la segnaletica
indica “centro” prima della galleria e indirizza alla rotonda di San
Fruttuoso. La segnaletica successiva non è adeguata. Un cartello
direzionale “centro” posto sulla rotonda manda in via Romagna, ma è
poco visibile. Proseguendo verso nord, non c’è un cartello “centro” in
corrispondenza di via Cavallotti.
Si è caricata eccessivamente di traffico, in uscita da Monza verso
nord, la piccola via Montelungo, mentre il viale Vittorio Veneto è
sottoutilizzato. Occorre trovare una soluzione che eviti il formarsi
ormai costante di code.
Continua ad essere in condizioni penose il tratto di via Cavallotti
compreso tra il viale Lombardia e via Vittor Pisani. E’ un concentrato
di buche e già tre anni fa aveva urgenza di una riasfaltatura.

2. VERDE PUBBLICO
Per il verde, registriamo la possibilità di un dialogo costante con
gli uffici Comunali. Questo favorisce interventi rapidi e il
mantenimento di un verde in buone condizioni di manutenzione.
Tuttavia, ci sono alcune cose che non vanno.
C’è una decina di alberi morti, normale conseguenza dei trapianti, che
non sono stati però sostituiti.
Su diversi alberi si sono formati polloni, che sarebbero da rimuovere
perché impoveriscono lo sviluppo delle chiome.
Sulle bordure, in diversi punti mancano i cespugli di graminacee che
sarebbe tra l’altro poco costoso ripristinare.
La pista in calcestre inizia ad essere “divorata” da erba e
infestanti. Così come in diversi tratti dei marciapiede ormai
proliferano le infestanti. Se non si interviene, inizieranno a
danneggiare i manufatti in modo permanente.
In questi giorni sono stati eliminati i rampicanti destinati a
mascherare i casotti delle uscite di sicurezza della galleria. Non si
comprende il perché.
Infine, secondo alcuni esperti sarebbe ormai giunto il momento di
togliere i tutori agli alberi. Ricordiamo che per quelli posti lungo i
marciapiede ci sono a magazzino le griglie in ghisa necessarie per la
finitura.

3. ARREDO URBANO
A tre anni dalla sistemazione del sopratunnel mancano ancora tutti gli
elementi di arredo urbano previsti. Non sono stati installati nemmeno
i cestini.
Sono rimaste inutilizzate le ampie zone piastrellate che dovevano
essere destinate all’installazione di edicole e gazebo. Si trovano
alla rotonda di San Fruttuoso angolo via Risorgimento, all’angolo con
via Emanuele Filiberto, all’incrocio con via Carlo Emanuele e nella
zona della rotonda Nord.
Non è mai stato risolto il problema del gradino pericoloso esistente
tra il piano del viale e il parcheggio Pittarello-McDonalds. Esiste
qui un interstizio che potrebbe essere utilizzato per una barriera
verde (siepe).
Infine, resta urgente e importante la posa di una pensilina alla
fermata del bus interurbano Z222 alla rotonda di San Fruttuoso.

4. SICUREZZA
I cittadini stanno ancora aspettando le telecamere di sicurezza che
erano state promesse (inizialmente si era parlato di venti, poi di
cinque, poi nulla).
Nella zona verde tra la rotonda di San Fruttuoso e via Fiore Martelli
il degrado rischia di prendere il sopravvento perché la notte
stazionano gruppi di teppisti. I muri del casotto della vasca di
laminazione Anas sono usati come latrina e sono stati imbrattati con
scritte. Ogni mattina quello spazio verde è pieno di bottiglie
infrante e altri rifiuti, mentre alcuni residenti lamentano episodi di
tensione con i teppisti.
Nella zona nord sta ritornando il fenomeno della prostituzione,
problema del quale ci occuperemo presto con una iniziativa specifica.
Da quasi un mese l’illuminazione pubblica nella zona della rotonda di
San Fruttuoso è spenta. Al di là di ogni considerazione sugli
inaccettabili tempi lunghi di ripristino, in questa condizione risulta
pericoloso l’attraversamento pedonale, il mattino presto e la sera.

Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza: “Per la
riqualificazione del viale Lombardia i cittadini hanno certamente
fatto la loro parte, come tre anni fa auspicava il sindaco Scanagatti:
quasi tutti gli edifici sono stati rimessi a nuovo e nuove attività
commerciali si sono insediate nei locali che erano da anni
abbandonati. Il viale è tornato a vivere. E’ mancato invece il Comune
su arredo urbano, bando per edicole e gazebo, sicurezza, piano
particolareggiato per il recupero dell’area ex industriale di via
Taccona angolo Lombardia. Senza queste cose concrete, il masterplan
Kipar resta l’ennesimo inutile pacco di fogli con tante righe
colorate”.

Associazione HQMonza, 03 maggio 2016
www.hqmonza.it