Giovedì 17 marzo 2017 dalle ore 10, presidio davanti al Tribunale di Monza in Piazza Garibaldi.

Tornano in piazza gli ex dipendenti chiedendo che chi ha causato il disastro in Bames e SEM sia rinviato a giudizio e chi ha avuto responsabilità paghi!

Come lavoratori e lavoratrici, delegati sindacali di BAMES e SEM ed organizzazioni sindacali FIM Cisl, FIOM Cgil  abbiamo accolto con soddisfazione la notizia della chiusura delle indagini della Procura di Monza  che ha visto 13 persone indagate  per bancarotta fraudolenta legate al fallimento di Bames.

Auspichiamo che ci sia il rinvio a giudizio e con un rapido processo si accertino tutte le responsabilità nei confronti di chi ha portato al fallimento queste aziende, creando enormi problemi economici e sociali agli ormai ex dipendenti, si accertino le responsabilità e chi le ha causate paghi per il disastro che ha fatto.

Il paradosso di questa vicenda consiste nel fatto che come Organizzazioni Sindacali e RSU abbiamo dovuto presentare noi, a suo tempo, l’istanza di fallimento per le due società.

Chiedevamo di esautorare la famiglia Bartolini e il gruppo dirigente dalla gestione fallimentare delle aziende e le indagini hanno evidenziato una bancarotta fraudolenta e una distrazione di beni e risorse economiche che dovevano essere destinate alla re-industrializzazione.

Nel 2010 avevamo commissionato l’analisi dei bilanci a una società specializzata e dallo studio della Bartolini Progetti e delle società a essa riconducibili è stato realizzato un dossier dal titolo sicuramente emblematico: ”il saccheggio di Bames, Quattro anni di giochi finanziari sulle spalle dei lavoratori”; ne è seguito un convegno pubblico il 25 febbraio 2011 con la diffusione a più livelli della sintesi della ricerca.

Il testo completo di questo studio è stato messo a disposizione sia della curatela fallimentare di Bames, sia della Procura della Repubblica di Monza.

I dubbi sul ruolo del gruppo Bartolini Progetti sono stati denunciati da FIM e FIOM sin dalla sua comparsa in questa vicenda (inizio 2006) e in particolare dopo l’acquisizione delle quote di Celestica Italia, avevamo contestato fortemente il comportamento di questo gruppo “pseudo-industriale”, perché stravolgeva il senso della re-industrializzazione prevista nel Protocollo Istituzionale firmato dalle parti sociali il 2 agosto 2006 in Regione Lombardia. I fatti che poi sono successi, ci confermano che purtroppo avevamo visto giusto, sin da allora.

Siamo in uno Stato di diritto e fino a che non c’è una sentenza, nessuno è colpevole, ciò non toglie che ci sia tra i lavoratori un sentimento di soddisfazione per la chiusura delle indagini.

Auspichiamo che sia fatta piena luce su quanto avvenuto in questa intricata e complessa vicenda; finalmente saranno accertate le responsabilità di chi ha “distratto” le somme che avrebbero dovuto servire per garantire un futuro lavorativo a tutti noi.

Purtroppo non si cancellano i danni economici e i drammi sociali e famigliari che hanno visto coinvolti centinaia di persone, quei posti di lavoro in Bames – Sem (ex Celestica, ex IBM) non torneranno più, ma chi ha “volutamente sbagliato” paghi il suo debito, e che al più presto possibile SIA FATTA GIUSTIZIA.

 

Fim Cisl Monza Brianza Lecco

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