Tolti 58mila metricubi di cemento e terra (riciclati)
Cittadini entusiasti per la nuova visuale



Il “muro di San Fruttuoso” è stato abbattuto. Da oggi parleremo della struttura, co­struita quarant’anni fa e mai accettata dal quartiere, chiamandola ex-cavalcavia. Contro la realizzazione di quella bruttura si era inutilmente battuto all’epoca anche l’ex assessore Elio Malvezzi, architetto di San Fruttuoso, che è stato poi sindaco negli anni ‘80, scomparso di recente.

Del “muro di San Fruttuoso” ora resta in piedi una porzione residuale di pochi metri a sud, che verrà smantellata entro la fine della settimana.

L’impresa specializzata in bonifiche ambientali che ha operato per conto di Anas-Impregilo, ha impiegato sei mezzi meccanici e una decina di camion, lavorando anche – quando necessario per rispettare i tempi – nei festivi e nelle ore notturne.

Sono stati portati via circa 58mila metricubi tra terra, cemento, ferro. Per sgom­berare l’area, sono stati necessari quasi 2.900 viaggi di camion.

Il calcestruzzo, che era di ottima qualità, è stato avviato ad un apposito impianto in provincia di Novara dove verrà polverizzato, reintegrato e quindi interamente riciclato su altre opere stradali. La terra è finita in cave dismesse. Il ferro è stato separato e recuperato.

Dice Isabella Tavazzi, portavoce del Comitato San Fruttuoso 2000: “Lo spazio liberato dall’ex cavalcavia è enorme. In zona si radunano in con­ti­nuazione capannelli di persone entusiaste per la prospettiva visuale che si è aperta, con i viali alberati verso Monza e poi il verde con la Guastalla e il campanile del­la chiesa verso San Fruttuoso. A colpo d’occhio ci si rende conto che occor­re riflettere attentamente per immaginare e progettare il futuro di questo spazio, una volta che il tunnel avrà inghiottito il fiume rumoroso e puz­zolente del traffico”.

Entro la metà di settembre, l’area dell’ex-cavalcavia verrà in parte recintata e ini­zieranno i lavori di scavo della prima tratta del tunnel.

Sono invece già in corso le operazioni per costruire, con la talpa spingitubo, un sifone del grande collettore fognario Nova-San Rocco, che transita sotto il viale all’altezza del Collegio della Guastalla.
L’altro collettore, Desio-San Rocco, è già stato realizzato ex-novo lungo le vie Monte Cervino ed Europa e verrà messo in esercizio nelle prossime settimane, probabilmente subito dopo il GP di Monza.

25 agosto
Comitato San Fruttuoso 2000
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