Ancora una volta la maggioranza che governa Segrate dimostra quanto poco sia interessata al rispetto delle minime regole della democrazia. In questi giorni, infatti, viene finalmente portato all'approvazione del Consiglio comunale il bilancio preventivo e con esso il piano delle opere pubbliche.
Questo adempimento non è solo un fatto formale, ma è uno degli atti più importanti perché in buona sostanza determina tutte le attività che il Comune porterà avanti nel corso dell'anno.
Compito del Consiglio è quindi valutare che i soldi che il Comune prevede di introitare da qui al 2012 - magari con l'incremento delle tasse e delle imposte - siano coerenti con le attività e le opere che verranno messe in cantiere nello stesso periodo. Attività questa che abitualmente viene svolta prima nelle apposite commissioni e poi nella totalità del Consiglio comunale.
Non è quindi cosa da poco, perché si tratta di analizzare numeri, valutare la bontà delle attività proposte, verificare che tutto sia coerente con il programma che l'attuale amministrazione ha assicurato ai cittadini segratesi.
Ebbene: a fronte di tutto ciò, la Giunta Alessandrini che fa? Dopo diverse settimane di stallo, passate probabilmente a mettere d'accordo le diverse correnti presenti nelle forze politiche che la sostengono, nel giro di pochi giorni decide di chiudere la partita senza lasciare un tempo ragionevole ai membri del Consiglio di esaminare gli atti, valutare la documentazione, proporre eventuali emendamenti.
Qualche data, per essere chiari.
Il 28 aprile vengono convocati i consigli comunali del 5 e del 9 maggio per l'illustrazione e l'approvazione del bilancio e del piano delle opere pubbliche.
Il 2 maggio, dopo pesanti proteste da parte dei membri dell'opposizione, i due consigli vengono spostati al 9 e al 12 maggio. Il 5 maggio viene convocata la commissione bilancio per il 9 maggio, con tema "Bilancio di previsione 2011 – Bilancio di Previsione 2011/2013 – Relazione Previsionale e Programmatica 2011/2013". E l'analisi dei documenti? La valutazione della documentazione? La proposta di emendamenti?
Niente di tutto ciò: dalla maggioranza viene risposto che loro devono fare e governare e che il tempo delle chiacchiere è finito. A questo modo di fare, in pieno disprezzo di tutte le regole del normale governare, tutte le forze politiche che siedono sui banchi dell'opposizione rispondono con un "no" chiaro e forte.
"No" a chi tratta il Consiglio comunale come un inutile adempimento burocratico.
"No" a chi ritiene inutile il pensiero dei consiglieri comunali e con
essi il pensiero dei cittadini che li hanno eletti.
Per questo continueremo a lottare, oggi come nel futuro, perché i diritti della minoranza e dei migliaia di cittadini che essa rappresenta siano rispettati e difesi.
I partiti e le liste civiche di minoranza:
Insieme per Segrate
Italia dei Valori
Partito Democratico di Segrate
Segrate Nostra
Unione di Centro