È intollerabile che si rischi la vita lavorando, è il caso dell’operaio della Lampre di Usmate – ditta già incorsa in passato in un altro grave incidente – che venerdi sera ha perso una mano e l’avanbraccio mentre puliva una parte meccanica . Infortuni di tale gravità sono inaccettabili in un Paese che ancora si definisce civile. La Fiom Brianza chiede con assoluta fermezza che tutti gli organi preposti al controllo della sicurezza sul lavoro vigilino con assiduità e rigore affinché tutte le leggi e tutte le disposizioni in materia vengano applicate appieno e che ogni inadempiente a tali leggi e regole paghi (e salatamente) le proprie gravi colpe. “La formazione, la conoscenza delle procedure,, i controlli che l’imprenditore è tenuto a praticare, risultano essere elementi indispensabili per garantire quanto più possibile la prevenzione e la correttezza delle procedure di lavoro a rischio", dice il segretario della Fiom Brianza Antonio Guzzi. "Quando questi principi vengono meno, viene messa a dura prova la sicurezza del lavoro. Drammi come questi rafforzano le nostre convinzioni che le ragioni economiche non possono prevalere sulle ragioni della salvaguardia della salute e della sicurezza, convinti che a poco servano gli spot pubblicitari sui media, e a molto serva la garanzia reale e duratura della salute di chi lavora.” Mentre assicuriamo la nostra solidarietà al lavoratore e mettiamo a disposizione le nostra organizzazione a tutela dello stesso, esprimiamo indignazione sul ripetersi di questi gravi fatti.