Il Museo della Città presso gli Ex Umiliati: che fine ha fatto?

Dall’inizio del mandato di questa amministrazione in consiglio e nella commissione Cultura si sono spese molte parole sullo spazio museale degli Ex Umiliati, sulla necessità di dotare la città di un museo civico, con una sezione per la didattica, uno spazio moderno, accattivante, dinamico, un museo vivo e proiettato verso il futuro.

Lungo la strada si sono cambiati progetti e intenti sulla tipologia di museo da realizzare (progetto museologico e museografico).

Dopo quattro anni e mezzo, il restauro dell’antico edificio e i cambiamenti in corsa  sui suoi spazi, le promesse di inaugurazione in tempi stretti, la fine dei lavori e la necessità di completare solo l’allestimento, la città non ha ottenuto questa opportunità e il “quasi” museo aspetta di essere completato e inaugurato.

Ma se sono state chieste risorse ai privati per l’allestimento (impianto elettrico e arredi), sarà poi in grado l’amministrazione di sostenere i suoi costi di gestione e di mantenimento? Diventerà davvero una priorità?

Nel frattempo ICOM Italia - Comitato Nazionale Italiano dell'International Council of Museums, la più importante associazione museale a livello mondiale – ha bandito il Premio ICOM Italia - Musei 2011 per valorizzare le buone pratiche operative e gestionali dei musei italiani e farne emergere le eccellenze e si rivolge a tutti i musei del nostro paese che, rispondendo alla definizione di Museo e rispettando il Codice Etico di ICOM, si sono distinti in una o più categorie di attività tra quelle premiate:

  • Premio al miglior progetto di mediazione culturale, per valorizzare      realizzazioni più innovative ed originali nell’ambito dei servizi      educativi;
  • Premio al miglior progetto ICT, per dare evidenza alle migliori      soluzioni in materia di Information and Communication Technology, sia on      line che on site, volte a promuovere e agevolare il rapporto tra pubblico      e museo;
  • Premio al miglior progetto di partnership pubblico-privato, per mettere      in luce i migliori esempi di collaborazione tra museo e partner privati      (mondo del terzo settore, società civile e aziende)
  • La nostra città invece è una Cenerentola e non ritiene importante investire sulla funzione culturale: il Museo della città dovrebbe poter essere un museo vivo e poter contribuire alla vita e alla crescita della nostra comunità.

    Alla luce delle premesse si interpellano il Sindaco e la Giunta con i seguenti quesiti:

  • Perché      non completare e aprire al pubblico un museo, uno spazio che risulta da      tempo accantonato/addormentato/in stand by, non prioritario per      l’amministrazione?
  • Perché      non mettere in campo risorse pubbliche per questa finalità invece di      aspettare risorse private che non arrivano?
  • Perché      non mettere a disposizione della città reperti chiusi nei depositi e      inaccessibili alla fruizione?
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  • Elena Colombo

    Monza, 28 settembre 2011