Monza, 6 Ottobre 2011
L’Amministrazione monzese, con l’adozione della variante al Piano di Governo del Territorio, ha posto un pesante mattone sullo sviluppo sostenibile della città.
I 4.000.000 metri cubi di palazzi e capannoni, resi possibili, deturperanno, con nuovo cemento e asfalto, il paesaggio cittadino ed i 290 ettari di aree agricole.
Le 40.000 persone in più renderanno, con le loro auto, ancora più caotica la viabilità cittadina, con conseguenti nuove insopportabili congestioni.
Oltre il 70% di aree libere ed agricole, ancora presenti in città, saranno fatte sparire solo per accontentare alcuni cementificatori. Aree che svolgono un’importante funzione ambientale nella ricarica delle falde acquifere, nell’assorbimento delle acque meteoriche e di piena del Lambro, nella depurazione dell’aria (la città di Monza è tra le più inquinate d’Italia), nella valorizzazione del paesaggio, nella regolazione del clima, ecc.
Tutti i soldi che, fino ad oggi, sono stati spesi per migliorare la qualità della vita in città risulteranno spesi invano perché inghiottiti nell’espansione caotica della città permessa perché, la variante al PGT adottato, è priva di regole certe.
LEGAMBIENTE MONZA
Il presidente