La SINISTRA per LIMBIATE evidenzia l'avversione alla scelta voluta dal governo Berlusconi-Bossi di imporre, ai Comuni e alle scuole, accorpamenti forzati che non ubbidiscono a nessuna valutazione di carattere pedagogico, ma vanno esclusivamente nella direzione del “risparmio”. Ed è davvero un bel risparmio certamente, ma nella formazione, infliggendo l'ennesimo duro colpo alla Scuola Pubblica.

Per uscire dalla crisi bisogna incentivare e rilanciare la scuola pubblica, la formazione, l'innovazione, il lavoro stabile e la ricerca in modo da tornare ad essere competitivi e riavviare produzioni  e servizi.

Ribadiamo con forza che anche a livello locale sarebbe opportuno esprimere una forte critica al governo nazionale per queste scelte scellerate. Anche di fronte all'obbligo di legge di applicare queste disposizioni, si può (e si deve) tentare di arginare il disastro.

La SINISTRA per LIMBIATE in seguito al comunicato dell'ANCI (Circolare n. 109/11) e alle grandi manifestazioni degli studenti in diverse città d'Italia contro le politiche scolastiche del Governo, rinnova la propria contrarietà alla proposta di istituire solo due mega-comprensivi (di cui uno con oltre 1.700 alunni !!!). Perché tale legge risulta inapplicabile in modo funzionale sulle nostre scuole per come sono dislocati i plessi sul territorio e perché con circa 3.300 alunni della Scuola dell'obbligo, anche applicando le direttive di legge (vengono imposti, infatti, non meno di 1.000 alunni per comprensivo), si può tranquillamente andare nella direzione dei tre comprensivi.

Non andare in questa direzione renderebbe ancora più pesanti le scelte antipopolari del governo Berlusconi in materia scolastica e lascerebbe alla destra limbiatese un insperato (e immeritato) spazio per strumentalizzare le proteste dei cittadini contro questi provvedimenti che hanno proprio nella Destra attualmente al Governo le responsabilità primarie.

 

La SINISTRA per Limbiate.