Giovedì, 13 ottobre 2011

E’ partita una nuova sfida per le organizzazioni di Monza e Brianza:

accogliere nuovi volontari per i Lavori di Pubblica Utilità

 

21 Ottobre presso la sede di CSV M&B Via Correggio 59 Monza alle ore 17

incontro di formazione rivolto a tutte le Associazioni del territorio

Le persone colte alla guida con valori alcoolici superiori al consentito si vedono, oggi, ritirare patente e veicolo e comminare una severa pena pecuniaria. Ai sensi degli Artt. 186 comma 9 bis Cds e Art.187 comma Bis Cds e Art.2 del Decreto Ministeriale del 26/3/2001, queste pene possono essere commutate in giornate di Lavoro di Pubblica Utilità presso enti locali o presso Associazioni e soggetti del terzo settore.

I condannati alla pena sostitutiva del Iavoro di pubbllca utiliità residenti nella Provincia di Monza e Brianza possono pertanto prestare servizio presso le associazioni del territorio di Monza e Brianza in favore della collettività. L’attività di volontariato ha per oggetto le seguenti prestazioni: attività nel settore dell’assistenza sociale a persone bisognose, attività di tutela ambientale e del patrimonio storico-monumentale-culturale. 

Il CSV M&B  organizza un primo appuntamento formativo per le Associazioni che esprimono Ia propria disponibilità ad accogliere le persone interessate a svolgere attività di pubblica utilità in alternativa alla pena pecuniaria e detentiva. 

L’accordo nasce con la Convenzione tra il Tribunale , Camera Penale, Ordine Degli Avvocati, Provincia di Monza e Brianza, Compagnia delle Opere e Consorzi di cooperative per lo svolgimento del Lavoro dl Pubblica Utilità.  

Il Comune di Monza Assessorato Pari opportunità e Politiche Giovanili, grazie ad una convenzione con CSV M&B attraverso lo sportello di orientamento al volontariato ha preso in carico già diversi assistiti al fine di orientare le stesse alle organizzazioni di volontariato del territorio.

Interverranno pertanto all’incontro, i rappresentanti dei soggetti firmatari dell’accordo e come Ente Il Comune di Monza Assessorato Pari opportunità e Politiche Giovanili.

Il percorso alternativo alla pena consiste in un primo colloquio di orientamento all’esito del quale è individuata una struttura di volontariato idonea; quest’ultima potrà accogliere o rifiutare, a seguito di un colloquio conoscitivo, la persona condannata. Il Tribunale, alla fine del percorso di volontariato, emette le conseguenti pronunce (estinzione della pena; dimezzamento della sospensione della patente; restituzione dei veicolo).

“E’ necessario informare le organizzazioni del territorio e strutturare con esse un percorso formativo che possa sostenere le stesse nella condivisione del percorso e che possa, con una formula innovativa, migliorare la coesione sociale e la contaminazione tra volontariato e cittadinanza” dichiara Giuseppe Pagani – Presidente di CSV M&B.