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Alle forze politiche e sociali

Agli organi di informazione

Alle delegate e delegati

Alla cittadinanza

Nella conferenza stampa tenuta stamattina presso la sede della Cisl a Vimercate, si è fatto il punto della situazione relativa alla ex Celestica e si sono illustrate le prossime iniziative di mobilitazione che hanno l’obbiettivo di dare una soluzione alla vicenda con un deciso contributo da parte delle Istituzioni.


Le prossime iniziative sono le seguenti:

Mercoledì 19 ottobre: sciopero di 8 ore con blocco totale del sito di Vimercate e di tutte le società presenti

Venerdì 21 ottobre: gazebo e volantinaggio al mercato di Vimercate

Martedì 25 ottobre: sciopero di 4 ore il mattino e manifestazione a Milano davanti la sede di Regione Lombardia

da Mercoledì 26 ottobre: gazebo e presidio di delegati e lavoratori davanti alla Regione Lombardia e in piazza a Vimercate, sino ad avere l’incontro concordato nella riunione del Ministero

Di seguito una breve nota riassuntiva della situazione.


Dopo l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico del 3 ottobre scorso, appare sempre più evidente che la situazione di Bames e SEM (ex Celestica) non è più solo preoccupante ma è drammatica!

L’illustrazione da parte della proprietà Bartolini Progetti è stata fumosa per quanto riguarda i progetti e pesante rispetto la situazione industriale, in particolare quella di Bames, definita non risolvibile se non attraverso “la gestione del sito” (non servono più per fare quello che sanno fare e rischiano di essere tutti esuberi) mentre per quanto riguarda SEM la soluzione prospettata e l’intenzione dell’azienda di scorporarla con la procedura avviata il 5 ottobre (per 12 lavoratori del laboratorio) è quella di farne di fatto “uno spezzatino” di piccole società (sotto i 15 dipendenti, per cui con meno tutele) di fatto indebolendola e iniziando lo svuotamento della stessa con il serio rischio di svuotarla definitivamente.

I progetti, non meglio definiti, sembrano prevedere attività esterne (nuove società?!) che possano in alcuni casi assorbire il personale in eccedenza.

Bartolini ha posto, ancora una volta e in maniera strumentale, il problema dell’ampliamento dell’area, su questo punto il Sindaco di Vimercate ha dichiarato che non farà cambi di carattere urbanistico sull’area salvo che le Istituzioni locali, la Provincia in particolare, non siano d’accordo sulla bontà e validità dei progetti e che diano risposta alle esigenze di sviluppo, di innovazione e dell’occupazione.

Lo strumento RAID, messo a disposizione dalla Regione Lombardia, oltre a non essere stato spiegato alle OO. SS. e alle RSU è partito in forte ritardo rispetto ai tempi di soluzione individuati sin dall’ultima riunione tenuta in sede di Ministero il 30 marzo scorso.

Come OO. SS. e RSU abbiamo espresso disappunto in quanto pensavano che dopo quest’ultimo incontro fossero stati fatti dei passi in avanti, invece ci si è trovati con l’aggravante dell’Azienda che ha dichiarato che non esistono propri progetti di sviluppo, ma solo quelli provenienti da aziende esterne.

Il tempo corre velocemente, oggi ci sono 400 lavoratori in cassa integrazione su 554 addetti e inoltre a febbraio scade il secondo anno di CIGS; va ricordato che a sei anni data dall’inizio di questa difficile situazione sono stati utilizzati 5 anno e mezzo di CIGS e dall’espansione occupazione prospettata (1.350 addetti) siamo alla situazione attuale (554 addetti) con di fatto gli esuberi.

Il Ministero ha confermato che l’unico strumento che può fornire è quello dell’Accordo di programma, che ha come presupposto la definizione di area di crisi complessa da parte della Regione, finalizzata a poter destinare risorse disponibili per lo sviluppo di progetti concreti, perché se si lascia andare la situazione senza interventi di alcun tipo, l’azienda da sola non è in grado di individuare soluzioni per i lavoratori del sito.

Il Ministero ha indicato un percorso, parallelo a quello portato avanti dalla Regione all’interno dello strumento RAID, cioè quello di dichiarare, qualora l’autorità politica della Regione Lombardia approvi il percorso, l’area come Area di crisi complessa con decreto Regionale, questo per trovare soluzioni non solo alla situazione Bames, ma anche a quella di altre aziende presenti nell’area (la cosiddetta “silicon valley” del Vimercatese), per poi attivare successivamente, qualora si affaccino proposte concrete, lo strumento dell’Accordo di Programma.

A tal fine, entro la fine di ottobre, la Regione Lombardia convocherà una riunione con i presenti al tavolo per verificare la bontà del percorso indicato, alla luce anche dei risultati dell’esame delle proposte di investitori per il sito di Vimercate.

Fim, Fiom, le RSU, i lavoratori hanno creduto e credono alla re-industrializzazione ma al punto in cui siamo serve uno scatto d’orgoglio da parte di tutti anche dell’insieme delle istituzioni per ridare oggi fiducia alle lavoratrici e lavoratori presenti e dare una prospettiva anche alle generazioni future.

Non basta la maggiore chiarezza che come OO. SS. abbiamo chiesto sui progetti accennati dall’azienda ma serve anche sapere quale valore aggiunto viene messo in campo dalla Regione Lombardia attraverso la strumentazione a sua disposizione, avendo l’attenzione e la sollecitudine che tutto venga fatto in tempi rapidissimi, il fattore tempo è fondamentale.

Insieme possiamo farcela


Monza 14 ottobre 2011