Interpellanza presentata dai consiglieri Elena Colombo e Alfredo Viganò dal titolo “Quali le prospettive per la realizzazione del MEMB (Museo Etnologico Monza e Brianza)? Perché se ne vuole ridurre dimensione e funzione? Quali le prospettive e i tempi del trasferimento dalla Villa reale?

 

(Previsione di Museo contenuta nel Piano Particolareggiato “ex Cotonificio Cederna approvato nel 2005 con la precedente Amministrazione e riapprovato con modifiche integrative dal Consiglio Comunale il 20/09/2010)

La stampa di questi giorni ha ripreso il fatto che dovrebbe finalmente partire, dopo anni di inspiegabile sospensione e il successivo tardivo aggiornamento, il progetto di riqualificazione di un’importante area dimessa: oltre quattro ettari che compongono il dismesso cotonificio Cederna (vie Cederna, Oriani, Giocosa, Borsa). Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica (il primo fatto in città, approvato dalla Amministrazione Faglia nel 2005), Piano rilevante per l’intero quartiere e la città tutta.

Abbiamo condiviso, al di là di alcuni aspetti marginali, anche il riadeguamento del Piano Particolareggiato seppur molto tardivo e dopo il blocco operato per anni dall’Amministrazione Mariani. Un intervento importante di riqualificazione di memorie e archeologie industriali che rappresentano un vero e proprio Centro Storico del Cederna.

Sul progetto e sul Piano Particolareggiato siamo intervenuti più volte e in particolare furono presentate 3 interpellanze dal nostro Gruppo che cercavano di sollecitare e rimuovere gli aspetti del grave ritardo, tenuto conto in particolare della importanza della sede museale prevista oltre ad altre rilevanti finalità pubbliche che compongono il Piano, quali: nuova edificazione, ristrutturazione edilizia di fabbricati di valore di memoria storica e industriale, un insieme di residenza libera e convenzionata, terziario commerciale, verde e parco pubblico, centro civico e museo etnologico, il risanamento della chiesa di San Francesco con annessi spazi culturali, una piazza con parcheggio pubblico sotterraneo, percorsi pedonali.

In particolare fu fatto un importante concorso di evidenza pubblica per il complesso del Museo e la Convenzione, per la Chiesa e spazi connessi, che prevedeva un’apposita fondazione.

Si diceva già: creazione di spazi verdi e uno spazio per il MEMB, Museo Etnologico Monza e Brianza (fondato nel 1978 )… Museo la cui vivace attività dimostra quanto sia sempre più necessario dotare la città di uno spazio adeguato, sia espositivo che di deposito, indispensabile proprio per consentire mostre a tema, a rotazione e quindi la conservazione di reperti in spazi “magazzino” adeguati, oltre a una biblioteca con documenti consultabili, un museo che, se al di sotto di una certa dimensione, diventa altro e rischierebbe di non funzionare.

Da più di 30 anni il MEMB ha la disponibilità di un piccolo spazio della Villa reale, dove sono conservati più di 16.000 reperti, purtroppo non disponibili al pubblico, se non durante alcune mostre spesso allestite al Mulino Colombo.

La prevista realizzazione della Pinacoteca in altra area dismessa e importante (Pastori Casanova) avrebbe consentito un grande salto di qualità alla rete museale della città e dell’intero territorio, compreso il sistema di restauro e deposito, essenziale nella normativa per la qualità e ruolo museale che si vuole ottenere. Anche in quel caso fu fatto fallire il Piano Particolareggiato predisposto e a tutt ’oggi siamo in alto mare. Per questo aspetto si avrà modo di presentare altra interpellanza specifica.

In questi giorni vi sono sulla stampa ancora notizie inerenti l’intervento del Cederna e in particolare la “compressione” della dimensione del Museo (MEMB). Compressione che ne ridurrebbe e svilirebbe il ruolo che è a carattere territoriale oltre che urbano.

Inoltre il Museo deve andarsene dalla Villa per le infauste conseguenze del Bando effettuato senza aver tenuto conto di tempi e modi di trasferimenti e utilizzazione di altri spazi per le funzioni culturali e pubbliche e in particolare per il MEMB. Si sostiene inoltre che mancano le risorse quando la previsione del Piano Particolareggiato era a carico dei privati attuatori.

Per questo si interpella il Sindaco e la Giunta per conoscere:

-      se si è proceduto al ridimensionamento dell’intervento museale e in quali dimensioni;

-      se si è tenuto conto del ruolo e della prospettiva che questo Museo può assumere negli interessi della città e dell’intero territorio data la già cospicua dotazione di reperti e lo svolgimento di iniziative;

-      se si sono tenuto in debito conto le normative e disposizioni regionali e nazionali inerenti la funzionalità di un Museo di rilevante importanza; quali i dati specifici contenuti nella Convenzione a suo tempo sottoscritta dopo l’approvazione consigliare del Piano e se vi siano modifiche e variazioni in corso e di che tipo funzionale, dimensionale ed economico a carico dei privati;

-      Quali tempi e modi e con quale attività di coordinamento si è previsto che l’intervento della Villa debba comportare la localizzazione tempestiva e idonea per posizione e dimensione (come nel Piano Particolareggiato Cederna originario) di un Museo (MEMB) che ha assunto un ruolo importante e significativo per la città e per il territorio.

Cordiali saluti.

Elena Colombo

Alfredo Viganò

Monza, 24 ottobre 2011