Leggere l'arte. Biografied'artista
Ciclo di incontridedicato alla vita dei grandi personaggi dell’arte moderna econtemporanea
Sesta serata: Georgia O' Keeffe
Johan & Levi Editore incollaborazione con il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone annuncia la sestaserata dedicata al ciclo "Leggere l'arte: biografie d'artista", perconoscere i grandi personaggi che hanno fatto la storia dell'arte modernae contemporanea. Giovedì 3 novembre la serata è dedicata aGeorgia O'Keeffe, cogliendo le suggestioni contenute nel volume di HunterDrohojowska-Philp, biografia che indaga vita privata e arte della più celebredonna artista americana del XX secolo. Conducono l'incontro le giornalisteFrancesca Amé e Cara Ronza. L'iniziativa si avvale del patrociniodell'Assessorato alla Cultura del Comune di Lissone e della Provincia di Monzae della Brianza.
Giovedì 3 novembre ore21.00
Museo d'artecontemporanea
Viale Padania 6, Lissone- MB
Tel. 039 2145174 - 0397397368
Lettere autografe, documenti,racconti di persone legate all’artista: dal “personaggio”O’Keeffe si arriva alla “donna” O’Keeffe, classe 1887.Sicura e inquieta ad un tempo, ma certo non sempre baciata dalla buona sortecome vuole la leggenda. Una prima infanzia nel Wisconsin con i genitori chesubiscono rovesci di fortuna; continui trasferimenti e passaggi da una scuolaall’altra; ma l’attitudine per l’arte è già nei geni inGeorgia bambina e in alcuni dei molti fratelli, incoraggiata da una madre nonaffettuosa, ma aperta alla cultura. Per impegnare tutti quei bambini la maestradi disegno porge loro rametti e foglie da copiare: da qui, forse, l’amoreduraturo di Georgia per la rappresentazione della natura. Un’adolescenzapraticamente priva di mezzi e una prima giovinezza al lavoro come illustratricefreelance sottopagata non minano il suo talento per l’arte, confortatodalle lezioni alla University of Virginia. Un incontro fondamentale con Anita Pollitzer,con cui Georgia, trasferita a New York, frequenta poco prima del 1915 le mostrenella già celebre galleria 291 del fotografo AlfredStieglitz, presto fautore della sua fortuna. Lui apprezza idisegni di Georgia, la elogia, comprende che ha un giovane talento davantia sé. Certo non gli dispiace che lei sia bella e abbia 20 anni meno di lui.Ma c'è anche un elemento in più, che spinge un gallerista che tratta PabloPicasso, Henri Matisse, Constantin Brancusi e Auguste Rodin, ad accettarei lavori di una perfetta sconosciuta: lei è “american”. Propriocome il giovane fotografo Strand, l’altro nuovo artista a cui Stiegliz siinteressa. Che cosa vuole da O’Keeffe e Strand? Creare una generazioneamericana, che nulla debba alla lezione europea.
Ecco dunque le opere diO’Keeffe esposte alla 291 di Alfred Stieglitz: alla galleria rinomata siaggiunge un’ottima recensione di un critico rispettato. Da qui, non puòche essere un’ascesa. L’amore con Stiegliz arriva più avanti eda quel momento l’ascesa è davvero un’impennata: Georgiadiventa in breve l’artista donna più famosa e pagata d’America, lasua vena creativa diviene sempre più personale e florida, come la sua vita conStiegliz che divorzia dalla moglie e la sposa. Gli anni ’20 segnano unafelice congiuntura di successo su tutti i registri, che dura molti anni. Maquando O’Keeffe diviene più ricca e famosa del suo pigmalione, lui perdeinteresse per lei, si rivolge ad altre implumi creature da crescere e sedurre.O’Keeffe sopporta, ne soffre, si ammala, poi rifiorisce, si isola nel NewMexico, dove dal 1946, alla morte del marito, si stabilisce per sempre.
Celebrata su prestigiose rivistepopolari come Vogue e Life, fotografata nel tempo da importantifotografi che ci hanno restituito le celebri immagini di lei nel deserto con isuoi sassi, teschi e oggetti e immancabili abiti lunghi, Georgia O’Keeffevive dal 1946 al 1986 in un grande ranch confortata dall’amicizia colgiovane scultore Juan Hamilton, un collaboratore che presto le dischiude una secondastagione fortunata allestendo mostre di sue opere, e curando la pubblicazionedell’autobiografia. A Hamilton è rimasta, alla morte dell’artistanel 1986, una considerevole eredità.
Francesca Amé, 34 anni,milanese, giornalista professionista, collabora con le pagine d'arte e culturadel quotidiano IlGiornale, oltre che con Vanity Fair, Style.it, Donna&Mamma.Titolare del blog di cultura generale Visto d’Amé www.francescaame.com
Cara Ronza, 41 anni giornalistaprofessionista, responsabile da dieci anni della pagina dei libri per ilmensile Artedi Editoriale Giorgio Mondadori - Gruppo Cairo.
Le prossime conferenze del ciclo"Leggere l'arte":
Giovedì 10 novembre Willem de Kooning
Giovedì 24 novembre Marina Abramovic
Perinformazioni al pubblico:
Segreteriadi redazione Johan & Levi Editore, tel. 039 7390 330
Museo d’arte contemporanea di Lissone
Tel. 039 2145174 – 039 7397368