Comunicato stampa n. 1

SEICENTO DELEGATI DELLA CGIL MB ASPETTANO SUSANNA CAMUSSO.

Ma il segretario generale della CGIL è trattenuta a Roma per seguire la situazione politica.

Stamattina, al Cinema Metropol di Monza, si sono dati appuntamento le delegate e i delegati, le pensionate e pensionati della CGIL per l’annunciata assemblea provinciale.

L’evento era stato promosso con manifesti e locandine in tutta la provincia. Il teatro era stracolmo: seicento persone e passa, esauriti i posti a sedere, gente appollaiata sui gradini. E’ toccato a Maurizio Laini, Segretario Generale della CGIL di Monza e Brianza, aprire il microfono e comunicare, tra qualche mormorio di delusione, che Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, era stata trattenuta a Roma da una riunione convocata in fretta e furia per seguire la delicatissima situazione politica.

Al suo posto intorno all’una ha concluso l’assemblea Danilo Barbi, componente della Segreteria Confederale Nazionale, responsabile del dipartimento economico e di quello sul federalismo fiscale.

Danilo Barbi ha esordito ricordando le radici della crisi: “la produttività mondiale è aumentata, sono aumentate le produzioni e le merci disponibili, non sono aumentati i salari e i consumi. I profitti non si sono trasformati in investimenti, ma in capitali finanziari. Siamo in una fase di “sovrapproduzione” che in qualche modo l’economia mondiale dovrà affrontare. Del resto – ha detto Barbi – quando diciamo che la diseguaglianza è causa della crisi diciamo che il sistema non redistribuisce la richezza che accumula, né sotto forma di lavoro, né sotto forma di reddito per chi lavora. I capitali vengono dirottati invece sui mercati finanziari internazionali”.

Parlando dell’Europa e delle sue politiche labili, Barbi ha affermato: “la linea europea del patto di stabilità è fallita in tutta Europa. Ma la CGIL ne ricava le seguenti due lezioni: occorre ridisegnare l’architettura delle Istituzioni europee e comunque occore rilanciare, anzi, costruire l’Europa”. In particolare ha poi citato la necessità di istituire gli Eruro bond, la “transation tax” e soprattutto di far precedere politiche per la crescita a quelle del controllo del debito.

Dopo aver riaffermato le priorità per il paese, secondo la CGIL (lotta all’evasione, patrimoniale, prelievo sulla concentrazione delle ricchezze e investimenti sull’innovazione e i giovani), Danilo Barbi ha detto “Potremmo riassumere così: solo il lavoro può salvare l’Italia e solo il lavoro può rilanciare l’Europa”

Infine l’ultima battuta sul futuro incerto del quadro politico: “per la CGIL, atteso che il Governo deve andarsene rapidamente, serve nuovo quadro politico che cambi le cose. Non un Governo che adempia alla lettera del G20 ma un Governo che cambi gli impegni e li sostituisca secondo il principio di equità”.

Il suo giudizio “personale” è che la strada maestra per il cambiamento siano nuove elezioni.

Monza, 7 novembre 2011

 

 

Comunicato Stampa n. 2

Danilo Barbi accolto da un boato di entusiasmo.

La platea dell’assemblea provinciale della CGIL si scalda e forse inneggia alla borsa.

Ha appena preso la parola, Danilo Barbi, segretario della CGIL nazionale, per le sue conclusioni all’assemblea dei delegati della CGIL di MB che stamattina si è svolta al Metropol di Monza.

E informa – supportato dal suo i-pod – che voci giornalistiche danno per imminenti, se non già rassegnate, le dimissioni del Governo Berlusconi.

Aggiunge: “la borsa, unica in Europa, all’annuncio delle voci di corridoio sulle dimissioni schizza in alto; lo spread con i bund tedeschi si riduce”.

Mentre finisce la frase “occorre però aspettare, perché mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco…” dalla platea si leva un’ovazione.

Per la borsa di Milano? Per le dimissioni di Berlusconi?

Monza, 7 novembre 2011

 

Comunicato Stampa n. 3

 

Maurizio Laini: il territorio di Monza e Brianza soffre per l’occupazione e deve temere per il suo benessere.

Introducendo i lavori dell’assemblea della CGIL, il Segretario pronuncia parole di pietra sull’immobilismo delle politiche territoriali.

Ha avuto parole pesanti il Segretario della CGIL Maurizio Laini nella sua relazione introduttiva all’assemblea dei delegati. Anche nei confronti della situazione occupazionale e produttiva del territorio di Monza e Brianza.

“Non è vero che questo territorio sta meglio di altri dal punto di vista occupazionale e soprattutto non è vero che le crisi aziendali con le mobilità conseguenti sono fatti isolati – ha affermato Laini-. Non è vero che il problema della Cassina è di Meda, che quello della Feg è di Giussano, che quello dell’IBM o del polo tecnologico è di Vimercate e via discorrendo: occorre far vedere che queste crisi insieme fanno la crisi del sistema produttivo manifatturiero del territorio di Monza e Brianza. I numeri sono pesanti e vanno pesati nella loro dimensione territoriale: è il distretto del mobile, eccellenza storica dell’imprenditorialità brianzola, ad essere in crisi, non qualche singola azienda; è il settore intero delle costruzioni ad essere in crisi, non qualche piccola o grande impresa; è il progetto HI TECH ad essere precipitato in un mare di difficoltà, non questa o quella azienda; e via di questo passo”.

E ha proseguito: “Ciò significa che il territorio nel suo complesso sta rischiando l’impoverimento: quello che si vede è che per la crisi della Brianza non c’è governo, non c’è gestione, non c’è strategia condivisa. I lavoratori sono soli ad affrontare con le proprie famiglie i propri problemi; esattamente come gli imprenditori sono soli a compiere le proprie scelte imprenditoriali: non c’è istituzione, non c’è associazione datoriale, non c’è aggregazione di interessi che ragioni sulla dimensione territoriale; ciascun gruppo o singolo fa per sé e prova a sfangarsela con risultati non proprio brillanti. Chiude un’azienda d’eccellenza, chiudono decine di piccole aziende che lavorano l’indotto. Nel silenzio. Non solo non c’è progetto di governo degli effetti della crisi, non c’è un luogo di discussione, di confronto, di condivisione delle idee e dei comportamenti. La Provincia ha le sue belle responsabilità, così come le rissose Associazioni datoriali: piccoli servizi, piccolo cabotaggio, poco pensiero”.

Laini ha continuato: “Significa che MB non è un sistema produttivo consapevole. Non è lobby unitaria, ma al massimo è una corte delle filiere politiche; non ha coscienza né dei propri problemi né delle proprie eccellenze, dei propri punti di forza: aspetta che la crisi passi e di fronte all’impoverimento allarga le braccia senza costruire politiche e comportamenti condivisi. La spontaneità, lo stellone brianzolo fatto di cultura del lavoro, di coraggio imprenditoriale, di sfide vinte nella storia, rischiano di appannarsi. Ovviamente nessuno sa ne forse si chiede dove sta andando il sistema produttivo brianzolo: quale vocazione difendere (manifatturiera? Terziaria? Turistica?), quale innovazione sostenere, quale direzione intraprendere sembra non siano domande rilevant”i.

“E di fronte a sistemi territoriali organizzati (come altre province lombarde, per esempio), capaci di riflettere sugli scenari e sui propri interessi territoriali MB rischia di essere costantemente un passo indietro – ha chiuso Laini su questo punto -. La competitività territoriale (che è fatta di infrastrutture, di servizi alle imprese, di formazione e ricerca, di buon livello degli amministratori e della politica, di buon funzionamento, l’efficienza della pubblica amministrazione, di investimenti sul welfare) è una variabile abbandonata a se stessa”.

Monza, 7 novembre 2011

 

Comunicato stampa n. 4

 

Si annuncia un’iniziativa di CGIL CISL UIL sull’occupazione e lo sviluppo in Brianza.

Maurizio Laini la lancia all’assemblea provinciale della CGIL.

Maurizio Laini, Segretario della CGIL di Monza e Brianza, questa mattina ha introdotto l’assemblea provinciale della CGIL.

Di fronte alle seicento persone che affollavano la sala del Metropol di Monza, tra le altre cose, Laini ha presentato un documento unitario, condiviso con CISL e UIL Brianza, testo base di un’iniziativa di mobilitazione che verrà presentata unitariamente alla stampa nei prossimi giorni.

Dice Laini: “E’ un documento unitario, che esprime valutazioni e proposte e che chiede alle RSU e ai sindacati dei pensionati di farsi protagonisti di un’iniziativa di visibilità, di mobilitazione e di lotta sul territorio di Monza e Brianza, fuori dalle aziende, dagli uffici, nelle piazze dei principali Comuni il prossimo 24 novembre”.

A margine dell’assemblea, il Segretario Generale della CGIL di Monza e Brianza spende valutazioni significative sul percorso unitario avviato sul territorio con CISL e UIL:

“Non abbiamo mai smesso di sentirci e di vederci, con Viganò e Zurlo (segretari rispettivamente di CISL e UIL Brianza, ndr), anche nei momenti in cui il dibattito nazionale ci ha condotti su strade diverse. Per il territorio abbiamo condiviso proposte comuni. La pensiamo alla stessa maniera. Abbiamo anche programmato un’iniziativa di mobilitazione insieme. Con CISL e UIL pensiamo che sia ora di aprire gli occhi, tutti insieme, amministrazioni, associazioni datoriali e sindacati per fare lo sforzo di immaginare un futuro occupazionale positivo e di sviluppo del territorio. Chi deve sentire ascolti!”.

Monza, 7 novembre 2011

 

Comunicato stampa n. 5

 

L’assemblea Provinciale dei delegati della CGIL di Monza e Brianza si è chiusa con l’approvazione di un ordine del giorno proposto dal Segretario Generale della FIOM Claudio Cerri.

Il documento è stato assunto dalla Presidente dell’assemblea, Lorella Brusa, e applaudito dalla sala.

Ecco il testo:

“L’assemblea della CGIL Monza e Brianza riunitasi oggi 7 novembre 2011 condanna il grave atto intimidatorio compiuto contro la CGIL di Ascoli Piceno e esprime tutta la solidarietà ai compagni e compagne della CGIL di Ascoli Piceno.

Tutta la CGIL chiede alle istituzioni preposte di individuare gli autori di questo gravissimo atto.

La CGIL non si farà intimidire e continuerà nella battaglia libera, civile e pacifica per i diritti, il lavoro e la democrazia”.

 

Comunicato stampa n. 6

 

Quattordici i delegati intervenuti nel dibattito all’assemblea provinciale della CGIL.

Sette le delegate, tra le quali una pensionata e una metalmeccanica.

Nel corso della mattinata al cinema Metropol di Monza che ha ospitato circa seicento delegate e delegati, pensionate e pensionati della CGIL di Monza e Brianza, sono intervenuti nel dibattito quattordici delegati.

Per una volta non hanno parlato Segretari e funzionari: la parola è stata data solo a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.

Due metalmeccanici, una pensionata e, per la prima volta, una lavoratrice “atipica”.

Gli altri sono un delegato/a per ciascuna delle altre categorie della CGIL.

Tra di loro il direttore dell’INCA (patronato) CGIL di MB, che ha fatto il quadro delle gravissime novità introdotte in materia di pensioni e requisiti per il pensionamento.

Ecco il dettaglio degli interventi:
ANGELA MONDELLINI, metalmeccanica;
ERNESTO BRAMBILLA, chimico, “Elesa”, Monza
ROSSANO BELTRAMI, legno, “Cassina”, Meda
IVLES MERLINI, trasporti, “Autoguidovie”, MB
EMANUELA LURASCHI, credito, “Equitalia”, Monza
NADIA COSTA, commercio
MASSIMO CASUCCI, comunicazioni, “Poste Italiane”
ERNESTO CAPPELLETTI, alimentaristi, “Star” Agrate Brianza
IRENE CICCIO’, funzione pubblica, Comune di Desio
MICHELE SOLIMANO, metalmeccanici, “ST” Agrate
CINZIA D’ANGELONE, nuove identità di lavoro, “call center VISIANT”, Concorrezzo
EZIO CIGNA, direttore patronato INCA CGIL MB
GLORIA GIANNESSI, pensionata, lega “Villasanta”, Monza
ROSANNA RIZZO, scuola, ist. Compr. “Anna Frank”, Monza.

Monza, 7 novembre 2011