PREMIO LISSONE
presenta
il ciclo di dialoghi
MATRIOSKA DESIGN
tre generazioni del design italiano a confronto
Denis Santachiara con Giulio Iacchetti, Andrea Branzi con Paolo Ulian, Aldo Cibic con Lorenzo Palmieri
Museo d’Arte Contemporanea di Lissone
17 novembre 2011 – 19 gennaio 2012 – 26 gennaio 2012 (Ore 21.00)

 

Che scenari immaginare per il design del prossimo futuro? Che ruolo avrà nell'affrontare i temi e i
cambiamenti che la società contemporanea sta vivendo? Come contribuirà a migliorare la qualità della
nostra vita e insieme a suggerire stili di vita differenti? Questi e altri interrogativi sono alla base del ciclo di
incontri MATRIOSKA DESIGN. Tre appuntamenti, a partire dal 17 novembre, che accompagnano e
integrano il programma del Premio Lissone Design 2011 – Street Furniture a cura di Luca
Molinari/viapiranesi e promosso dal Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, dall’Assessorato alla Cultura
del Comune di Lissone, in collaborazione con Progetto Lissone e Fondazione Colore Brianza Osservatorio
Colore Interni. Un Premio che anche quest’anno conferma la propria identità di appuntamento di
riferimento nel panorama del design. L’edizione dedicata all’arredo urbano ha visto infatti la partecipazione
di 165 designer provenienti da 26 paesi dei 5 continenti.
Il Premio Lissone Design 2011 – Street Furniture sarà assegnato nel corso di una cerimonia prevista il
prossimo 17 dicembre nella sede del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone in concomitanza con
l’inaugurazione della mostra dedicata a tutti i progetti pervenuti al concorso.
I compassi d’oro Denis Santachiara e Giulio Iacchetti sono i protagonisti del primo appuntamento in
programma al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, giovedì 17 novembre alle ore 21. Il 19 gennaio
sarà la volta di Andrea Branzi e Paolo Ulian mentre il 26 gennaio Aldo Cibic e Lorenzo Palmieri concludono
il ciclo di dialoghi. Un’occasione di confronto pubblico ma anche un momento unico per dare voce e
visibilità a un giovane talento emergente under 30 la cui identità sarà svelata di volta in volta, in
concomitanza con gli incontri.
“Il ciclo di incontri MATRIOSKA DESIGN mette in dialogo tre generazioni di progettisti secondo uno schema
di confronto intergenerazionale ispirato, appunto, alla matrioska. Un designer che ha fatto scuola e segnato
la storia del progetto italiano presenta un nome in ascesa a livello nazionale e internazionale che, a sua
volta, introduce una giovane promessa. Un’impostazione originale che ha lo scopo di innescare uno
scambio virtuoso, auspicabile anche nella pratica progettuale contemporanea” spiega Luca Molinari,
curatore della terza edizione del Premio Lissone Design e moderatore degli incontri.
“Il ciclo di conferenze Matrioska Design tende a rafforzare il significante primario del Premio: valorizzare la
vocazione della città di Lissone, laboratorio all’avanguardia nella ricerca di nuovi talenti, punto di
riferimento per architetti e designer internazionali” commenta Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura della
Città di Lissone.
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Matrioska Design – I protagonisti
Giulio Iacchetti, nato nel 1966, si occupa di industrial design dal 1992 progettando per diversi marchi, tra
cui Alessi, Danese, Ferrero, Foscarini, Globo, Grom, Lavazza, Moleskine, Panasonic, Pandora Design e
Sambonet. All’attività di progettista alterna l’insegnamento presso numerose università e scuole di design,
in Italia e all’estero. Caratteri distintivi del suo fare sono la ricerca e la definizione di nuove tipologie
oggettuali, come il Moscardino, posata multiuso biodegradabile per cui, nel 2001, si aggiudica, con Matteo
Ragni, il Compasso d’Oro ed entrata a far parte della collezione permanente del design al MoMA di New
York. Con l’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop, realizzato per Coop Italia, ha
portato il design nella grande distribuzione organizzata e caratterizzato la nuova generazione del design
italiano. Nel 2009 questo progetto gli è valso il Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal
Presidente della Repubblica Italiana. All’attività di progettista si aggiunge la direzione artistica per
importanti marchi come iB rubinetterie, ceramica Globo e il Coccio design edition. Per Corraini Edizioni ha
curato il libro Italianità, una raccolta di interventi relativi agli oggetti, ai simboli, agli odori, ai sapori e ai
suoni che contribuiscono a formare la coscienza del popolo italiano. Nel maggio 2009 la Triennale di Milano
ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”.
Denis Santachiara, nato nel 1951 a Campagnola (Reggio Emilia), autodidatta, inizia la sua attività di
designer nel 1980 attratto dalle potenzialità poetico-linguistiche delle nuove tecnologie e dai processi
estetici che ne possono nascere in ambito industriale. Realizza opere al confine tra arte e design che
vengono fin da subito esposte alla Biennale di Venezia, a Documenta 8 di Kassel, alla Triennale di Milano e
alla Quadriennale di Roma. Ha unito nelle sue teorizzazioni e creazioni originali, la tecnica al senso magico,
la multifunzionalità alla sorpresa e al gioco. I suoi oggetti fanno parte della collezione permanente del
Museo Nazionale di Arte Moderna di Tokyo, del MoMA di New York, del Louvre a Parigi, Kunsthalle a
Francoforte e del Museo della Città di Philadelfia. Ha progettato la Piazza Toyama in Giappone, il Magic
Museum a Blois in Francia. Lavora per FIAT, Ministero della Cultura Francese, Artemide, Swatch, Rosenthal,
Panasonic, Domodinamica, Vitra, Alessi, Superga, Bang-Olufsen.
Andrea Branzi, architetto e designer, nasce a Firenze nel 1938, dove si è laureato nel 1966, vive e lavora a
Milano dal 1973. Dal 1964 al 1974 ha fatto parte del gruppo Archizoom Associati, primo gruppo di
avanguardia noto in campo internazionale, i cui progetti sono oggi conservati presso il Centro Studi e
Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma; la sua tesi di laurea e numerosi progetti sono
conservati presso il Centro Georges Pompidou di Parigi. Co-fondatore di Domus Academy, prima scuola
internazionale post-laurea di design. Autore di numerosi libri sulla storia e la teoria del design, ha curato
numerose mostre di questo settore in Italia e all'estero. Nel 1987 ha ricevuto il Compasso d'Oro alla
carriera. E' Professore Ordinario e Presidente del Corso di Laurea alla Facoltà di Interni e Design al
Politecnico di Milano.
Paolo Ulian nasce nel 1961. Frequenta per tre anni l’Accademia di Belle Arti di Carrara dove segue i corsi di
pittura tenuti da Getulio Alviani e Luciano Fabro quindi si trasferisce a Firenze per iscriversi all’Isia. Si
diploma in Industrial Design nel 1990 con il progetto di un paravento in cartone col quale vince il premio
“Design for Europe in Belgio”. Alla fine del 1990 é a Milano per lavorare con Enzo Mari. Rimane con lui fino
al 1992 per poi tornare in Toscana ed iniziare la propria attività con il fratello Giuseppe col quale collabora
ancora oggi. Dal 1994 partecipa a molte delle mostre organizzate allo Spazio Opos a Milano e a numerose
altre in Italia e all’estero. Sono del 1995 i suoi primi progetti entrati in produzione, con Driade e Bieffeplast.
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Nel 2000 partecipa al Salone Satellite dove vince la prima edizione del “Design Report” Award. Negli anni
successivi vince il premio “Dedalus” e inizia a collaborare con Droog Design e con alcune aziende italiane
come Fontana Arte, Luminara, Zani e Zani, BBB Bonacina, Sensi&C., Coop, Azzurra Ceramiche, Skitsch.
Aldo Cibic nasce nel 1955 a Schio (Vicenza). Per la sua formazione è stato determinante l’incontro con
Ettore Sottsass con cui nel 1981 fonda il gruppo Memphis. Il sodalizio con Sottsass si interrompe alla fine
degli anni Ottanta quando Cibic apre il suo studio, Cibic & Partners, a Milano. Con il suo team creativo ha
realizzato progetti di interni come gli showroom Esprit in Italia e Inghilterra, gli spazi Fiorucci, il Museo
Maserati, le facciate esterne della Rinascente. Lavora per Gallotti e Radice, Foscarini, Abaco, Salvagnini,
Serralunga. Aldo Cibic insegna alla Domus Academy, al Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà
di Architettura del Politecnico di Milano, al Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Design
dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia ed è Professore Onorario alla Tongji University di
Shanghai. Partecipa a concorsi e appuntamenti culturali importanti come la Biennale di Venezia e di Londra.
Lorenzo Palmieri, architetto, si laurea presso il politecnico di Milano. Si occupa di progettazione ed è attivo
nei campi del design, dell'architettura, dell'insegnamento, della composizione e produzione musicale.
Partecipa a numerose mostre di design collettive e personali. Tra queste tutte le edizioni di Vindesign;
il Festival della Creatività di Firenze; Il segno dei designer, alla Triennale di Milano; Quali cose siamo, terza
interpretazione del Triennale Design Museum, a cura di Alessandro Mendini. Tra i suoi clienti: la discoteca
Le Cinema di Milano, Fiera di Milano, Gaslini 3G, Morandotti, Guzzini, Invicta. In campo musicale compone
colonne sonore per cinema e teatro, ambientazioni per eventi e attività di ricerca sulla forma canzone.
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IL PREMIO – Edizione 2011
Street Furniture è il titolo della terza edizione del Premio Lissone Design (2011), promosso dalla Città di
Lissone - Assessorato alla Cultura, Identità e Tradizioni Locali, con la curatela scientifica di Luca Molinari,
architetto e critico di rilievo internazionale e partner dello studio viapiranesi.
Il Premio, a partecipazione gratuita, è rivolto a giovani creativi under 36 di qualsiasi nazionalità - studenti,
progettisti, architetti, designer, artisti - invitati, quest’anno, a ideare e progettare una nuova generazione di
arredi urbani, street furniture, in grado di affrontare le sfide e le esigenze delle grandi metropoli di questo
millennio.
La Giuria della terza edizione del Premio, presieduta da Luca Molinari, docente di Storia dell’Architettura
Contemporanea presso la II Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” di Napoli e curatore del Padiglione
Italiano alla XII Mostra Internazionale di Architettura a Venezia (2010), è composta da Giulio Iacchetti,
industrial designer, Michele De Lucchi, architetto e designer, Silvana Annichiarico, direttore Triennale
Design Museum di Milano e Daniela Ronchi, assessore alla Cultura della Città di Lissone, Luigi Cavadini,
direttore artistico del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, Sergio Allievi, presidente di Progetto
Lissone S.p.A., Renato Mattioni, segretario Generale Camera di Commercio di Monza e Brianza, Giacomo
Piccini, direttore Generale Fondazione Distretto Green & High Tech MB, Vimercate, Alessandro Cremonesi,
Group Vice President - Advanced System Technology, STMicroelectronics, Agrate Brianza.
La sfida proposta dal curatore scientifico Luca Molinari è quella di ideare e progettare oggetti inediti di
arredo urbano, realizzabili con materiali e metodi di produzione e lavorazione ecosostenibili e che siano
resistenti alle condizioni esterne. Ma anche oggetti “attivi” e interattivi, in grado di ricevere ed elaborare
informazioni e dati lasciati dai cittadini, al fine di generare un sistema territoriale di distribuzione di notizie
utili ai fruitori del territorio.
Ancora una volta Lissone si propone come area votata alla sperimentazione in tutti i settori dell’arredo.
In questo caso e con questo progetto, la città della produzione avanzata di design per eccellenza intende
valorizzare la sua vocazione di laboratorio aperto ai giovani, invitando architetti e designer internazionali a
rispondere e anticipare le esigenze della città futura, puntando l’attenzione sulla necessità di trasferire
nell’arredo urbano - street furniture - la stessa ricerca di qualità e tecnologia, di comfort, funzionalità e cura
estetica che hanno caratterizzato la storia e lo sviluppo dell’arredo d’interni contemporaneo, dagli anni
Cinquanta in poi. Una sfida all’interno della quale l’Amministrazione Comunale intende coinvolgere in
prima persona il territorio stesso della città, attraverso sia l’esposizione e l’installazione dei frutti di questa
ricerca, che la realizzazione dei prototipi dei progetti meritevoli selezionati.
Patrocini:
In collaborazione con: Partner:
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IL PREMIO LISSONE DESIGN: UN’INIZIATIVA DI ECCELLENZA CHE VALORIZZA E
PREMIA IL TALENTO E LA GIOVANE CREATIVITÀ
Il Premio Lissone Design si svolge dal 2006 in alternanza con lo storico Premio Lissone di Arte
Contemporanea, ripreso con continuità a partire dal 2002, con il quale condivide l’obiettivo fondamentale
della valorizzazione e del sostegno concreto delle potenzialità e del talento dei giovani creativi.
Iniziativa nata nel distretto italiano leader nel settore dell’arredamento e del design, Lissone, riconosciuto
e apprezzato nel mondo per una vera e propria “cultura dell’arredo”, che ha saputo costruire, sviluppare e
consolidare in oltre due secoli di storia, il Premio Lissone Design si inserisce in un contesto internazionale
di ricerca, sperimentazione e realizzazione di prototipi di prodotti legati al mondo del design.
Il Premio Lissone Design si è affermato negli anni con riconosciuto valore e interesse per la qualità e
l’elevato profilo tecnico dei progetti presentati, firmati da giovani designer di ogni nazionalità e valutati in
base ai principi di originalità progettuale, qualità estetica, innovazione, realizzabilità in termini produttivi,
sicurezza ed eco-compatibilità.
I 238 progetti qualificati provenienti da 22 Paesi nel 2006 in Playing Design e la partecipazione di designer
da 4 continenti e 30 Paesi nella seconda edizione di Lighting Design del 2008 sono solo alcuni numeri che
testimoniano il successo e il favorevole riscontro che l’iniziativa ha ottenuto sia a livello nazionale che a
livello internazionale.
A questi si affiancano sia i numerosi patrocini concessi da parte di importanti enti ed istituzioni (Parlamento
Europeo, MIBAC - Direzione Regionale, Triennale e Politecnico di Milano, solo per citarne alcuni) nonché
l’autorevolezza delle giurie scientifiche che si sono succedute, composte da importanti e qualificati
esponenti del mondo accademico - dal design all’architettura, all’arte - della cultura e della realtà
industriale. Personalità di rilievo e prestigio tra cui, a titolo esemplificativo, il Prof. Arturo Dell’Acqua
Bellavitis, Presidente della Fondazione Museo del Design di Milano, Cini Boeri, Architetto e designer,
Luisa Bocchietto, Architetto, Presidente nazionale ADI (Associazione per il Disegno Industriale), l’Architetto
Francesco Iannone e l’Architetto Piero Castiglioni.