Martedì 10 Gennaio, in una Sala Maddalena piena da 90 persone circa, Sel si è presentata con le proprie proposte alla città, dialogando con i candidati alle primarie.
Abbiamo aperto la serata affermando che c'è una Monza migliore di quella che ci ha governato in questi cinque anni, e che Monza e i Monzesi devono tornare a sognare: sognare come atto di ribellione a questa realtà e di elaborazione di un altro progetto per Monza, sempre con i piedi però ben radicati a terra nel realizzare poi quello che è il proprio sogno. E la necessità di sognare è stata anche ripresa da molti dei candidati, a dimostrazione che questo è un sentimento diffuso, e che da un momento di crisi e rassegnazione dei cittadini verso la politica, si può uscire solo con uno slancio di idee e passione, che ricostruisca un'alternativa vera per Monza.
Il dialogo si può compiere solo se si è in due: per questo abbiamo voluto illustrare, ad inizio serata, alcune nostre proposte rispetto ai temi che riteniamo fondamentali per questo rilancio: un nuovo metodo, amministrativo e per la partecipazione dei cittadini; una nuova politica complessiva sui temi della pianificazione urbanistica, all'insegna del reimpiego delle aree dismesse piuttosto che sulla cementificazione ulteriore di suolo, e della mobilità, che trovi la soluzione al traffico ingolfato di Monza; il tema delle Politiche Sociali e di un modello di convivenza piuttosto che di sicurezza; una nuova strategia in campo delle politiche giovanili, che sappia rilanciare il ruolo sociale, politico ed economico dei giovani a Monza.
Sel è parte di questa coalizione e queste primarie con lo spirito di allargare la partecipazione dei cittadini e rompere le mura d'indifferenza che separano molti cittadini dalla politica.
Questa iniziativa, così ben partecipata, è per noi proprio la realizzazione di questo nostro proposito, in un legame sempre stretto fra intenti e prassi, e contribuendo non solo alla crescita culturale e sociale di Sel, ma innanzitutto a quella di una coalizione che, per vincere le elezioni comunali, dovrà andare oltre a quanto costruito durante le primarie e infrangere queste mura fatte di rassegnazione.