Interpellanza 1
Monza, 26 gennaio 2012
Interpellanza del consigliere Elena Colombo al Sindaco e agli Assessori competenti dal titolo: ALSI, l’impianto di depurazione di San Rocco e i problemi aperti da tempo: come intende rispondere l’amministrazione al grande disagio vissuto dalla popolazione di un intero quartiere?
Inizialmente, nel 1930, venne costituito un Consorzio dai Comuni di Seregno, Desio; Lissone, Muggiò, Nova Milanese, Monza e dall'Amministrazione Provinciale di Milano con lo scopo di raccogliere e di allontanare le acque nere (scarichi civili e industriali) e quelle bianche (di pioggia) dai territori dei Comuni citati, per risolvere problemi igienici e idraulici.
Verso la fine degli anni 50 il Consorzio assunse l’impegno di costruire un unico impianto di depurazione per le acque del Comuni consorziati, impianto che trovò la sua collocazione nel quartiere di san Rocco, al termine del collettore principale. Il depuratore venne inaugurato nel 1966.
Oggi il territorio servito dagli impianti di ALSI si estende per 204 Kmq, sui quali sono presenti 480.000 abitanti e 4.500 insediamenti produttivi; nell’impianto passano ogni giorno 225.000 mc di liquami provenienti per il 66% da utenze civili e per il 34% da quelle industriali.
Premesso che ALSI Spa è il soggetto deputato alla realizzazione degli investimenti di depurazione di san Rocco; Brianza Acque Srl, erogatore e conduttore dell’impianto di depurazione di San Rocco.
Purtroppo a farne le spese soprattutto un quartiere della città, che da anni denuncia disagi, lentezza nel riammodernamento di un impianto che continua produrre cattivi odori nel quartiere, appelli anche al difensore civico della città che nella sua risposta auspica una soluzione definitiva del problema “che si riverbera su tutta la cittadinanza, che osserva e giudica i suoi amministratori sulla base della rapidità ed efficienza delle soluzioni che sanno dare alle loro più che legittime aspettative”.
Alla luce delle premesse si interpellano il Sindaco e gli Assessori competenti per chiedere:
- che tipo di interventi sono previsti per la soluzione definitiva dei problemi di esalazioni in atmosfera;
- la tempistica di progettazione e realizzazione dei diversi interventi;
- se sono disponibili tutte le risorse economiche o solo in parte.
Cordiali saluti.
Elena Colombo Monza, 26 gennaio 2012
Interpellanza 2
Interpellanza del consigliere Elena Colombo al Sindaco e agli Assessori competenti dal titolo: “Il Museo MEMB e le sue prospettive: prima della nuova sede è prioritario che i depositi della Villa Reale vengano svuotati. Molti quesiti restano aperti…”
In città dovrebbe ripartire dopo anni inspiegabile sospensione il progetto di riqualificazione di una tra le più importanti aree dimesse: si tratta dei 42.000 metri quadri dell’ex cotonificio Cederna (vie Cederna, Oriani, Giocosa, Borsa). Un Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica (il primo fatto in città, approvato nel 2005, Amministrazione Faglia) di grande rilievo per il quartiere e per l'intera città. Lì troverà posto anche il MEMB, museo che da più di 30 anni conserva 20.000 documenti, molti dei quali non disponibili al pubblico se non durante alcune mostre.
Recentemente (primi di dicembre 2011) l’assessore Clerici ha partecipato alla commissione cultura e ha portato le tavole di progetto che riguardano il MEMB presso Cederna, ha relazionato circa la convenzione, delle modifiche che l’attuale giunta ha stabilito di adottare ad esempio circa il parcheggio (non più interrato, non più ascensore, risparmio ingente)… Lo cito solo per dire che ci sono risorse disponibili.
Ora il problema impellente è quello di trasferire tutte le macchine dell’industria del cappello, della tessitura, della lavorazione del baco da seta che sono nei depositi della Villa reale dove sta per aprire il cantiere di Infrastrutture Lombarde per il restauro della Villa. L’amministrazione ha proposto come soluzione il trasferimento alla Fossati Lamperti delle macchine di proprietà del museo.
Alla luce delle premesse si interpellano il Sindaco e gli Assessori competenti per chiedere:
- Chi paga? Ipotesi: Consorzio Parco e Villa, Infrastrutture Lombarde, Regione Lombardia, Comune di Monza… altri soggetti?
- Quando è previsto il trasferimento dovendo iniziare il cantiere? Entro fine febbraio il Consorzio ha più volte sollecitato che lo spazio venga lasciato libero.
- Con che modalità verranno trasferite le macchine, visto che è implicito l’intervento di una ditta specializzata? Chi e come trasferirà gli altri materiali collocati nei depositi che potrebbero trovare posto nell’attuale museo presso gli spazi della Villa?
- Esistono garanzie di sicurezza sul materiale depositato presso la Fossati Lamperti?
- E il dopo? Dove andranno poi queste macchine? Troveranno posto nei 2400 mq del MEMB di Cederna?
Cordiali saluti.
Elena Colombo
Monza, 26 gennaio 2012