Assoedilizia concorda con il Sindaco di Milano nel riconoscere all'Imu, quale risulta dall'impostazione data dal Governo, gravi effetti distorcenti. A rischio l'equilibrio della locazione in Italia. Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici:
« Il Governo ha ritenuto di anticipare l'entrata in vigore dell'IMU e conseguentemente ha introdotto meccanismi di rivalutazione delle basi imponibili attraverso coefficienti moltiplicatori secchi. E dunque, si tratti di anticipazione vera e propria dell'Imu secondo l'impostazione prevista dalla legge istitutiva ( Federalismo fiscale municipale ) e non di una imposta ibrida in cui certe disposizioni della legge originaria non sono state abrogate e non si applicano per semplice contrasto con il decreto Salva Italia, mentre altre sono state introdotte per mascherare, dietro un'imposta comunale, un forte prelievo a favore dello Stato.
Questa impostazione, frutto di decisioni che avrebbero meritato maggior ponderazione, e' foriera di serie conseguenze negative per l'equilibrio della locazione in Italia.
Circolava prima del Consiglio dei Ministri una bozza di norma che prevedeva, in linea con la legge istitutiva, la riduzione alla meta' dell'aliquota per gli immobili locati; ed alla fine e' uscito un testo in cui tale previsione era stata cassata con un semplice tratto di penna e senza prevederne l'abrogazione nella precedente legge. Se i comuni, visto che debbono trasferire allo Stato meta' del gettito che ricaverebbero dall'applicazione dell'aliquota base, sono di fatto impediti a ridurre la stessa, per favorire, come avveniva per l'Ici, alcune situazioni meritevoli ; si finisce coll'introdurre un meccanismo esclusivamente penalizzante nei confronti dei contribuenti IMU.
Assoedilizia ha calcolato che nel Comune di Milano, partendo dall'aliquota base in su, si avrebbero incrementi di tassazione dal 144 % al 340 % .
Assoedilizia ha peraltro richiesto l'introduzione di correttivi al decreto Salva Italia atti ad evitare la distorsione derivante dall'applicazione degli stessi coefficienti moltiplicatori, sia alle rendite antiche, sia a quelle recentemente attribuite o addirittura attribuende: per cui chi si trova in quest'ultima situazione corre il rischio di pagare su basi imponibili superiori ai valori di mercato. »