Monza, una città al femminile

La popolazione monzese è composta in maggioranza da donne, 64.109 corrispondenti al 52% del totale della popolazione. Il 50,8%, ossia 32.556 residenti, appartiene alla fascia di età di conciliazione famiglia e lavoro (20-59 anni).

Le divorziate e le vedove, fascia di popolazione maggiormente esposta a possibili difficoltà di natura socioeconomica, rappresentano l’84,3% dei vedovi riconducibili certamente alle fasce di età più elevate. Il 60,5% di donne tra i divorziati conferma una tendenza, consolidata anche a livello nazionale, di una maggiore difficoltà delle donne divorziate di contrarre un nuovo matrimonio, al contrario degli uomini divorziati, maggiormente propensi o facilitati nel contrarre un nuovo vincolo coniugale.

Le donne straniere (7.283 al 31/12/2011) invece sono concentrate tra i 20 e i 49 anni (età lavorativa) con ben il 63% delle residenti, ma abbiamo anche un 17,49% tra i 14 e 0 anni (cioè nate nel 2011), questo è dovuto al buon incremento delle nascite di bambine straniere, verificatosi negli ultimi anni.

Aumentano le donne che posticipano l’uscita dalla famiglia di origine. Le donne diventano madri più tardi. Tra il 2003 e il 2010 l’età media alle nozze aumenta di due anni da 31,23 a 34,14. Aumenta anche l’età media della madre per i nati nel 2010 33,74 anni, nel 2001 era stata di 32,19 anni.

Per quanto riguarda il lavoro, per le donne è più precario. Circa il 38% degli avviamenti al lavoro sono a tempo determinato, contro il 33% degli uomini ed il 28% a tempo indeterminato contro il 34% degli uomini.

Per quanto riguarda le donne imprenditrici, le titolari di imprese individuali a Monza al 31/12/2011 sono 1.004 (987 nel 2010), il 9% del totale. Il 37,8% nel commercio, altre attività di servizi 18,1%, nelle attività manifatturiere 7,4%, attività professionali, scientifiche e tecniche il 7,4%, alloggio e ristorazione 7,4%, etc.

Il 26,2% sono donne anziane, ossia sopra i 65 anni, solitudine e non autonomia sono i problemi, nel 2012 si potrebbero contare 1.456 anziane residenti almeno parzialmente non autonome (1.180 nel 2004), di cui 643 (529 nel 2004) totalmente non autonome.

Le donne anziane residenti sole a fine 2004 erano 5.647, nel 2011 sono 6.409, +13,5%, quindi 762 in più.

Dai dati emerge una situazione non proprio facile per l’universo femminile monzese. La solitudine, la precarietà lavorativa, le difficoltà famigliari e l’invecchiamento – afferma l’Assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli – fanno spesso emergere un disagio che va certamente monitorato e affrontato con opportune politiche sociali in grado di sostenere le donne.

L’Amministrazione Comunale ha messo in campo in questi ultimi anni una serie di iniziative in grado di aiutare concretamente le donne nella gestione del tempo e nell’avviamento alla carriera professionale. Pensiamo solo allo sportello lavoro, al progetto delle tagesmutter, alla promozione del servizio “Sportello Separamandosi”, un’opportunità di orientamento, informazione e supporto alle coppie in fase di separazione o divorzio con particolare attenzione alla presenza di figli all’interno della famiglia. Abbiamo voluto dare un segnale preciso della nostra attenzione al mondo femminile dedicando alle donne anche alcune iniziative culturali, in particolare il nostro Ottobre in rosa che per un intero mese dedica iniziative, eventi, conferenze, spettacoli teatrali e momenti formativi.

Dobbiamo poi tenere in considerazione l’aumento costante del numero di donne di origine straniera in città. Si tratta di un dato importante che deve stimolarci verso quelle politiche di mediazione culturale in grado di creare una vera integrazione con il tessuto sociale cittadino. Lo scorso mese di ottobre abbiamo inaugurato Spazio Colore, un servizio gestito dalla cooperativa Novo Millennio in cui le 26 nazionalità presenti nella nostra città trovano una dimensione volta al dialogo e all'integrazione”.

Monza, 7 marzo, 2012

Ufficio Stampa del Comune di Monza