Il Comune di Monza accoglie l’appello per la posa di una targa in ricordo di Lea Garofalo
E’ partito l’iter procedurale per la posa di una targa in memoria di Lea Garofalo, la donna, collaboratrice di giustizia, uccisa e sciolta nell’acido dal compagno il 24 novembre 2009 a Monza. L’Assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli ha infatti accolto l’appello del sito di informazione Daw-blog che chiedeva di segnalare con una targa il luogo dell’assassinio della donna nella zona di San Fruttuoso.
“Rievocare il tragico episodio avvenuto solo qualche anno tramite la posa di una targa – afferma l’Assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli - assume oggi un valore estremamente significativo non solo per le vicende giudiziarie legate alle infiltrazioni mafiose che stanno scuotendo la terra di Brianza come mai prima d’ora.
Oggi più che mai, la storia di Lea ci colpisce perché è la storia di una madre coraggio che ha deciso di rischiare in prima persona pur di regalare alla figlia un futuro di legalità.
Si tratta di una testimonianza di una delle piaghe più cruente e deplorevoli del nostro tempo: quella della violenza sulle donne. Una violenza che, purtroppo, ancora oggi continua a contaminare la nostra società e contro la quale, nonostante l’inasprimento delle leggi e l’impegno comune e trasversale della politica e della società civile, gli sforzi congiunti sembrano non riuscire ancora a dare i risultati sperati.
Da Monza, da quella stessa città in cui Lea ha trovato una morte assurda e profondamente ingiusta, deve ripartire una battaglia trasversale a tutela delle donne che sia un urlo all’unisono di condanna verso tutte le forme di violenza”.
Monza, 8 marzo, 2012
Ufficio Stampa del Comune di Monza