COMUNICATO STAMPA

La scultura  Greenhouse-Genesis

di Marica Moro

al Museo d’arte contemporanea di Lissone

E’ giunta in questi giorni a Lissone, sul piazzale del Museo d’arte contemporanea di Lissone  - dopo due illustri “soste” allo Spazio Tethis di Venezia, nell'ambito della Biennale di Architettura, e alla Triennale Bovisa a Milano - la grande scultura Greenhouse-Genesis di Marica Moro, artista che attinge le sue suggestioni dal mondo della natura e che in questa importante opera rappresenta una serie di tematiche che attengono l’uomo contemporaneo. Che nasce dal nulla di un seme per poi cercare, appena gli è possibile, di staccarsi da ciò che ad esso lo radica per andare a cercarsi le sue esperienze per altre strade.

“In questa forma scultorea, dalle dimensioni monumentali, - sottolineava Elena Di Raddo nel testo scritto in occasione della presentazione alla Biennale di architettura - è racchiuso il senso della nascita e della crescita, ed è riassunta anche la ricerca da diversi anni condotta dall'artista, che ha sempre cercato di unire nel suo lavoro il valore formale dell'immagine a un contenuto filosofico.

Fulcro dell'opera realizzata per la Biennale è un essere vivente, che è idealmente cresciuto all’interno di un vaso colmo d’acqua e che svetta dal bordo nella sua libertà gestuale. Questa forma, che da vegetale si sta trasformando, allude chiaramente all’uomo, ma nello stesso tempo, nella sua schematicità, fa riferimento a un concetto più astratto di vita. E’ segno simbolico del ciclo biologico della vita, del suo generarsi e rigenerarsi.”

Come sottolinea Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura della Città di Lissone, “l’installazione di Marica Moro, che si inserisce all’interno degli obiettivi di promozione e valorizzazione dei giovani artisti e dell’arte contemporanea, supera i confini dell’edificio museale per diventare un segno positivo e consapevole nell’ambiente che lo ci circonda; un ulteriore stimolo di incontro, confronto e scambio tra il museo e la sua città.”

Lissone, 19 marzo 2012.